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Chiesa della Madonna della Peschiera di Preci (Perugia)
Il Santuario della Madonna della Peschiera di Preci è unico nella storia dei santuari mariani legati ai sordomuti della regione Umbria.
Borgo Garibaldi nel Comune di Preci (Perugia) – Chiesa della Madonna della Peschiera (XIII° sec.) presso i giardini del Parco della Peschiera, un grande ed attrezzato parco pubblico, si trova la Chiesa della Madonna della Peschiera. È stata edificata in una zona ricca di acqua sorgiva e nella quale è posta una vecchia peschiera da cui ha preso il nome e che, fin dal XVII sec., era adibita all’allevamento delle trote ed alimentata da una sorgente naturale. Ancora oggi conserva i canale di adduzione dell’acqua e due vasche dove veniva allevato il pesce.
La chiesa è sorta nel 1243 molto probabilmente sulle rovine di un antico oratorio. La tradizione narra che un giorno sopra ad una sorgente apparve ad una giovane fanciulla sordomuta del luogo la Vergine Maria e, sul luogo dell’apparizione, venne costruita la chiesa. Ora questa sorgente è posta all’esterno dalla parte dell’abside. Successivamente fu ampliata ed abbellita in forme rinascimentali nel XVI sec.
A seguito di una visita nel 1712 del vescovo Lascaris, la chiesa venne definita di bella ed ampia struttura, ad unica navata e con tre altari dedicati al Santissimo Salvatore, alla Vergine di Loreto e, quello maggiore su cui era posta l’immagine della Madonna; tuttavia evidenziò che le condizioni degli arredi non erano buone. L’edificio si presenta a pianta quadrata con corpo avanzato verso l’ingresso, un portale rinascimentale ed un piccolo campanile a vela posto sulla sommità destra. L’interno è luminoso ed ampio, a unica navata e con un alto soffitto a capriate. Sull’altare maggiore è posto un dipinto eseguito nel cinquecento che raffigura la Madonna a cui è stata intitolata la chiesa ed attribuito a Fabio Angelucci da Mevale.
Fonte: sibilliniweb.it
La chiesa della Madonna della Peschiera
è ubicata nel Borgo Garibaldi di Preci, un insediamento abitato sorto come borgo commerciale del castello già in epoca cinquecentesca. La costruzione si trova lungo la strada che collegava il borgo con il castello, presso una vecchia peschiera di trote da cui ha preso anche il nome. Di questa sono ancora visibili i canali di adduzione dell’acqua e le due vasche per l’allevamento delle trote.
La chiesa fu probabilmente edificata su un antico oratorio nei primi anni del XVII secolo.
Architettonicamente l’edificio – costruito sopra una sorgente, ora posta all’esterno della parte absidale, in seguito all’apparizione della Madonna ad una giovinetta sordomuta del luogo – si presenta a pianta quadrata con corpo avanzato verso l’ingresso, mostra un bel portale rinascimentale ed un altare maggiore barocco decorato da un dipinto a fresco della titolare, di epoca cinquecentesca, attribuito a Fabio Angelucci da Mevale.
PER SAPERE DI PIU’
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