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1888 – Istituto Nazzareno per Cieche e Sordomute a Spoleto (Perugia)
Nel 1871 ad Assisi, in Umbria, veniva inaugurato il primo Istituto per sordomuti, per opera del Padre Ludovico di Casoria, che tuttavia poteva ospitare solo i maschi, non le fanciulle.
Fu un umile sacerdote di campagna, don Pietro Bonilli, che nel 1888 fondò a Cannaiola di Trevi (PG) l’orfanotrofio «Nazzareno», per accogliere e educare i fanciulli abbandonati ed orfani, e diede ospitalità anche alle bambine cieche e sordomute, per istruirle con il metodo per sordi.
Don Bonilli seguì con una particolare attenzione l’educazione delle sordomute, affidate alle cure delle Suore della «Sacra Famiglia», istituzione da lui stesso fondata prima del 1872.
Nel 1898 l’Istituto fu poi spostato a Spoleto, prima in Via delle Mura Ciclopiche e poi nella «Casa Buoncristiani», in Via Quinto Settimo.
L’Istituto Nazzareno fu tra i primi, in Italia, ad adottare l’asulio vocale invece di quello gestuale, per istruire i sordomuti.
A causa del numero crescente di alunne accolte da quell’Istituto, si dovettero affrontare momenti critici non essendo in grado di accoglierle tutte.
Una benefattrice donò, per testamento, i suoi averi al sacerdote Bonilli, e grazie a quella donazione nel 1932 poté sorgere il nuovo istituto Nazzareno in Via Loreto Vittori, bello e con tutte le esigenze del tempo e nel 1940 furono terminati altri lavori della nuova ala del suddetto fabbricato.
L’”Istituto Nazzareno per Cieche e Sordomute” ottenne, il 16 ottobre 1934 il riconoscimento dal Ministero della Pubblica Istruzione per l’assolvimento dell’obbligo scolastico ai sensi della Legge 31.12.1923, n. 3126.
Si svolgevano, nell’Istituto, le funzioni di scuola materna e della scuola dell’obbligo ed anche corsi di avviamento professionale femminile in maglieria, sartoria, ricamo, scuola di taglio, pittura e dattilografia.
Negli anni Sessanta e Settanta iniziò la ristrutturazione dei Servizi dell’Istituto, per renderlo più adeguato alle moderne esigenze, soprattutto per audiologia, rieducazione fonetica ed acustica, istituendo pure delle classi aperte anche ai maschi.
All’inizio degli anni Ottanta, la direzione dell’Istituto si trovò in difficoltà per lo scarso numero di iscrizioni alla scuola speciale, così fu decisa la nuova ristrutturazione per ospitare gli anziani. Così l’Istituto Nazzareno ha cessato, dal 1986, di ospitare i sordi
L’Istituto Nazzareno era noto a tutti gli Educatori del suo tempo, essendo un Istituto storico, dell’educazione dei sordomuti, mentre ora, trasformato in «Pensionato Nazzareno per gli anziani», si è praticamente dimenticato dei sordi, si salva solo il ricordo di aver istruito, in passato, migliaia di sordomute e sordomuti…
Attualmente il complesso è di proprietà della Congregazione delle suore della «Sacra Famiglia» d Spoleto.
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PENSIONATO «NAZZARENO»
La nuova struttura sorta al posto dello storico Istituto Nazzareno per Sordomuti, ospita ora gli anziani.
Potrebbe ospitare anche i sordomuti anziani in quanto le Suore conoscono la Lingua dei Segni per le loro passate esperienze nell’Istituto Nazzareno per cieche e sordomute, nello spirito del Beato Bonilli che raccomandò di educarle con amore.
BONILLI PIETRO
Nacque il 1 marzo 1841 a San Lorenzo di Trevi nell’arcidiocesi di Spoleto, dai genitori di umili origini. Ordinato sacerdote, gli fu affidata la cura della Parroc-chia locale, che guidò per 35 anni.
Egli si dedicò totalmente all’istruzione dei bambini, nella dottrina religiosa. Fu un devoto della «Sacra Famiglia» e fondò il primo orfanotrofio di Spoleto e l’Istituto per le fanciulle cieche e sordomute, la Congregazione «delle Figlie della Sacra Famiglia». Egli amò la gente dei campi, essendo egli stesso un sacerdote di campagna. Divenne Rettore del Seminario Diocesano e Canonico della Chiesa di Spoleto.
In età avanzata (aveva 80 anni) si ritirò nella casa madre, dove morì dieci anni dopo, il 5 gennaio 1935.
Riconosciuti i grandi meriti del «Servo di Dio», don Pietro Bonilli, soprattutto le grandi opere umanitarie da lui compiute, il Papa Giovanni Paolo II, con decreto pontificio del 24 aprile 1988, cui è seguita una speciale cerimonia avvenuta in Vaticano, lo ha elevato a beatificazione. Egli è uno dei pochi beatificati cui si riconoscono dei contatti diretti con i sordomuti.
CONGREGAZIONE «SACRA FAMIGLIA»
Dopo aver aperto, nel 1884, il primo orfanotrofio a Cannoia di Spoleto (PG), Don Pietro Bonilli, con quattro pie donne, fondava il 13 maggio 1888 l’Istituto delle Suore della «Sacra Famiglia», che lui stesso guidò per oltre 45 anni osservando le regole della comunità religiosa ispirate alla famiglia di Gesù di Nazaret e fu per tale motivo che chiamò «Nazzareno» quell’Istituto.
Ancora oggi quella Congregazione, che si è vieppiù consolidata, diffonde l’animazione religiosa in Italia, in Africa (Libia) ed in America (Cile, Canada e Guatemala), nonché in Cina.
Nel campo dell’istruzione alle sordomute le Suore della «Sacra Famiglia» hanno operato, in Italia, in due Istituti: a Spoleto (PG) fino al 1986, e poi a Fano (PS) dal 1922 a tutt’oggi.
SUORE «SUPERIORE»
Non è possibile trascrivere l’elenco delle superiore che si sono succedute alla guida della Congregazione per l’istruzione delle sordomute, dalla fondazione dell’Istituto, fino alla cessazione dell’attività didattica. ma il ricordo di coloro che sono state istruite costì va a tutte quelle consorelle che, con tanta dedizione e forza vitale hanno dedicato a loro quell’impegno con fede e amore per prepararle a vivere nella società civile.
NOTE RIEPILOGATIVE
1884 – Fondazione dell’Orfanotrofio a Cannoia
1888 – Apertura dell’Istituto per cieche e sordomute a Cannaiola di Trevi
– Fondazione della comunità religiosa “La Sacra Famiglia”
1898 – Trasferimento nella nuova sede in V. delle Mura Ciclopiche
1900 – Ampliamento della Casa Madre
1932 – Costruzione del nuovo Istituto in Via Loreto Vittori
1934 – Riconoscimento della Scuola parificata per cieche e sordomute in esecuzione
1935 – La scomparsa di Don Bonilli
1986 – Cessazione dell’attività didattica per le suddette minorate a causa dell’inserimento scolastico
PER SAPERE DI PIU’
Istituto Palazzi-Zavarise per sordomute in Fano (Pesaro)
Santuario del Beato Pietro Bonilli
is056 (1989)
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«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it.
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini