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Carlo Fantauzzi. Artista Sordo (Newsletter della Storia dei Sordi n.140 del 14 dicembre 2006)
Nato ad Arpino (Frosinone), Carlo Fantauzzi incarna nel suo temperamento la storia ancestrale e la cultura di un luogo di antica civiltà.
La pittura ritrova nella sua ricerca la sua necessità; il suo essere, contro tante anticipazioni di fine e di morte, potere straordinario per le sue radici nell’emozione che anima l’immaginazione e diviene presenza dell’anima.
Per Fantauzzi, privo dell’udito e della parola, l’occhio è tutto, è “senso” che ricompone l’armonia, dove la luce e il suono sono tutt’uno e la “mano” sogna e trova i segni della totalità.
La sua ricerca spezza gli schemi della critica e dà emergenza a questo bisogno di essere, a questa energia umana che riscatta la pittura dalla mortificazione della critica e la recupera come valore, valore di vita.
La dedizione totale, assoluta alla pittura diviene affermazione del potere umano di essere, oltre le false identità presenza, e dà esperienza guida per chi è nella sua condizione; forza di riabilitazione e terapia assurge a paradigma di verità, di autenticità, di anima: “codice dell’anima” in cui comunicabilità è immagine, è il linguaggio visivo.
Con semplicità, tutto preso dal calore di una famiglia serena, di una vita tranquilla; a pesca nell’ordine dei giorni, vive il caos, il turbamento, la vertigine e difende le cose dal loro naufragio, dalla perdita con la stretta tenacia, di uomo di Arpino con la quale, trasforma la sofferenza in bellezza.
E’ assurdo che la sua opera resti confinata nelle dimensioni della provincia, dalla volontà di fare e non trovi lo spazio che merita per i valori che esprime e per il messaggio di fiducia, di saper vedere che dà.
Per vedere i straordinari colori artistici del Maestro Carlo Fantauzzi cliccando qui. nw140 (2005)
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Newsletter della Storia dei Sordi n.140 del 14 dicembre 2006