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L’Arte dei Sordi a Milano

Per effettuare l’esame critico dell’ultimo e prezioso volume dato recentemente alle stampe dalla Sezione Provinciale ENS di Milano, «L’Arte dei Sordi a Milano», presentato in occasione del cinquantenario di fondazione della Famiglia Artistica Silenziosa milanese, scritto e composto da due valenti sordi del capoluogo lombardo, Primo Cajani e Marco Luè, è essenziale comprendere quanto lo stesso Cajani ha dichiarato nella sua introduzione all’opera, che è «…una lettura di alto livello culturale… che ha portato gli artisti sordi ad essere uomini e donne che hanno ben salde in mano le redini della propria vita, sia sociale, che artistica…», mentre lo scrittore e giornalista Marco Luè, il quale ha elaborato e quindi passato al setaccio tutte le informazioni che gli pervenivano a getto continuo durante le ricerche per predisporre il volume, ha rimarcato nella “Conclusione” all’opera quanto la storiografia degli artisti sordi milanesi, raccolta nel libro, va ben oltre il mezzo secolo di vita della Famiglia Artistica meneghina, la cronologia parte infatti dal 1920, e purtroppo non si è potuto andare più indietro, mancando dati attendibili oltre quella data a Milano. Egli osserva inoltre che il maggior numero di artisti sordi di rilievo sono stati allievi degli istituti scolastici specializzati nell’educazione dei sordi, poiché in tali scuole aveva particolare rilevanza l’insegnamento del disegno e della pittura, essendo l’arte visiva assai indicata per i sordi «… ed è incontestabile, a distanza di trenta anni dalla chiusura di tutti i quattro ex-istituti per sordi che operavano a Milano, che pure il numero di artisti sordi sia andato riducendosi, anche se l’attitudine e la concentrazione per l’arte, da parte di chi comunica attraverso la vista, sarà sempre dominante…», e quel libro ne vuol fornire delle prove evidenti.
Il volume si suddivide in dodici capitolati, iniziando da «L’arte dei sordi ebbe origine negli Istituti», e accompagna il lettore attraverso «Sordi diplomati all’Accademia Artistica», «Come è nata la Famiglia Artistica Silenziosa», «Il primo Regolamento della Famiglia Artistica», «I Fiduciari» e «L’Organizzazione» della stessa “Famiglia Artistica”, poi  «La storia del “Premio Cuvio”», del «Memorial “Tranquillo Begnis”», «La partecipazione milanese a “Traninart”», elencando poi uno ad uno i «Rilevanti eventi artistici», susseguitisi dal 1906 al 2007, alle «Biografie» dei maggiori pittori sordi milanesi, per concludersi con una «Cronologia degli avvenimenti», tutti eventi che si possono leggere anche singolarmente, ma che per apprezzare la scorrevole storiografia è opportuno conoscerla interamente dall’inizio alla fine.

L’Arte dei Sordi a Milano nelle memorie della Famiglia Artistica Silenziosa di Primo Cajani e Marco Lué.  Piacenza, 2007, Tip. Tedeschi di G.Tedeschi e C. s.n.s. pp.240.

Per qualsiasi informazione su detto volume rivolgersi all’ENS di Milano cliccando qui.

 

LA FAMIGLIA ARTISTA SILENZIOSA
A voler costituire la Famiglia Artistica Silenziosa è stato Manlio Marcioni, allora Presidente della Sezione Provinciale dell’Ente Nazionale Sordi di Milano, quando nel 1958 il Sindaco di un paese del Varesotto, Umberto Garzonio, gli propose di organizzare a Cuvio un Concorso di Pittura, sia estemporanea sia contemporanea, riservato a pittori sordi. Quel Concorso ebbe un enorme eco e fu ripetuto annualmente per oltre dieci anni, ed è ripreso a partire dal 2001.
La Famiglia Artistica Silenziosa, formatasi nel 1957, ha continuato a progredire ed è tutt’ora viva, pur se gli artisti sono meno numerosi di una volta, quando il disegno e la pittura erano insegnati adeguatamente agli alunni sordi nelle ex-Scuole Speciali, in modo che, quando quegli studenti erano dimessi dalle stesse, potessero continuare a dipingere, e alcuni in seguito divennero valenti artisti.
Attualmente i pittori espongono periodicamente le loro opere in Mostre Collettive, ma purtroppo le iniziative artistiche sono diminuite, anche se ci si augura che le nuove generazioni di sordi vorranno continuare una tradizione che, iniziata ormai mezzo secolo fa, fino ad oggi è proseguita ininterrottamente.
Fonte: «Cenni Storici dei Sordi a Milano» a cura di Marco Lué, con la collaborazione di Angela Cavallini, Guido Giovanetti, Emigliano Mereghetti (2003)

rc087 agg. 2008


 

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