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La classificazione del bilinguismo
La classificazione del bilinguismo. Per bilinguismo si intende la capacità di potersi esprimere in due lingue diverse. I parlanti autenticamente bilingui hanno una forte impronta di entrambe le culture. Il bilinguismo costituisce la forma più semplice di multilinguismo (o plurilinguismo), che è contrapposto al monolinguismo (la capacità di parlare una sola lingua).
Il bilinguismo può designare tre diversi fenomeni:
– Bilinguismo personale (Davide è bilingue).
– Bilinguismo sociale, regionale o nazionale (il Belgio è un paese bilingue).
– Bilinguismo internazionale (uno svedese ed un norvegese che comunicano in due idiomi).
Un’altra importante classificazione del bilinguismo è stata effettuata considerando il momento in cui la seconda lingua viene acquisita dal parlante.
Si parla infatti di:
Bilinguismo ideale: quando il parlante ha una conoscenza perfetta di entrambe le lingue.
Bilinguismo precoce: quando l’idioma viene appreso prima dello studio grammaticale della seconda lingua, solitamente in età prescolare.
Bilinguismo simultaneo: quando l’acquisizione dei due idiomi avviene nello stesso momento. È il caso di persone che vivono in famiglie dove i due idiomi coesistono e vengono usati entrambi, parallelamente.
Bilinguismo consecutivo quando si acquisisce dapprima la lingua madre e poi la seconda lingua. È il caso di persone che emigrano in paesi in cui si parla una lingua diversa, per poi stabilirsi nel paese d’adozione.
Bilinguismo passivo: quando una delle due lingue è solo compresa, ma il parlante non ha la capacità di riprodurla.
Quest’ultimo, secondo la maggior parte dei linguisti, è un particolare tipo di bilinguismo poiché i due codici non possono essere considerati allo stesso livello poiché le competenze del parlante sono diverse nei due idiomi.
Da Wikipedia
“Com’é bello imparare tante lingue” di Massimiliano Giovannardi
nw019 (2014)
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“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini