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La scomparsa di uno dei grandi educatori del nostro tempo: Sac.Dott. Arturo Elmi
A Roma, presso la Sede Centrale dell’ENS, la riunione – come di consueto – del Consiglio Direttivo è avvenuta il 10 giugno 1999. Lo stesso giorno è stata appresa la triste notizia della dipartita di Padre Elmi a Venezia avvenuta il 10 aprile 1999 dopo ben due mesi dalla sua scomparsa.
La Presidente Nazionale Ida Collu si è sentita molto colpita da questa triste notizia ricordando i suoi incontri a livello regionale del Veneto, nonché, durante la sua Presidenza, i diversi brevi ma bellissimi messaggi di congratulazioni, augurali o altro ricevuti da P. Elmi per il suo lavoro istituzionale. È rimasta molto dispiaciuta in cuor suo.
Ognuno si domandava come sia stato possibile che nessuno abbia pensato a un breve cenno di comunicazione o semplicemente fare il doveroso annuncio alla Sede Centrale dell’Ente per la morte di P. Elmi.
Da queste pagine vorremmo manifestare il vivissimo cordoglio e la profonda stima, raccontando brevemente la storia della sua vita.
Il Sac. Arturo Elmi nato a Camugnano (Bologna) il 16 maggio 1919, entrò in età giovanissima nella Congregazione della Piccola Missione per i Sordomuti, fondata dal Don Giuseppe Gualandi, e divenne poi Sacerdote nel 1940. Si laureò in filosofia e in teologia.
Fu comandato alla direzione dell’Istituto Provinciale Sordomuti di Venezia, succedutogli da Padre Camillo Spisani (1869-1950), si avvicendò a Firenze per dirigere la Casa filiale dell’opera Gualandi nel 1946. Successivamente tornò di nuovo a Venezia nel 1954 e rimase fino al 1972 per la quiescenza.
Durante la sua direzione a Firenze e Venezia contribuì allo sviluppo didattico speciale e all’ampliamento dei loro complessi scolastici. Fondò la testata “La Domenica del Sordomuto” a Firenze nel 1947, che diffuse fino al 1973, nonché due periodici: Pro mutis e La Voce dal Silenzio e collaborò per tanti anni alla stesura di numerosi articoli su Effeta.
Nel 1958 P. Elmi aprì – sotto la sua direzione – la scuola di avviamento professionale (scuola media) presso l’Istituto “Donnino” a Vignale (Novara).
Fondò la Scuola di metodo per la formazione dei maestri annessa all’Istituto Provinciale di Venezia (1970).
Con la sua lunghissima esperienza educativa, partecipò ai numerosi convegni di aggiornamento degli Educatori. Fu uno dei fondatori dell’associazione degli stessi (AIES) e scrisse tante pubblicazioni pedagogiche, metodologiche e scientifiche altamente specializzate. Le sue più importanti opere sono: Guida alla conversazione (1944); Nozioni di psicopedagogia emendativa del sordomuto per la scuola di metodo (1963); la personalità del debole d’udito (1964); Il profilo dell’anacusico, Sordopsicopedagogia (1966 e 1968) con aggiornamenti; il sordo parziale (1970); Oralismo: attualità del messaggio del 1880 (1980); Istruire per evangelizzare: Don Cesare Gualandi, a 100 anni dalla morte (1986), Il non udente (1987); Voci di ieri sui problemi di oggi in 5 volumi (dal 1991 al 1995); Le tenebre del silenzio (1997), e il suo ultimo libro è stato “Il compagno di viaggio (L’Angelo custode) pubblicato nel 1998.
Inoltre ci sono tanti appunti e scritti ancora inediti.
Nell’ultimo periodo della direzione dell’Istituto veneziano trovò serie difficoltà circa il rapporto con l’Amministrazione Provinciale di Venezia, proprietario dell’Istituto, ponendo la politica sull’integrazione
scolastica e trasformandolo in centro audiofonetico. A questo punto P. Elmi si ritirò in anticipo e visse – pur rimanendo membro della Piccola Missione – presso la sua abitazione a Mestre (Venezia) per tutto il resto della vita scrivendo numerosi appunti e studi scientifici e spirituali, ma non mancò mai di rispondere alle lettere scritte a lui, raccomandando e invocando la Madonna. Così concluse nell’umiltà la sua vita terrena.
Addio P. Elmi, la grande famiglia dell’ENS e in particolare i sordomuti toscani e veneti – ti ricordano con tanto affetto e stima; la tua figura, minuta ma forte, dignitosa e paterna di autorevole maestro educatore dei sordi, ci accompagneranno ancora lungo il cammino dell’integrazione assieme ai tuoi confratelli:
Padre Odoardo Spisni, Padre Edoardo Filippini e Padre Albino Bussiglieri, a te legati e allora maestri all’Istituto veneziano.
Franco Zatini – ps048