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Una scuola oltre le parole.
Strumenti e strategie didattiche per vincere la sfida dell’integrazione scolastica. La ristampa aggiornata del libro Una scuola oltre le parole delle autrici Simonetta Maragna e Maria Luisa Favia (FrancoAngeli editore, Milano 2003) riconosce la possibilità che scuola, famiglia e istituzioni superino il perimetro delineato dall’espressione verbale, smontando il pregiudizio che la manifestazione del pensiero e la comprensione siano necessariamente legate alla parola.
L’opera, articolata in due volumi, affronta nel testo a cura di Simonetta Maragna – Una scuola oltre le parole. Educare il bambino sordo alla lingua parlata e scritta – gli aspetti didattici dell’integrazione scolastica.
L’autrice, rivolgendosi a docenti e famiglie, assistenti alla comunicazione ed operatori del settore, dopo aver esaminato i punti essenziali della programmazione didattica, propone itinerari metodologici diversificati, ora tradizionali ora innovativi, da adottare in base alle peculiarità della situazione scolastica contingente.
Completa il volume l’illustrazione di alcune unità didattiche relative all’area linguistica, matematica e tecnico-espressiva.
Il secondo volume, a cura di Maria Luisa Favia – Una scuola oltre le parole. Comunicare senza barriere: famiglia e istituzioni di fronte alla sordità – è dedicato, da un lato, agli interventi legislativi, con particolare riferimento alla legge-quadro sull’handicap 104/’92, dall’altro alle implicazioni sociopsicologiche della sordità.
Secondo un approccio psicopedagogico, infatti, il deficit uditivo, pur costituendo un ostacolo alla comunicazione verbale, consente lo sviluppo pieno ed armonioso della persona sorda, che, pertanto, deve essere considerata nella sua globalità, vale a dire, non solo in base alla gravità del deficit, ma anche e soprattutto per l’intelligenza, la capacità di relazionarsi, le attitudini e le inclinazioni espresse.
Una scuola oltre le parole. Educare il Bambino Sordo.
La sordità è in qualche modo un handicap nascosto, del quale non è facile mettere immediatamente a fuoco le implicazioni e le problematiche. Gli insegnanti, gli operatori, gli stessi genitori, pur essendo consapevoli che il deficit è solo sensoriale e lascia integre le facoltà intellettive, tuttavia hanno difficoltà a individuare le strategie più idonee ad abbattere le barriere comunicative. Questo manuale, dall’impostazione fortemente operativa, è rivolto a tutti quei docenti, assistenti alla comunicazione, genitori, logopedisti che vogliono vincere la sfida nell’educazione alla lingua parlata e scritta, che è nella nostra società la chiave di accesso all’integrazione sociale e alla cultura.
Il libro, ricco di esempi di unità didattiche nell’ambito di discipline differenti, suggerisce percorsi e modalità di lavoro per visualizzare i contenuti scolastici, consentendo così agli alunni sordi di utilizzare al massimo la vista, che è il canale integro.
Il collegamento a questo testo, nella stessa collana. Una scuola oltre le parole. Comunicare senza barriere: famiglia e istituzioni di fronte alla sordità, di Maria Luisa Favia: un testo che offre un inquadramento tecnico alle problematiche del bambino sordo.
Maragna Simonetta è stata insegnante di lettere sia nelle scuole speciali che in quelle comuni; ha collaborato con il CNR ex Istituto di Psicologia e attualmente è presidente dell’Istituto Statale dei Sordi di Roma, che è un Centro sulla sordità. Ha anche un incarico di docenza presso l’Università RomaTre facoltà di Scienze della formazione. E’ autrice di La sordità (Hoepli, 2000); con C.Caselli, L.Pagliari Rampelli e V.Volterra ha pubblicato Linguaggio e sordità (La Nuova Italia, 1994), e con P.Massoni, Manuale di Logopedia per i bambini sordi (Agnelli, 1997). rc033