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1922 – Istituto Palazzi-Zavarise per cieche e sordomute in Fano
Nel dicembre 1922, dieci anni dopo le prime fondazioni simili in altre parti d’Italia, anche la regione marchigiana ebbe la prima scuola per sordi, ad opera di Luisa Palazzi-Zavarise, una nobildonna dotata di doti caritatevoli, che aveva dato disposizioni per accogliere nel suo palazzo a Fano, in Via Arco d’Augusto, le bambine cieche e sordomute, costituendo costì un Istituto per la loro educazione e istruzione.
L’inaugurazione di quella scuola, affidata alla competenza delle Suore della Sacra Famiglia (provenienti dall’Istituto Nazzareno per sordomute di Spoleto), avvenne con una memorabile cerimonia: Le prime alunne furono alcune sordomute e una cieca. La prima Superiora fu Suor Clelia Colombo.
Alla morte di Donna Luisa Palazzi-Zavarise, nel 1926, il suo palazzo con l’Istituto per le cieche e le sordomute passò alla Congregazione, così come la splendida villa di campagna e il terreno adiacente.
Con R.D. 15 marzo 1927 n.1323 la scuola di Fano, che in onore della fondatrice porta il nome di “Istituto Palazzi-Zavarise”, è stata parificata alle scuole pubbliche e finanziata dal Ministero della Pubblica Istruzione, con una convenzione fra lo stesso Ministero e le Suore Maestre, specializzate nell’insegnamento e diplomate alla scuola di metodo dell’Istituto Sordomuti di Napoli.
Nel 1930 un sisma danneggiò gravemente il palazzo, e la scuola fu trasferita temporaneamente, prima presso il Seminario diocesano e poi al Collegio delle Suore Venerini.
I lavori di ristrutturazione furono spesati dalla Santa Sede, sotto il pontificato di Pio XI, e permisero di rendere più ampio l’edificio, per poter ospitare una cinquantina di alunne, e che fu inaugurato nel 1934.
Nel 1942 iniziarono i lavori per costruire un’altra dell’Istituto, per poter accogliere altre alunne dato il gran numero di richieste d’iscrizione, e si registrò pure una vera gara di solidarietà da parte di illustri benefattori.
Vent’anni più tardi, nel 1965, fu inaugurato un nuovo padiglione, il centro audiologico e diagnostico, dotato di moderni strumenti per la demutizzazione delle bambine sorde.
Il metodo applicato, come in tutte le scuole per sordi dopo il 1880, è sempre stato quello dell’oralismo e la disciplina dei programmi scolastici quelli previsti dalle disposizione ministeriali.
Negli anni settanta si registrò anche all’Istituto di Fano un sensibile calo di iscrizioni, anche se nel frattempo la frequenza era stata aperta anche ai maschietti, in conseguenza della nuova legge che dirottava gli alunni sordi nelle scuole ordinarie, e dal 1976 l’Istituto adottò delle “classi aperte”, con la partecipazione di alunni normoudenti nelle classi di scuola materna ed elementare, ed hanno così cominciato a funzionare regolarmente le classe miste ed integrate, e ha continuato a funzionare per alcuni anni.
MADRE CLELIA COLOMBO
Prima Superiora della Suore della Sacra Famiglia, fu cofondatrice dell’Istituto per cieche e sordomute di Fano (Pesaro), dove era stata inviata nel 1922 dal fondatore della medesima Congregazione, Don Pietro Bonilli, con la raccomandazione di dirigere quella scuola, come chiedeva la nobildonna Luisa Palazzi-Zavarise.
Madre Clelia diresse l’Istituto di Fano per ben 50 anni, conquistando la stima e l’affetto dei cittadini e delle Autorità locali che, grazie a lei, videro sviluppare progressivamente le opere di bene cittadine. Durante la sua lunghissima direzione, essa fu abile nel rendere vitale l’Istituto, affrontando i momenti difficili dopo la prima guerra e durante quelli drammatici della seconda guerra mondiale.
Insegnante specializzata, essa ebbe una fede incrollabile nell’educazione cristiana alle cieche e sordomute, ispirandosi allo spirito del fondatore della sua Congregazione, il Bonilli, che le aveva affidato quel compito. Per la sua età avanzata, nel 1963 cedette la direzione alla consorella Madre Amedea Villa.
Dieci anni più tardi Madre Clelia, presagendo che la sua ora era prossima, volle essere ricoverata in ospedale, dove spirò il 13 agosto 1973, verso mezzogiorno, mentre era sola, senza alcuna presenza per un estremo saluto.
Il suo funerale fu imponente, vi parteciparono le massime autorità della congregazione e della città di Fano. Madre Clelia Colombo fu seppellita nella cappella, accanto alla nobildonna Palazzi-Zavarise.
LE DIRETTRICI DELL’ISTITUTO
Madre Clelia Colombo dal dicembre 1922 all’agosto 1935
Madre Amedea Villa dall’agosto 1935 al dicembre 1935
Madre Clelia Colombo dal dicembre 1935 all’ottobre 1963
Madre Amedea Villa dall’ottobre 1963 al 1975 (?)
Suor Cornelia Rossi dal 1975 (?)
CASA DI RIPOSO “MADRE CLELIA COLOMBO” PER CIECHE E SORDOMUTE ADULTE
Da tempo l’Istituto accoglie cieche e sordomute adulte, l’ex Istituto scolastico si è infatti trasformato in Casa di Riposo per le ex allieve. Successivamente, in conformità con la legge, è stata trasformata in casa di riposo e continue a gestire con un notevole gruppo di sordomute e di cieche adulte circondate amorevolmente dalle suore.
CENTRO ESTIVO
Nel suo testamento, la nobildonna Luisa Palazzi, ha donato una bella villa in un luogo incantevole, Rosciano, per farne un centro climatico estivo per cieche e sorde, che è stato pure il luogo per gli esercizi spirituale ed i ritrovi annuali delle suore.
SUORE DELLA SACRA FAMIGLIA
La Congregazione Suore della Sacra Famiglia, fondata dal Padre Pietro Bonilli a Spoleto, dove si trova la Casa Madre della Congregazione, dirige la filiale di Fano per cieche e sordomute. Attualmente la Casa di Fano non si occupa più dei sordi e ciechi, ma svolge altri servizi.
IL COLLEGAMENTO DELLO STESSO RIFERIMENTO
(da consultare in altre pagine)
– Istituto Nazzareno per cieche e sorde in Spoleto
– Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia in Spoleto
– Beato Pietro Bonilli
NOTE RIEPILOGATIVE
1922 – Apertura dobel primo Istituto per sordomute, ospitato nella casa della nobildonna Luisa Palazzi;
1922 – Le suore della Sacra Famiglia furono le prime educatrici delle sordomute;
1926 – Il testamento della nobildonna Luisa Palazzi legò il suo palazzo alla Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia;
1927 – Riconoscimento dello Stato con R.D. n. 1323 del 15.3.1927; per la parificazione dell’Istituto per Cieche e Sordomute di Fano alla scuola pubblica.
1930 – Un sisma danneggia l’Istituto di Fano.
1934 – Solenne inaugurazione dell’Istituto di Fano dopo la ristrutturazione.
1965 – Inaugurata una nuova ala del fabbricato con il centro audiologico;
1976 – Apertura della scuola ai normoudenti;
1977 – Classi integrate per agevolare ai sordi l’inserimento scolastico.
is070 (1990)
PER SAPERE DI PIU’
Santuario del Beato Pietro Bonilli
Istituto Nazzareno per cieche e sordomute
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«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini