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1919 – Scuola Statale Giulio Tarra per otologopatici in Milano
La «Tarra», di Milano fu la seconda scuola speciale di «esternato» funzionante in Italia, dopo quella di Trieste. Fu aperta, il 25 marzo 1919, su energica e insistente richiesta della prof.ssa Rosa Marelli Vergani, per i primi 14 alunni, che frequentarono le lezioni presso l’Istituto Ototerapico, in Via Porpora, a cura del Comune di Milano. La professoressa Marelli Vergani era infatti profondamente convinta della necessità di fornire un’assistenza educativa precoce nella scuola diurna (dalla mattina al pomeriggio inoltrato) ai bambini sordi, riversando su di loro un amore materno per dare ai piccoli sordi un’istruzione adeguata, adottando il rigido metodo dell’«Oralismo». La soluzione adottata dalla scuola per sordi di Milano era un’iniziativa notevole, per l’avvicinamento degli alunni sordi ai loro famigliari, mentre negli Istituti, a quel tempo, non era consentito l’esternato, divenuto possibile solo dagli anni Quaranta.
Sacerdote Giulio Tarra
Nel 1922 le cinque classi della scuola di Rosa Marelli Vergani furono trasferite nell’edificio comunale di Via Benedetto Marcello, che già ospitava la scuola “Zaccaria Treves”, e due anni più tardi alla scuola fu dato il nome del sacerdote Giulio Tarra, che era stato il primo direttore del Pio Istituto Sordomuti di Milano, nonché convinto assertore del metodo orale nell’insegnamento ai sordomuti.
Essendo aumentato sensibilmente il numero di alunni sordi iscritti alla «Tarra», quasi tutti residenti a Milano o provincia, nel 1925 la direzione prospettò il problema di occuparli in esercitazioni manuali ed aprì presso la scuola dei laboratori di falegnameria, legatoria, cucito e ricamo e avviò pure un corso di disegno e decorazione. Lo sviluppo dell’esperienza della Vergani, nonché l’incremento di allievi e allieve sordi, in tutto circa 130, fu ritenuta assai positiva, tanto che il Comune di Milano decise di acquistare un terreno per costruire un nuovo edificio scolastico, in Viale Zara 98, la cui inaugurazione avvenne il 29 ottobre 1929. Quella scuola fu riconosciuta idonea per l’assolvimento dell’obbligo scolastico ed autorizzata dal Ministero della Pubblica Istruzione a norma dilegge.
Nell’anno scolastico 1941-42 si contò la punta massima di alunni iscritti alla Tarra, ben 320, suddivisi su 24 classi, ma dall’anno successivo, per gli eventi bellici, la scuola comunale “Giulio Tarra” fu requisita per usi militari e gli alunni si ridussero per forza di cose a soli 20 elementi.
L’attività ordinaria riprese solo dopo il termine della guerra, nel 1946-47, con l’iscrizione di 275 alunni.
Negli anni Cinquanta, la dotazione scolastica fu arricchita di nuova attrezzatura per la rieducazione acustica e la demutizzazione con il supporto di moderne protesi. Quando nel 1952 morì la fondatrice, Marelli Vergani, quella scuola era in costante progresso.
Alla «Tarra» si devono le prime iniziative per l’inserimento didattico degli alunni sordi nella scuola ordinaria, avvenute a partire dall’anno 1970, poi proseguite gradualmente fino alla completa partecipazione dei sordi nella scuola normale, negli anni Ottanta: La sperimentazione avveniva presso la stessa scuola di Viale Zara, dove erano costituite delle classi miste di scolari udenti e sordi, ma anche in altri plessi scolastici, più vicini all’abitazione degli alunni, mentre la direzione della «Tarra» fungeva da centro di coordinamento e di organizzazione per l’ integrazione scolastica degli alunni con minorazione uditiva. con interventi di sostegno, di consulenza e aiuto per i genitori di bambini sordi. Questo ruolo della scuola di Viale Zara, 98, proseguì fino al 1983.
In pratica, la scuola speciale elementare per alunni otologopatici cessò nel 1978, quando l’ultima direttrice della «Giulio Tarra», la prof.ssa Irene Buzzi, si fece promotrice ed attuò l’inserimento di tutti gli alunni sordi in scuole normali, e si deve a quei primi esperimenti, resi possibili poichè in quella scuola di esternato gli alunni erano vicini e in costante contatto con le rispettive famiglie, se l’integrazione si è poi diffusa in tutta Italia.
Il centro della scuola “Giulio Tarra” seguiva costantemente anche i sordi dimessi nel percorso alla scuola superiore e pure verso l’attività professionale.
Nella storia dell’educazione dei sordi, questa Scuola può considerarsi unica ed ha avuto un’attività più intensa delle altre due scuole di esternato, quelle di Trieste e di Trapani.
ROSA MARELLI VERGANI
Già insegnate specializzata nel Pio Istituto Sordomuti di Milano, Rosa Marelli Vergani fondò nel 1919, sempre a Milano, una scuola diurna per i sordomuti, di cui fu direttrice per oltre 30 anni, dedicandosi a tale mansione con profonda devozione e con tanto amore per i sordi.
Nel ricordo legato alla scuola Tarra» rimane sempre la figura della prima ideatrice, e la sua convinzione che l’istruzione precoce fosse particolarmente utile e necessaria ai bambini sordi, che dovevano iniziare con la frequenza della scuola materna. Oggi, in particolare, si ritiene necessario il processo di demutizzazione molto precoce, appena il soggetto è diagnosticato minorato dell’udito, per rieducarlo con l’ausilio delle protesi acustiche affinché possa poi essere inserito meglio nel primo ciclo della scuola elementare, già con un buon lessico vocale.
DIREZIONE DELLA SCUOLA “TARRA”
1. Vergani Marelli Rosa dal 1919 al 1950
2. De Gifico Rachele dal 1950
3. Giliberti Michele
4. Marenzi Luisa
5. Menegoi Buzzi Irene
NOTE RIEPILOGATIVE
1919 – Apertura della scuola di esternato per sordi in Via Porpora, poi trasferita in Via Benedetto Marcello.
1929 – Costruita la nuova scuola in Viale Zara, 98
1941 – Raggiunto il massimo numero diiscrizioni, con 320 alunni esterni, un numero mai superato in Italia per le scuole di esternato).
1970 – Nuove iniziative per l’inserimento scolastico.
1978 – Trasformazione dell’istituzione «Tarra» in Centro di coordinamento e di organizzazione per l’inserimento scolasico dei non udenti.
1980 – Cessano, alla «Tarra», le classi speciali.
1983 – Statizzazione della Scuola Tarra.
is069 (1994) – Autore Franco Zatini
PER SAPERE DI PIU’
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: storiadeisordi@gmail.com
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini