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Gruppi Operativi ENS di base (Newsletter della Storia dei Sordi n.215 del 30 marzo 2007)
Le linee essenziali, per avvenire realmente e adeguatamente alle esigenze della categoria dei sordi, sono: la compattezza associativa di tutti i Sordi e la loro partecipazione all’autogestione dell’unica Associazione ENS attraverso i Gruppi Operativi di base .
La compattezza associativa: si tratta di unità di tutti i Sordi italiani; di unità in un’associazione efficiente e organizzata. Qualunque siano i motivi di amarezza, di discordia, di attrito, di delusione, che non mancano mai in qualsiasi associazione e organizzazione, e che non mancano neppure nella nostra associazione, noi dobbiamo sempre difendere la nostra unità, la nostra compattezza.
Perché solo così noi possiamo contare qualcosa. Solo così noi possiamo far sentire la nostra voce combattere le nostre battaglie, conquistare e conservare tutti i nostri diritti, sviluppare la nostra crescita individuale e collettiva.
Unità non vuol dire unanimità. E’ facile la tentazione che può venire a qualcuno, considerando certi aspetti e certi risultati di una compattezza deteriore, che è potuta verificarsi in qualche fase della nostra storia associativa.
Una compattezza che non è unità, ma solo allineamento sottomissione, incoscienza. La tentazione è quella di rompere questa compattezza passiva, sterile, manipolata. Ma la rottura, la spaccatura, la divisione, non sarebbero il rimedio giusto contro una tale eventualità. Anzi non farebbero che peggiorare e rendere disperate le condizioni dei sordi.
D’altra parte, il verificarsi di una compattezza passiva e sottomessa, sarebbe anch’esso un male molto grave, che non potrebbe essere tollerato per nessuno motivo. Un tale genere di compattezza, frustrerebbe non solo l’associazione come tale, ma ogni possibilità di emancipazione e di inserimento dei Sordi come singoli e come collettività.
Perciò l’unità non dev’essere unanimità. Nel movimento associativo dei sordi ci dev’essere il flusso delle idee. Ci dev’essere la varietà delle opinioni. Ci debbono essere tutti gli elementi che contribuiscono alla formazione delle opinioni. E perciò anche le critiche, le contestazioni e le polemiche. Soprattutto ci devono essere l’informazione obiettiva, la ricerca comune, il dibattito.
Ma tutto questo non dev’essere qualcosa che si limita alle sedute, agl’incontri, alle parole, agli scritti. Dev’esser qualcosa che si traduce in azione, in trasformazione, in realizzazione.
I gruppi operativi. Mettetela come volete, ma alla fine per realizzare, si deve addivenire alla costituzione dei Gruppi operativi spontanei. Altrimenti, i Sordi, come potranno partecipare all’autogestione dell’Associazione? Come potranno tradurre in azione le loro opinioni? Come potranno passare dal dibattito all’opera?
Se tutti i Sordi, nelle sedi perifericge ENS, non si organizzeranno in gruppi spontanei, essi resteranno sempre passivi. Perché non parteciperanno direttamente alla gestione e all’attività associativa. Saranno solo e sempre i dirigenti e le elites a fare tutto per loro.
Bisogna, invece, che i Sordi, nello stesso tempo che sono uniti e compatti nella Associazione, siamo attivi operando spontaneamente nei vari Gruppi, determinando con la loro ATTIVITÀ DI GRUPPO, l’opera e la crescita dell’associazione.
Come si fa a dire che il lavoro spontaneo, nei Gruppi spontanei, serve ad incapsulare e a spadroneggiare i Sordi? E’ tutto il contrario poiché i Sordi non responsabilizzati, non attivizzati, non impegnati, ma solo passivi e compatti in un’associazione diretta dall’alto, allora sì che possono essere veramente manipolati e strumentalizzati!.
Certo è che i Gruppi debbono essere cellule vive di un’unica grande organizzazione associativa. E debbono essere composti da elementi di varia capacità: Sordi istruiti, sordi meno istruiti, sordi professionisti ed esperti, sordi semplici lavoratori, e insieme a loro, udenti. Ogni gruppo dev’essere formato anche da udenti. Tutti insieme, collaborano e lavorano, secondo la specifica attività del Gruppo, per un reale e permanente inserimento, operando associativamente e socialmente. Gruppi che, nella loro spontaneità e autonoma operativa, non perdono mai di mira l’unità dell’Associazione e nello stesso tempo nulla tralasciamo perché questa unità non sia unanimità e tanto meno acquiescenza.
Gruppi che si fanno sentire.
Ricercano, studiano, approfondiscono, e poi si esprimono.
Si fanno sentire.
Agiscono all’interno e all’esterno dell’associazione.
Agiscono fra gli altri gruppi e componenti della comunità.
In definitiva, agiscono nella società.
In questa occasione, ci preme ribadire e sottolineare le due grandi linee che ci sembra di dover proporre e raccomandare: l’Unità associativa e il lavoro di Gruppo.
Queste due cose potranno, se lo vorremo, rinnovare a fondo la nostra associazione, renderla veramente autonoma e autogestita da TUTTI.
Renderla pienamente adeguata, valida, capace di portarci verso quella LIBERAZIONE che tutti desideriamo e per la quale lottiamo. Essere liberi. Essere coscienti. Essere responsabili. Essere persone nel pieno esercizio di tutti i nostri diritti e di tutte le nostre facoltà. Partecipare a tutte le decisioni che ci riguardano.
Con la forza dell’unità dei Sordi italiani e del lavoro nell’Associazione e per la vita.
Trattato del documento ENS 1972-1973.
Queste importanti linee direttive sono sempre valide per ieri, oggi e domani!!!, come la forza associativa attraverso le tessere ENS per tutta la sua lunga storia per la difesa dei Sordi.
I Gruppi Operativi di base sono:
centro di cultura e dell’educazione permanente, circolo ricreativo, gruppo sportivo, comitato di famiglie e bambini, centro di Ludoteca e assistenza didattica e domiciliare, centro pomeridiano per integrazione scolastica, incontri su scuola, servizio mutualistico, volontariato, servizio civile, centro di comunicazione e d’interpretariato, gruppo di studio e ricerca sulla lingua dei Segni, corso Lis, centro anziani, assistenza ai malati, comitato degli artisti Sordi, foto e video amatori, gruppo tecnologico e computer, gruppo biker, compagnia teatrale, servizio stampa e divulgazione, storia dei sordi, biblioteca, workshop, videoteca, infoteca, ecc.
nw215
Newsletter della Storia dei Sordi n.215 del 30 marzo 2007