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1882 – Istituto per Sordomuti di Cagliari
In Sardegna, precisamente a Cagliari sorse, il 16 gennaio 1882, il secondo Istituto per l’educazione dei sordomuti in Sardegna. Le suore «Figlie della Carità» avevano avuto in uso, dall’Amministrazione del Comune cagliaritano, un modesto e piuttosto fatiscente edificio di due stanze, e lo fecero sede dell’Istituto.
Di istituire una scuola per i sordomuti avevano prospettato fin dal 1867, per iniziativa del Prefetto, Domenico Elena, e del Provveditore agli Studi di Cagliari, Agostino Piga, ed era stata disposta l’esecuzione, dopo aver effettuato una statistica dei sordomuti esistenti nella circoscrizione.
Nello stesso anno 1882 fu effettuata una raccolta pubblica di fondi a favore dell’Istituzione per sordomuti, che fruttò un considerevole introito, tanto che si poté iniziare i lavori di ristrutturazione dell’edificio per adattarlo ad uso di scuola, risolvendo in tal modo i problemi impellenti per l’istruzione specializzata ai sordomuti: il primo maestro fu Vincenzo Canè, al quale è succeduto il sacerdote Antonio Ignazio Argiolas, che ottenne, dalla scuola di metodo di Milano, l’attestazione di specializzazione all’insegnamento ai sordi, e a fare in modo che le relative spese fossero a carico del Comune di Cagliari.
La direzione dell’Istituto, sin dall’inizio, fu affidata al teologo Argiolas, al cui nome è legata in gran parte la storia del complesso didattico per sordomuti di Cagliari. L’Argiolas, infatti, diede un grande contributo al fiorire di esperienze istituzionali nella scuola elementare e nei laboratori di addestramento di quell’Istituto Professionale, che fu anche visitato da due Regine d’Italia: Regina Margherita e la Regina Elena.
Come metodo didattico, fu naturalmente applicato quello dell’oralismo, indicato dal Congresso internazionale di Milano nel 1880 come unico valido.
Con Regio Decreto del 13 settembre 1881, sotto il Regno di Umberto I, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.246 del 21 ottobre 1881, l’istituto per sordomuti di Cagliari fu eretto in ente morale e più tardi, il 30 dicembre 1926, sotto il Regno di Vittorio Emanuele III, fu equiparato a scuola pubblica per sordi.
Verso l’anno ’30 la direzione dell’Istituto fu affidata ai padri salesiani che la tennero per parecchi anni, aprendo pure una scuola materna e arricchendo la struttura di varie innovazioni, dotandola di sussidi visivi e grafici e di un servizio audiologico, mentre i servizi di economato erano tenuti dalle suore della Carità (Vincenzine).
Anche a Cagliari, l’afflusso di alunni sordi cominciò a diminuire negli anni Settanta, a causa dell’ inserimento a oltranza di alunni sordi nelle classi ordinarie e, nonostante l’immane sforzo fatto per salvare il complesso, l’attività didattica cessò prima del 1980, dopo un secolo di feconda attività. L’attuale Istituto, in Via Fra Ignazio Da Laconi n.74, si occupa dell’Università degli Studi che non ha nulla vedere con i Sordomuti. Non si sa se l’Opera Pia sussiste o meno.
Attualmente, in Sardegna sopravvive un solo Istituto per sordi, a Sassari, che fu la prima scuola per sordi in quella regione, ma non appartiene alla stessa “opera” religiosa di quello di Cagliari.
Antonio Orazio Argiolas nacque a Pirri, presso Cagliari, nel settembre 1834. Fu ordinato sacerdote l’8 aprile 1860. Dottore in lettere, il sacerdote Argiolas era insegnante di scuola elementare, quando, nel 1871, ottenne, presso la scuola di metodo e sotto la direzione dell’Abate Eliseo Ghislandi.
Nel 1882 fu affidata ad Argiolas la direzione della fondazione dell’Opera e nella sua lunga permanenza all’Istituto per sordomuti raccolse attestazioni di stima sia come scrittore e come educatore.
Egli scrisse numerose opere per l’educazione dei sordomuti, ed ebbe proposte di dirigere Istituzioni più grandi e più rinomate di quella della Sardegna ma egli preferì compiere il suo apostolato a favore dei sordomuti sardi, ed in Sardegna rimase fino alla sua morte avvenuta il 29 gennaio 1914.
Nella storia dei sordomuti, Argiolas è considerato il fondatore ed il più noto educatore dell’Istituto Sordomuti di Cagliari.
A perpetuo ricordo
Dell’insigne benefattore
Conte GIOVANNI BATTISTA VIALE
Nato in Cagliari il 27 giugno 1767
Morto a Genova
il 22 luglio 1856
La Congregazione di carità
di Cagliari
Q.M.P.
A terra materna
Che vivo amò lontano
Che tenerezza di figlio
L’affetto il pensiero la fortuna
Ultimo dono morendo
Legava
Degli infelici
Cui natura matrigna
I doni inestimabili
della favella e dell’udito
Che sono pensiero, forma, vita, armonia
avara negava
Dell’inopia afflitta
Soccorritore generoso
Da Dio
Principio e fine d’ogni grandezza
D’ogni gloria verace
Ebbe di volgere
Le virtù cristiane
Carità e beneficenza
Nobile eccitevole esempio
Ad opere durevoli e civili.
is052 (1988)
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«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
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“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini