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Zanatta Marzio. Un protagonista nel mondo dei Sordi (Newsletter della Storia dei Sordi n. 261 del 5 giugno 2007)
ZANATTA MARZIO. Un protagonista nel mondo dei Sordi.
E’ stata una vera costernazione apprendere la triste notizia dell’immatura scomparsa a Roma il 23 marzo 2007 del dott. Marzio Zanatta, di 66 anni, noto personaggio nel mondo dei Sordi in Italia e dell’internazionale. Coniugato nel 1973 con un unico figlio Gianluca (1974).
Breve biografia
Nato nell’entroterra fiorentino nei pressi del fiume Arno sui colli di Signa il 27 aprile 1941 (Firenze), la sua felice infanzia, come tutti i bambini del mondo, si interruppe all’età di 12 anni per una meningite che lo rese irrimediabilmente sordo profondo. Fu accolto dal celebre educatore P. Arturo Elmi della Piccola Missione per i Sordomuti nel 1953 presso la Casa filiale di Firenze dell’Opera Gualandi per il compimento della scuola elementare speciale. Si trasferì, poi, a Padova per proseguire gli studi della scuola di avviamento professionale, che ebbe straordinarie doti di intelletto, studiando presso l’Istituto Nazionale di Studi Medi e Superiori per sordomuti, aperto da Antonio Magarotto (1891-1966) ed infine alla scuola di odontotecnica (prima Firenze poi Padova) dello stesso Istituto attorno agli ultimi anni cinquanta ed ai primi anni sessanta. Fu considerato uno dei primissimi allievi dell’Istituto fondato da lui stesso.
Con la sua ottima “penna” di pregiata manifattura letteraria, fece anche parte dello staff giornalistico degli studenti del collegio Magarotto: “L’Università dei Sordomuti”.
Successivamente collaborò nell’ENS ai numerosi articoli per il giornale della comunità sorda: La Settimana del Sordomuto (Ora Parole & Segni).
Nel lavoro lo Zanatta fu assunto, ai sensi della Legge 308/58 voluta dall’ENS, all’ottimo impiego presso l’Amministrazione Provinciale di Firenze nel 1963, impiego di alta responsabilità nella mansione professionale presso l’Ufficio delle risorse umane per 15 anni. A causa della sua forte dedizione con avvallato impegno nel mondo dei sordi trascurò il proprio “dovere” di lavoro…, che poi lasciò per trasferirsi a Roma negli ultimi anni settanta.
Nella città “eterna” si occupò, nella Sede Centrale dell’ENS, dell’ufficio dello Sport e della Redazione de La Settimana del Sordo, nonché dei primi progetti del centro televisivo e della lingua dei segni (allora linguaggio mimico-gestuale), predispose i bozzetti segnici con l’amico disegnatore Pompeo Altieri ed il Rag. Armando Giuranna sotto il coordinamento del direttore generale dell’ENS Prof. Dott. Cesare Magarotto (1917-2006) negli ultimi anni settanta, molto più tardi uscì il libro “Vocabolario della Lingua gestuale italiana dei Sordi”, si trattava del primo libro ufficiale dell’ENS, stampato da Armando Editore nel 1996, che diffuse la lingua dei segni mediante il dizionario.
Dopo un breve percorso sopraccitato, trovò stabile impiego alle dipendenze del CONI nei primi anni ottanta fino alla sua quiescenza avvenuta poco fa.
Nello Sport silenzioso…
Il suo primo esordio nel mondo sociale dei sordi a Firenze negli anni sessanta fu quello di dare una mano alla Sezione ENS di Firenze, per disbrigare le pratiche del patronato, dell’assistenza sociale e riordino dell’archivio, chiamato dal Prof. Giacomo Sciortino (uno dei massimi funzionari dell’ENS) che intuì la sua “bravura”. Successivamente nel novembre del 1968 installò un gruppo operativo nella medesima Sezione: Unione Sportiva ENS di Firenze dove fu eletto come Vice Presidente per sette anni (dal 10/11/68 al 19/1/1974), poi consigliere della medesima Società fino al novembre 1975. Contribuì con la sua smisurata passione e profonda fede allo sport fiorentino, sviluppandolo progressivamente e profusamente e con la suddetta Società che conquistò numerosi titoli di campione d’Italia di Calcio e di altri sports fra i sordi. Da questa circostanza iniziò a collaborare con l’allora Presidente della Federazione Sport Silenziosi d’Italia Comm. Francesco Rubino (1907-1979), sulle iniziative sportive a livello nazionale ed internazionale in veste di commissario tecnico per il calcio FSSI nominato dallo stesso Rubino, la sua opera rese vivo prestigio all’Italia in seno allo sport internazionale ed olimpico. In questa esperienza dell’assertore dello sport silente egli diventò Presidente della FSSI nominato dall’ENS sotto la Presidenza di Armando Giuranna nel 1987 per due anni. Fu uno degli attivi fautori del passaggio della FSSI sotto la direzione dell’ENS nell’unico “calderone” della Federazione dei Disabili, assieme alle altre federazioni degli handicappati e degli sportivi ciechi, sotto l’egida del CONI: Federazione Sport dei Disabili (FSDI) nel 1990.
…e nell’attività “Sociale”.
Alla sua visibile partecipazione attiva nella comunità sorda fiorentina poneva i propri principi e programmi a favore dei Sordi per la loro redenzione sociale. I Soci dell’Assemblea Provinciale ENS lo elessero Delegato all’Assemblea Generale dei Soci ENS (ora Congresso) nel 1970. A questo punto ebbe per la prima volta contatti con i dirigenti a livello nazionale e di altre sezioni per approfondire la questione dell’ENS in quanto allora era “ente pubblico”, a seguito dei preparativi per il delicato passaggio delle competenze istituzionali dell’Ente stesso allo Stato ed agli Enti locali, che avvenne nel 1978. Successivamente fu rieletto nell’assemblea locale del 16.10.1973 come Delegato, anche come Membro del consiglio provinciale (doppio incarico) fino al 30.11.1974.
Nell’assemblea generale dell’ENS svoltasi a Montesilvano il 28/29 novembre 1974 entrò a far parte nell’incarico presso il “consiglio di amministrazione” dell’Ente assieme ad altri sordi giovani esordienti, formando perciò “tre moschettieri”, al massimo vertice dell’ENS sotto la guida del grande Presidente Vittorio Ieralla fino al giugno 1982. Dal Congresso ENS di Tirrena (Pisa) nei giorni 7/9 maggio 1987 fu rieletto Consigliere direttivo con la squadra compagine della “zecca speciale”, considerati tutti intellettuali, sotto la nuova presidenza dell’ENS Rag. Armando Giuranna, dove fece il proprio “doveroso” compito statutario per 4 anni nell’ENS. Dopo di che il Congresso ENS non riconfermò più la ri-presentazione della candidatura di Zanatta nel 1991.
“Un protagonista” nel mondo dei Sordi.
Era un cosiddetto “difficile”, che però si dedicava sempre ai Sordomuti. Lo Zanatta, personaggio complicato, era ben conosciuto da chi gli stava vicino, amato o meno, con la sua intelligenza acuta, appassionato, turbolento, vivace nelle discussioni e negli atteggiamenti in tutto il percorso della sua vita associativa e sportiva, difendeva le proprie idee e le analoghe posizioni convincenti, a volte aspre e dure, che rendevano non poche difficoltà nella vita all’ambiente istituzionale dell’ENS, sia locale, sia nazionale e quello della comunità sportiva silenziosa. Subì il provvedimento disciplinare in seno dell’ENS e dopo le dolorose vicende in questione venne poi riammesso all’ENS con tutti “gli onori e gli effetti” nel 1994. Per due successivi congressi ENS (1995 e 2000) la sua candidatura non riuscì ad essere rieletta nell’organo centrale dell’ENS. Sotto la Presidenza di Collu, lo Zanatta decise di lasciare in pace gli avvenimenti della vita sociale dell’ENS in atto, mentre nel mondo dello Sport silenzioso e della FISS rimase forte la sua turbolenza nei confronti della dirigenza federale di quel tempo, manifestando le proprie contestazioni contrarie all’orientamento già preso e alle posizioni indicate dalla maggioranza in virtù della decisione del medesimo organo nel percorso della questione sportiva. Successivamente venne radiato ma a causa delle difficili vicende dello Sport dei Sordi, nel periodo 2003-2004, non si è saputo se fosse stato riammesso. Della sua vita negli ultimi tempi attorno all’ENS, si seppe poco o nulla e questo mistero lo accoglie nel cuore degli amati Padri ENS, in particolare, di Rubino, Ieralla e Magarotto (Antonio e Cesare). Ora si ritrova nella propria pace eterna con i Sordi che stanno nei cieli. Comunque lo si giudichi lo Zanatta, nessuno potrà mai mettere in discussione la genuinità e la forza delle sue idee a favore dei Sordi.
E’, poi, indelebile sigillato quello che ha “fatto” – nel bene e nel male – per l’ENS e per lo Sport silenzioso italiano, infatti l’indimenticabile Antonio Magarotto, papà dei sordomuti, suo educatore, rammentatogli da quando era nella propria gioventù: “chi entra nell’ENS deve soffrire, lavorare e amare”, considerata la personalità straordinaria di propri “valori” seppure soffrì molto per la propria “passione” di un’ideale collettivo silenzioso, resta nel vivo ricordo come il noto personaggio più spiccato della storia della comunità sorda italiana. – nw261
Newsletter della Storia dei Sordi n. 261 del 5 giugno 2007
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini