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Santuario della B.V. di Rogoredo di Alzate Brianza (Como)
Sorge nel mezzo di una delle più belle valli dell’alta Brianza a ridosso della grande brughiera del Terrò. Nella tradizione religiosa si ricordano molti miracoli compiuti dalla vergine effigiata in una nicchia della cappella nel mezzo del bosco di querce. Forse quella cappelle era stata eretta per proteggere i viandanti che percorrevano la valle del Terrò, nome che probabilmente tramanda paure e spaventi.
Notizie tramandate oralmente hanno riportato credenze secondo le quali molti viandanti invocarono la Madonna e furono graziati dai banditi. Per questo all’inizio del 1600 fu eretto un santuario che sorse con molta fatica e parsimonia. L’aspetto attuale con le pietre a vista denota l’uso di materiali diversi, raccolti un poco alla volta come capitava. Il tempio risulta comunque imponente ed anche di un certo pregio architettonico. Lo chiamarono subito il santuario “della Madonna di Rogoredo” perchè sorgeva in un luogo di “rogore” ovvero di querce.
Il bell’affresco della Madonna con Bambino è molto simile a quello che si trova nel santuario della Madonna dei miracoli in Cantù ed è conservato dietro l’altare maggiore.
Cominciarono a giungere da tutta l’alta Brianza dal Comasco e dal Lecchese i fedeli a chiedere grazie alla Madonna di Rogoredo tanto che prese corpo la tradizione di solenni festeggiamenti in occasione della natività della Vergine l’8 settembre.
A partire dal settecento alle celebrazioni si unì l’occasione per festeggiamenti con manifestazioni collaterali anche con lo scopo di raccogliere fondi per il santuario. Nell’ottocento, scomparso il bosco di querce, si decisa di creare un lungo viale di platani in quattro file per creare un accesso maestoso e prospettico del tempio, attualmente sostituiti con altre essenze altrettanto maestose e consone all’ambiente nel suo insieme
Fonte: www.diocesi.milano.it
Nota di Giovanni De Carlis nel volume: Santuari mariani legati alla storia dei sordomuti, nel 1971:
Sulla strada tra Alzate Brianza e Brenna, in provincia di Como, Arcidiocesi di Milano, esiste il Santuario della Madonna Miracolosa di Rogoredo. Ritoccando una pittura, che risale al 1533, il pittore Odisio, piemontese, verme colto da malore, da non riuscirgli più di continuare il lavoro.
Tra i miracoli, si segnala quello di un fanciullo di sei anni, muto, che incominciò a parlare; e quello di una giovinetta di Longone, pure muta, che ebbe libera la favella.
Tra i devoti che ogni, anno, accorrono al Santuario, sono da menzionare i piccoli Sordomuti del Pio Istituto e non pochi Sordoparlanti. La Madre di ogni Grazia dispensa i suoi favori su questi prediletti, che Ella stessa ha desiderato avere tanto da presso, nella principesca dimora dei De Szetb Giovio.
PER SAPERE DI PIU’
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini