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Autocertificazioni
Che cos’è l’autocertificazione. Ogni cittadino maggiorenne ha la possibilità di autocertificarsi, vale a dire di rivolgersi agli uffici della Pubblica Amministrazione ed ai gestori ed esercenti di pubblici servizi (ENEL, Telecom, Tim, Vodafone, ecc.) dichiarando, egli stesso, quanto avrebbe dovuto apparire sui certificati o sugli atti rilasciati da uffici pubblici. La legge consente, infatti, di sostituire ai certificati, proprie dichiarazioni su stati, fatti e qualità personali, nonchè di presentare dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà.
L’autocertificazione è utilizzabile
Nei rapporti con le Amministrazioni Pubbliche: tali si intendono tutte le Amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli Istituti e Scuole di ogni ordine e grado e le Istituzioni Educative; le Aziende e le Amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo; le Regioni; le Province; i Comuni; le Comunità Montane e loro Consorzi ed Associazioni; le Istituzioni universitarie; gli Istituti Autonomi Case Popolari; le Camere di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura e loro Associazioni; tutti gli Enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali; le Amministrazioni, le Aziende e gli Enti del Servizio Sanitario Nazionale.
Le dichiarazioni che si possono autocertificare:
– residenza
– cittadinanza
– nascita
– nascita del figlio
– matrimonio
– morte
– stato di famiglia
– godimento dei diritti politici
– stato civile
– esistenza in vita
– posizione militare
– iscrizione in albi o elenchi tenute dalle pubbliche amministrazioni.
Stati fatti e qualità personali
– Titoli di studio o qualifica professionale posseduta, esami sostenuti, titolo di specializzazione, di abilitazione, di formazione, di aggiornamento e qualificazione tecnica.
– Situazione reddituale o economica, assolvimento obblighi contributivi e ammontare corrisposto, possesso numero codice fiscale, partita IVA ed altri dati presenti nell’anagrafe tributaria e inerenti l’interessato.
– Stato di disoccupazione, qualità e categorie di pensione, qualità di studente o di casalinga.
– Qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di tutore curatore e simili.
– Iscrizione presso associazioni o formazioni sociali di qualsiasi tipo.
– Di non aver riportato condanne penali.
– Qualità di vivenza a carico
– Tutti i dati a diretta conoscenza dell’interessato contenuti nei registri di stato Civile.
I moduli per l’autocertificazione possono essere ritirati presso le sedi anagrafiche, presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico e presso tutti gli uffici interessati del Comune di appartenenza.
L’autocertificazione non è utilizzabile:
– nei rapporti fra privati o con l’Autorità Giudiziaria nello svolgimento di funzioni giurisdizionali;
– per certificati medici, sanitari, veterinari di origine; di conformità all’UE; marchi; brevetti, salvo diverse disposizioni della normativa di settore;
– manifestazioni di volontà (impegni, accettazioni, rinunce, procure) e deleghe configuranti una procura.
Normativa
D.P.R. n. 445 del 28/12/2000 “Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa”.
Moduli online autocertificazione anagrafica
L’autocertificazione è ormai normalmente accettata per i principali usi di legge.
Basta scegliere dalla lista il certificato desiderato, compilare il modulo con i propri dati, premere il pulsante e stampare il certificato (a cura di: Comuni.it)
Altri moduli (modelli, ricorsi, contratto, ecc.)
Il portale italiano dei moduli che fornisce qualsiasi tipologia di moduli e modelli cliccando qui (a cura di: Moduli.it)
in022 (2007)
STORIADEISORDI: INFORMAZIONI ED INDIRIZZI UTILI: AUTOCERTIFICAZIONI