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Diritti non privilegi. (Newsletter della Storia dei Sordi n.208 del 21 marzo 2007)
La conferenza stampa si é svolta, in Via Veneto 56 – Roma, il 15 marzo 2007, organizzata dal Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale e dal Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive sull’argomento principale: “Diritti non privilegi”. I privilegi di ieri sono i diritti di oggi.
Con la finanziaria 2007 sono state varate misure che promuovono la sicurezza e la stabilità professionale, proteggono le categorie più deboli e favoriscono l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
La campagna, rientra nell’ambito di un più ampio accordo contenuto nel Protocollo d’intesa che viene firmato nella stessa occasione dai due Ministri Cesare Damiano e Giovanna Melandri finalizzato alla promozione delle materie legate all’accesso al lavoro, alla sua stabilizzazione, e alle tutele e ai diritti delle giovani generazioni.
PIANO DI AZIONE COMUNE TRA IL MINISTRO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LE ATTIVITÀ SPORTIVE E IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
PREMESSO
– che il primo obiettivo di una politica sensibile ai problemi delle giovani generazioni è agevolare il loro accesso al mondo del lavoro e delle professioni, restituendo così dinamismo all’economia e rafforzando processi di mobilità sociale;
– che l’Italia ha il più basso tasso di occupazione giovanile in Europa;
– che la nuova occupazione è prevalentemente precaria e instabile;
– che occorre avviare azioni di contrasto alla condizione di debolezza nel mercato del lavoro che contraddistingue i giovani attraverso l’incentivazione di forme di lavoro ricche di conoscenza, formazione e autonomia creativa.
CONSIDERATO
– che nel Documento di Programmazione Economica e Finanziaria per gli anni 2007-2011, il Governo ha ritenuto prioritario “investire con forza anche sulla parte giovane del paese, sostenere e valorizzare le energie creative dei giovani”
e si è impegnato “ad avviare un vero e proprio Piano Nazionale per i giovani che risponda agli obiettivi dell’accesso dei giovani alla casa, al lavoro, all’impresa, al credito e alla cultura”;
– che la legge finanziaria per il 2007 introduce misure finalizzate al contrasto della precarietà, attraverso provvedimenti volti alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro, e prevede l’estensione delle tutele dei lavoratori precari;
– che, in particolare, assumono rilievo:
a) gli interventi sul cosiddetto cuneo fiscale, volti non solo a ridurre il costo del lavoro ma anche ad incentivare il ricorso a forme stabili di occupazione;
b) il cosiddetto Fondo per la stabilizzazione con misure tese a favorire la trasformazione dei rapporti di collaborazione in rapporti di lavoro subordinato destinate ad operare mediante accordi tra le parti sociali;
c) l’insieme delle misure per la stabilizzazione di rapporti di lavoro nella Pubblica Amministrazione;
d) l’anticipazione al gennaio del 2007 dell’avvio della previdenza complementare anche tramite l’utilizzo del trattamento di fine rapporto;
e) l’incremento al 23% dell’aliquota contributiva nei rapporti di lavoro parasubordinati finalizzato a migliorare il trattamento pensionistico di tali soggetti ed a consentire la corresponsione di un‘indennità di malattia a carico dell’INPS nonchè l’estensione del trattamento economico per congedo parentale;
f) il cosiddetto Patto di solidarietà tra generazioni che, su base volontaria, prevede la trasformazione a tempo parziale dei contratti di lavoro dei dipendenti che abbiano compiuto i 55 anni e la correlativa assunzione con contratto di lavoro part time di giovani inoccupati o disoccupati;
– che il Governo ha approvato il Quadro Strategico Nazionale (QSN) 2007 – 2013 per la programmazione delle risorse nazionali e comunitarie per lo sviluppo, nell’ambito del quale sono previsti interventi da finanziare attraverso il Fondo Sociale Europeo, per il quale il Ministero del Lavoro è autorità responsabile a livello nazionale;
– che è prossimo l’avvio di un tavolo di lavoro tra il Governo e le Parti sociali per le modifiche da apportare al sistema pensionistico e al mercato del lavoro, nell’ambito del quale dovranno essere individuate anche misure idonee di tutela per le giovani generazioni;
– che il Ministro per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive svolge una funzione di coordinamento delle azioni di Governo volte ad assicurare l’attuazione delle politiche in favore dei giovani in ogni ambito, ivi compreso quello dell’accesso dei giovani al mondo del lavoro e delle professioni;
– che il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale ed il Ministro per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive intendono cooperare per attuare le politiche pubbliche in materia di accesso dei giovani al mondo del lavoro, anche avvalendosi a tal fine degli enti e dei soggetti che svolgono attività di studio e ricerca,
SI CONVIENE QUANTO SEGUE
Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale ed il Ministro per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive si impegnano a promuovere, sostenere e sviluppare iniziative congiunte volte a favorire l’accesso al lavoro delle giovani generazioni.
I Ministri si impegnano a sviluppare un piano d’azione finalizzato a promuovere l’attuazione di misure aventi effetti sull’accesso al lavoro e sulle condizioni di lavoro dei giovani, quali quelle previste dalla legge finanziaria per il 2007 già citate nelle premesse, a diffonderne la conoscenza su tutto il territorio nazionale, nonché a creare le condizioni per un effettivo coinvolgimento delle Istituzioni locali e delle Parti sociali nelle politiche volte a favorire l’accesso al lavoro delle giovani generazioni.
In particolare i Ministri si impegnano a:
– finalizzare risorse per implementare l’attuazione e la portata delle citate misure introdotte dalla legge finanziaria per il 2007, con particolare riferimento al “Fondo per la stabilizzazione dei rapporti di collaborazione” e al “Patto di solidarietà fra le generazioni”;
– avviare iniziative comuni, da finanziare anche attraverso il ricorso alle risorse per lo sviluppo nell’ambito del Quadro Strategico Nazionale 2007 – 2013;
– organizzare specifiche iniziative territoriali coinvolgendo le Istituzioni locali e le Parti sociali nella realizzazione delle condizioni per agevolare l’accesso al lavoro delle giovani generazioni;
– avviare d’intesa studi e ricerche per politiche attive finalizzate al superamento delle barriere di accesso ai percorsi formativi e lavorativi dei giovani, anche avvalendosi a tal fine degli enti e dei soggetti istituzionalmente preposti;
– realizzare campagne a mezzo stampa, radio, televisione ed internet, volte a diffondere la conoscenza delle misure introdotte dalla legge finanziaria per il 2007, nonché di altri interventi che saranno adottati nei settori di comune interesse, anche attraverso il coinvolgimento del Dipartimento Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
– coordinare l’attività dell’Ufficio Stampa del Ministro per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive con quella dell’Ufficio Stampa del Ministero del Lavoro della Previdenza Sociale sul tema dell’accesso al lavoro delle giovani generazioni.
Roma, 15 marzo 2007
Il Ministro per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive
On. Giovanna Melandri
Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
On. Cesare Damiano
Il primo obiettivo di una politica sensibile ai problemi delle giovani generazioni è agevolare il loro accesso al mondo del lavoro e delle professioni. Tenuto conto che il nostro Paese ha il più basso tasso di occupazione giovanile in Europa e che la nuova occupazione è prevalentemente precaria e instabile, occorre avviare azioni di contrasto alla condizione di debolezza nel mercato del lavoro attraverso l’incentivazione di forme di lavoro ricche di conoscenza, formazione e autonomia creativa.
In tale contesto si colloca il Piano d’azione comune messo a punto dal Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, Cesare Damiano, e dal Ministro per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive, Giovanna Melandri, che hanno firmato un Protocollo d’Intesa al fine promuovere azioni comuni a favore
dei giovani. In particolare, i due ministri si impegnano: a promuovere iniziative congiunte volte a favorire l’accesso al lavoro delle giovani generazioni, a sviluppare un piano d’azione finalizzato all’attuazione di misure sull’accesso al lavoro nonché sulle condizioni di lavoro dei giovani, quali quelle previste dalla legge finanziaria per il 2007, a diffonderne la conoscenza su tutto il territorio nazionale, e a creare le condizioni per un effettivo coinvolgimento delle Istituzioni locali e delle Parti sociali nelle politiche volte a favorire l’accesso al lavoro delle giovani generazioni. Leggi in approfondimento su I diritti non privilegi.
Fonte: Governo – nw208
Newsletter della Storia dei Sordi n.208 del 21 marzo 2007