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Il Centro di Pastorale Don Filippo Smaldone (Newsletter della Storia dei Sordi n.386 del 21 dicembre 2007)

Visitando il centro pastorale “Filippo Smaldone”, cioè Villa Damiani e il suo ipogeo (sotto terra), è possibile ripercorrere circa mille anni di storia e cultura locale.

Le tracce dei primi insediamenti rinvenuti nel sito della Villa risalgono all’alto medioevo intorno all’anno mille, quando si insediò una prima comunità rurale, che cominciò a lavorare la terra.
La locazione, infatti, di quella che era Masseria “La Vela” non fu del tutto casuale, nel senso che oltre alla disponibilità della terra da coltivare c’era una rete stradale utile per la vendita dei prodotti e la possibilità anche di approvvigionarsi d’acqua nel vicino canalone detto “Damiani”.

Nell’ipogeo, oggi, si può osservare quanto rimane di medioevo e di età più recenti fino alla completa trasformazione del sito in villa suburbana, cioè casa di residenza estiva.

Alle feritoie, alle tracce delle mangiatoie, stalle e macine del primo insediamento medievale si aggiungono elementi più recenti come il forno e l’annessa sala collegata con una porta oggi ostruita, tutto risalente al 1600-1700. Con precisione possiamo affermare che al 1850 risale il torchio, come è rilevato dalla denuncia dei redditi di quell’anno e questo è situato in un corridoio introdotto da un portale di qualche anno precedente. In sintesi possiamo dire che l’ipogeo testimonia un’economia e una società rurale, perché l’intero percorso rimanda all’attività agricola e pastorale peculiare della nostra terra, della nostra regione.

Negli anni, pertanto, si è pensato di conservare in questo ipogeo alcuni utensili di lavoro e della vita quotidiana caratterizzanti la società carbonarese sviluppatasi nel corso dei secoli.

La Masseria “La Vela” viene trasformata in villa nel 1896 (vedi fermo del cancello) da parte della famiglia Di Venere, da cui passa all’avvocato Francesco Damiani tramite dote matrimoniale.

Negli anni del primo novecento la famiglia Damiani promuove opere di abbellimento: adibisce la niviera e le cisterne in piscine con specchi per riflettere la luce e con statue di pietra; realizza su delle macerie un giardino pensile. Amplia ed adorna il giardino, circostante la villa, con alberi, statue, cimeli e fontane.

Alla Villa Damiani bisogna, inoltre, ricordare che è annessa la cappella della Madonna del Velo voluta dalla famiglia Di Venere.
Oggi la villa appartiene, per donazione,  alle Suore Salesiane dei Sacri Cuori, che in questa casa svolgono attività di pastorale e di volontariato per sordi e per i giovani.

Il Centro di Pastorale Don “Filippo Smaldone” è  una donazione, effettuata nel 1994  da una nobildonna barese, la Signora Liliana  Damiani Alberotanza, alle Suore Salesiane dei Sacri Cuori, al fine di  creare   un’opera sociale-caritativa.  Ha funzionato dapprima come scuola specializzata per sordi, dal 1999 è divenuto un centro di pastorale dei sordi, di pastorale giovanile e  sede della Gi.SMA (gioventù smaldoniana).
Il  Centro, inoltre, opera a favore del territorio quale sede operativa dell’Organizzazione di Volontariato “Filippo Smaldone” ONLUS, che  promuove  progetti a favore dei sordi e dell’integrazione con gli udenti nella cornice storico-naturalistica del’ambiente.

Fonte: Centro di Pastorale  Don “Filippo Smaldone” Bari – Via Vela 92  – Carbonara (Bari) – nw386

INFO:

Centro Smaldone di Bari

Suore Salesiane dei Sacri Cuori

San Filippo Smaldone


Newsletter della Storia dei Sordi n.386 del 21 dicembre 2007

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