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Padre Giuseppe Rinaldi
Premio Cuore Amico a Padre Rinaldi, da 26 anni è la voce dei brasiliani sordi
Una vita spesa a favore dell’educazione, istruzione e assistenza dei sordomuti.
Il pavoniano padre Giuseppe Rinaldi, vincitore del premio Cuore Amico, è il fondatore del «Ceal Ludovico Pavoni» a Brasilia dove il sacerdote lavora da ben ventisei anni. Classe 1945, il religioso di Verolanuova è stato ordinato nel 1972 e, dopo un biennio all’istituto di via Castellini, ha proseguito la sua missione nella capitale del Brasile organizzando una scuola speciale per i bimbi con problemi di udito.
Nella concezione iniziale del Ceal ha prevalso l’intento riabilitativo, ma con il passare del tempo e l’esperienza acquisita il centro è diventato il punto di riferimento per il reinserimento sociale dei sordi nella società.
«E’ stato grande lo sforzo – racconta padre Rinaldi – per dimostrare che il sordo poteva accedere a livelli di scolarità più alti che la semplice alfabetizzazione, per questo motivo la scuola ha sempre dato molta enfasi alla stimolazione precoce, aspetti sottovalutati dalla mentalità locale». Grazie al paziente lavoro di padre Rinaldi, oggi per un sordo, accedere all’università in Brasile non rappresenta più un tabù. È stato chiuso anche l’internato (dal lunedì al venerdì) per permettere ai ragazzi l’integrazione in famiglia e l’inserimento nel mondo del lavoro. «Abbiamo cercato accordi con imprese private – spiega padre Giuseppe – perchè accettassero i sordi tra i loro dipendenti e le abbiamo orientate su come accoglierli e trattarli».
Complice l’utilizzo di sofisticati apparecchi per l’udito, il centro ha rinnovato l’approccio riabilitativo favorendo lo sviluppo del linguaggio orale, laddove si ricorreva quasi esclusivamente alla Libras, ossia il linguaggio brasiliano dei segni. Il Ceal sostiene e aiuta ad integrarsi nella società più di 300 alunni sordi o con deficienze uditive. Giuseppe Rinaldi, direttore dell’istituto e superiore della comunità religiosa lì presente, impersona il «motore instancabile» di una realtà che annovera una clinica fonoaudilogica e settori specializzati nell’educazione infantile e prescolare, una scuola precoce, sostegno, terapia del linguaggio e sezioni rivolte all’accompagnamento delle famiglie. L’aiuto è diretto anche ai genitori dei bambini che hanno problemi di udito: vengono aiutati ad affrontare la situazione e a superare le difficoltà e i complessi che ne derivano.
«Oggi – confessa padre Rinaldi – siamo più un centro di riabilitazione e di sostegno per l’inserimento scolastico e professionale del sordo che una scuola propriamente detta». Il religioso bresciano ha esportato, dunque, oltreoceano la causa iniziata con l’apostolato del fondatore della Congregazione dei figli di Maria Immacolata, meglio noti come Pavoniani, che l’anno prossimo celebreranno il bicentenario dell’ordinazione sacerdotale del beato Ludovico Pavoni.
Federica Papetti da Bresciaoggi il 21 dicembre 2006
nw148 (2006)
Newsletter della Storia dei Sordi n.148 del 22 dicembre 2006