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Origini e natura del linguaggio, di Giorgio Fano (Newsletter della Storia dei Sordi n.152 del 2 gennaio 2007)
Origini e natura del linguaggio di Giorgio Fano, già pubblicato nel 1962 col titolo Saggio sulle origini del linguaggio, era un tentativo interessante e suggestivo di affrontare e di risolvere, almeno nelle grandi linee, un problema che la linguistica tradizionale aveva deliberatamente e ingiustificatamente lasciato da parte. La tesi del Fano, secondo la quale il linguaggio fonetico sarebbe stato preceduto e accompagnato da un linguaggio mimico e gestuale, era suffragata da molte osservazioni tratte da campi diversi come la storia dell’origine e dell’evoluzione delle scritture, l’analisi degli elementi pittografici del linguaggio (onomatopee, ecc.), la mimica degli antichi e dei primitivi, il linguaggio dei sordomuti, la psicologia delle scimmie antropomorfe.
L’interesse per il problema delle origini del linguaggio si inquadrava, nel pensiero di Fano, in una più vasta concezione filosofica dell’insieme delle forme e delle attività spirituali (esposta per la prima volta in La filosofia del Croce del 1946). Nella seconda parte di questo volume, compare ora una trattazione degli elementi di una teoria organica del linguaggio esposti in un saggio (Della natura o essenza del linguaggio. Principi di una linguistica generale), che faceva parte fin dall’inizio, negli intendimenti dell’autore, dell’opera sul linguaggio, e che non era compreso nel Saggio sulle origini del linguaggio. Esso contiene, fra l’altro, una classificazione generale dei segni espressivi, una serie di informazioni e di osservazioni sul problema delle lingue artificiali, e una brillante polemica contro la duplice confusione tra estetica e semantica (o linguistica) da un lato (in cui sono incorsi Croce e Vossler) e fra semantica e logica dall’altro (in cui sono caduti Calogero e i neopositivisti). Per la sua esemplare chiarezza e semplicità, nonostante l’originalità della ricerca svolta e delle conclusioni a cui approda, questo libro si raccomanda anche al lettore che sia quasi del tutto ignaro di questi problemi e che ne voglia acquisire una prima e soddisfacente comprensione.
La presente edizione è corredata da una nota introduttiva del professor Luigi Heilman, ordinario di glottologia all’Università di Bologna.
Giorgio Fano, nato a Trieste nel 1885, è scomparso nel 1964. Fra le sue opere principali, oltre a quelle già citate, ricordiamo Teosofia orientale e filosofia greca (pubblicata dalla «Nuova Italia») e Neopositivismo, analisi del linguaggio e cibernetica (pubblicato da Einaudi nel 1968).
Giorgio Fano
ORIGINI E NATURA DEL LINGUAGGIO
Torino, Giulio Einaudi Editore, 1973
Giorgio Fano (1885-1963), triestino, filosofo e linguista, ha scritto vari racconti per l’infanzia pubblicandoli sul «Corriere dei Piccoli». I suoi libri sono stati tradotti in molte lingue.
I suoi testi più importanti pubblicati in volume sono Totò e l’anello magico e Totò imperatore africano
Segnalato: Giuseppe Bolzoni, nw152 (2007)
Newsletter della Storia dei Sordi n.157 del 2 gennaio 2007