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La caduta di un albero
La caduta di un grosso ramo da un albero deteriorato ha causato la morte di un sordomuto che sostava alla sua ombra, ad ucciderlo é stata la sua sordità non avendo percepito il “crach” ed é il primo incidente nella storia della comunità sorda.
Comune e Vigili del fuoco devono vigilare e provvedere all’abbattimento di piante secche, perché questo non abbia più a succedere, soprattutto anche per le persone sorde.
Sul luogo dell’incidente, anche se si é provveduto ad abbattere le piante malate, é (finora) praticamente abbandonato.
L’Autorità competente potrebbero provvedere ad apporre una targa ricordo a memoria della persona che per colpa della sua sordità, non si accorse del pericolo, rimanendo ucciso.
Ecco il titolo del giornale “La Repubblica” del 9 aprile 2006
L’Aquila, muore un 47enne di Valmontone, schiacciato da un ippocastano
Lo schianto sulla fila di persone in gita domenicale che risalivano sul bus
Albero crolla su una comitiva
ucciso un uomo, 15 i feriti
Il gruppo di sordomuti non ha sentito la gente che urlava per avvertirli
L’ippocastano di venti metri aveva le radici marce, ma non erano visibili
L’AQUILA – In fila per salire sull’autobus ci sono dei sordomuti, un enorme albero si schianta al suolo e il gruppo non sente chi urla per avvisare del crollo della grande pianta. Un uomo resta ucciso, altre quindici persone sono ferite in modo non grave. E’ per una drammatica fatalità che oggi pomeriggio all’Aquila Giuseppe Giuliani, di 47 anni, di Valmontone, in provincia di Roma, è rimasto ucciso travolto dal crollo di una grande pianta secolare, nel piazzale antistante la stazione ferroviaria del capoluogo abruzzese.
Due feriti, ricoverati in condizioni non gravi, rimarranno in ospedale per la cura di alcune fratture; gli altri feriti sono stati già dimessi.
I sordomuti facevano parte di una comitiva proveniente da Roma, in pellegrinaggio per la domenica delle Palme.
L’albero caduto è un ippocastano, alto oltre quindici metri, una pianta secolare che fa parte di un gruppo di cinque che abbellisce il piazzale della stazione. Un primo rilievo dei tecnici del Comune dell’Aquila ha evidenziato che le radici dell’albero era marcio, ma ciò non si poteva vedere dall’esterno. La pianta – con un diametro di 80 centimetri, alta oltre venti metri e di quasi cento anni – si è spezzata sotto il colletto, al di sotto della base della strada e, quindi, in un punto non esposto. I Vigili del Fuoco provvederanno ora a tagliare le altre quattro piante vicine. Si vogliono evitare tragedie analoghe a quella di oggi, soprattutto perché nelle vicinanze vi sono delle case.
Il portavoce e capo di Gabinetto della Questura dell’Aquila, Angelo Cardelli, ha confermato che l’autista del pullman, ascoltato dagli inquirenti, ha tentato, inutilmente, di avvisare la comitiva del pericolo. “Stiamo pensando ad un’ipotesi di tragica fatalità – ha detto Cardelli -. Si è trattato di un destino cinico che ha fatto trovare sotto un albero che stava crollando un gruppo di persone sordomute, per cui il tentativo di dare l’allarme dell’autista è risultato vano”.
La comitiva di sordomuti, composta da 52 persone, aveva fatto da poco visita alla fontana monumentale delle 99 Cannelle. Quando l’albero è precipitato ha travolto 15 persone. “Stavamo risalendo sul pullman – ha detto ancora scossa l’accompagnatrice – quando senza alcun rumore forte, ma solo con uno scricchiolio, l’albero si è abbattuto sulle persone. Io stessa ho fatto istintivamente un passo indietro e mi sono salvata. Non è stato così per gli altri”.
nw094 (2006)
Newsletter della Storia dei Sordi n.94 del 13 ottobre 2006
Aggiornamento: Turista ucciso a L’Aquila da un albero: nuovo rinvio
Turista ucciso a L’Aquila da un albero: nuovo rinvio. La giustizia non trova ancora la strada per per chiarire le responsabilità della morte di un turista sordomuto di Valmontone, che nell’aprile del 2006 fu investito in pieno dalla caduta di un albero a L’Aquila. L’incidente si verificò la Domenica delle Palme nel piazzale della stazione ferroviaria e destò molta impressione nell’opinione pubblica abruzzese.
Due dirigenti delle Ferrovie e due dirigenti del Comune sono inquisiti per omicidio colposo. Ieri il Gup del tribunale dell’Aquila. Carlo Tatozzi, ha disposto una nuova perizia che dovrà chiarire la proprieta’ dell’area su cui era stato piantato l’albero. E’ un passo che il giudice ha ritenuto essenziale per procedere penalmente nella individuazione delle responsabilità. Se ne riparlerà nel mese di giugno per assegnare l’incarico al perito.
Fonte: cornacadabruzzo.com venerdì 09 maggio 2008
SORDOMUTO UCCISO DA ALBERO, A GIUDIZIO FUNZIONARI L’AQUILA
Il Gup del Tribunale dell’Aquila ha rinviato a giudizio, per il 20 febbraio 2009, con l’accusa di omicidio colposo, due dirigenti del Comune dell’Aquila che si sono succeduti nel Settore Ambiente dell’Ente. Si tratta di Paola Giuliani e Raffaele Accili. La vicenda fa riferimento all’ incidente avvenuto il 9 aprile del 2006: un turista di Valmontone (Roma) Giuseppe Giuliani, 48 anni, mentre stava risalendo sull’autobus, che lo aveva portato nel capoluogo abruzzese insieme a una nutrita comitiva, parcheggiato nel piazzale della stazione ferroviaria dell’Aquila, fu ucciso da un grosso ippocastano, alto 15 metri, che all’improvviso si sradicò e cadde. L’uomo, peraltro, non aveva avvertito il rumore dell’albero che cadeva perchè sordomuto. Altre sette persone rimasero ferite. Inizialmente l’inchiesta della Procura della repubblica presso il Tribunale dell’Aquila portò ad indagare altre due persone. Si trattava di funzionari delle Ferrovie dello Stato. Poi le perizie hanno accertano come la responsabilità della manutenzione della pianta era di competenza del Comune. (AGI)
(11 dicembre 2008 ore 18.22 Fonte: ilcentro.repubblica.it)