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L’arte di Carlo Semplici e Giorgio Regoli in mostra al Campansi (Newsletter della Storia dei Sordi n.360 del 15 novembre 2007)

L’arte di Carlo Semplici e Giorgio Regoli in mostra al Campansi. Fino al 23 novembre 2007 sono esposte, nel chiostro dell’istituto, le opere dei due artisti senesi.

L’arte di Carlo Semplici e Giorgio Regoli in mostra al Campansi. Fino a venerdì 23 novembre sono esposte nel chiostro dell’istituto le opere dei due artisti, entrambi sordi.
Carlo Semplici, nato a Siena il 2 dicembre 1929, è uno dei più conosciuti e apprezzati pittori senesi, noto soprattutto per aver dipinto, nel 1970, il Palio dedicato al grande scrittore Federico Tozzi.
È considerato, da molti appassionati d’arte, “il pittore senese delle Crete e dei tetti”: motivi ricorrenti delle sue opere – pitture o disegni a carboncino – sono infatti scorci di Siena e vedute delle campagne circostanti, ritratti con raffinata sensibilità artistica ed una spiccata abilità nel far risaltare ogni singolo dettaglio grazie a particolari giochi di luce e controluce e ad un sapiente uso del colore.
Semplici, che ha studiato all’Istituto Statale d’Arte “Duccio di Boninsegna” di Siena sotto la guida dei professori Otello Chiti, Aldo Marzi e Federico Papi, all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove è stato allievo del professor Primo Conti e all’Accademia di Brera di Milano sotto la guida del professor Aldo Carpi, è stato per moltissimi anni docente di Discipline pittoriche all’Istituto Statale d’Arte senese.
Giorgio Regoli, nato a “Le Cortine”, nel comune di Asciano, il 6 aprile 1944, si è formato all’istituto Tommaso Pendola. Qui ha conosciuto Carlo Semplici, divenuto suo maestro. La pittura è stata per lui, sordo dalla nascita, passione, aiuto e sfogo alle difficoltà della vita. I suoi quadri esprimono una purezza di idee che abbatte il progresso vertiginoso e controproducente per la natura, a lui molto cara. Fra la fine degli anni 70 e l’inizio degli anni 80 ha partecipato più volte ai concorsi indetti dal Comune di Siena per dipingere il drappellone, dove si è fatto apprezzare per i suoi lavori pur non riuscendo mai ad essere scelto per coronare quello che resta, ancora oggi, il suo sogno più grande: dipingere il Palio di Siena. Tante anche le mostre a cui è stato presente vincendo numerosi premi.

“È un piacere e un onore – commenta Donatella Buti, presidente dell’Azienda Pubblica Servizi alla Persona “Città di Siena” – dare spazio e visibilità alle personali di questi due artisti, a noi molto cari perché a lungo ospiti dell’Istituto Pendola, che hanno fatto della loro arte uno strumento per far emergere e apprezzare il loro talento superando le difficoltà legate alla loro condizione di sordi”.

Fonte: Comune.siena.it  – nw360


 

Newsletter della Storia dei Sordi n.360 del 15 novembre 2007

Tommaso Pendola

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