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1863 – Contubernio D’Albertis per le sordomute in Genova

L’Arcivescovo Giovan Battista D’Albertis, noto per le opere di carità, inserì nel suo testamento la donazione della sua casa alla fondazione per le sordomute per “…provvedere al mantenimento ed alla istruzione civile e religiose di zitelle non facoltose, massima sordomute...”La realizzazione di tale volontà fu eseguita dall’Opera Pia “Contubernio D’Albertis”, già riconosciuta Ente Morale con Regio Decreto 15 marzo 1863, il cui Statuto fu approvato con Regio Decreto il 5 settembre 1886, successivamente modificato il 31.3.1912 con altro Regio Decreto, tutt’ora in vigore.

Contubernio delle sordomute in Genova
Contubernio delle sordomute in Genova

Come era venuta l’idea del testamento? Durante la visita pastorale alla diocesi di Ventimiglia, l’Arcivescovo D’Albertis aveva incontrato alcune fanciulle sordomute e, anche perché pure una sua domestica aveva una figlia sordomuta, ne era rimasto colpito ed aveva esclamato: “…tutto tace intorno a loro; e loro non rilevano nulla della bellezza del creato…”.
Il D’Albertis, quand’era in vita, aveva intenzione di aprire un Istituto idoneo. Nella sede del Contubernio nella Villa con annessa chiesetta sull’ampia e verde collina di paverano in località Marassi, presso Genova, aprì ufficialmente la scuola per le sordomute nel 1866, gestita dalle Suore della Carità, con le sette prime fanciulle.
Nel 1883 ebbero inizio i lavori di ampliamento dell’edificio fino al 1905.
La scuola del Contubernio fu parificata alle scuole pubbliche per sordomuti con Regio decreto del 28 giugno 1926.
Essendo aumentato il numero di alunne sorde, il Contubernio stimolò l’attività scolastica in base all’evoluzione metodologica che era portata avanti negli Istituti più noti di Torino, di Milano e di Genova.
L’Istituto del Contubernio ha voluto ricordare e commemorare Mons. D’Albertis, nel cinquantenario (1913) e nel centenario (1963) della fondazione, anniversari solennizzati in presenza di numerose autorità civili e religiose.
L’Istituto si era di volta in volta ammodernato in conformità alla situazione audiologica, cioè trattamento ortofonico precoce, rieducazione acustica e vocale, oltre all’attività didattica della scuola materna ed elementare e ai corsi professionali femminili. Per la diminuzione delle iscrizioni in conseguenza dell’inserimento scolastico degli alunni sordi in scuole ordinarie, nel 1985 la direzione del Contubernio cessò l’attività didattica per alunne sorde, ma rimasero funzionanti delle classi ordinarie per normoudenti, frequentanti lascuola cattolica, dove rimase pure la gestione dell’Opera Pia, nella possibile attesa che in futuro si potrà forse riaprire la scuola specializzata per sorde, qualora tale specializzazione tornasse ad essere opportuna.

MONS. GIOVAN BATTISTA d’ALBERTIS

La Casata D’Albertis è un’antica e nobile famiglia fiorentina, i DegliAlberti. In Via dei Benci, a Firenze, esiste ancora oggi il noto Palazzo duecentesco, “Torre degli Alberti”.
Giovan Battista d’Albertis, nato il 23 maggio 1784 a Genova, fu ordinato sacerdote nel 1806 e Vescovo di Ventimiglia dal 1831 al 1836, e dal 1840 prese il titolo di Arcivescovo di Nazianzo. La sua attività pastorale fu molto nota nelle diocesi della Liguria.
Pochi giorni prima di morire, diede disposizioni testamentarie per fondare un’opera a favore delle sordomute, quanto avrebbe voluto fare lui stesso, ma era già debilitato, infatti spirò, serenamente, il 4 gennaio 1862. Fu poi sepolto nella cappella annessa al Contubernio, che era lasua casa. Nell’Istituto sono conservate diverse reliquie e altro materiale di rilievo che era appartenuto all’arcivescovo.

SUORE DELLA CARITA’
La Congregazione “Figlie della Carità”, fondata nel 1663 da San Vincenzo de Paoli e da Santa Luisa de Marillac, gestisce il Contubernio fin dalle origini di questo. Hanno svolto un’opera caritatevole verso le sordomute, provvedendo alle attività scolastiche e ai servizi connessi all’Istituto (cucina, guardaroba, pulizie, ecc.), per una formazione cristiana e un’educazione didattica pedagogica adottando il rigido metodo dell’”Oralismo”, che era considerato il più adatto.
La Prima Superiora del Contubernio Suor Amegebbe contatti con i direttori dei noti Istituti Sordomuti di Torino (Bracco), di Genova (Assarotti), e di Milano (Tarra), per poter essa fornire una più efficace istruzione anche nel suo Istituto, e altrettanto fecero le sue consorelle che le succedettero nella scuola per sordomute voluta da Mons. D’Albertis.
Un particolare ricordo va alla Suora Bianca Pelosi (1883-1959) che per la sua dedizione e 50 anni spesi nell’insegnamento alle sordomute fu premiata con medaglia d’oro del Ministero della Pubblica Istruzione. Essa fu direttrice dell’Istituto per ben 30 anni. E’ sepolta accanto al fondatore nella cappella “Contubernio”.

CONTUBERNIO
Questo nome fu voluto dallo stesso fondatore, sta a significare lo stare insieme, cioè la convivenza o il convitto. La denominazione ufficiale dell’Istituto é «Opera Pia “Contubernio D’Albertis” per le sordomute di Genova».

SUPERIORE DELL’ISTITUTO “CONTUBERNIO D’ALBERTIS”
1.Suor Francesca Ameg
2.Suor Giuseppina Gozo
3.Suor Adele Martina
4.Suor Bianca Pelosi
5.Suor Giuseppina Tardiola
6.Suor Caterina Tortorici
7.Suor Maria Fasana
8.Suor Agostina Boi

ELENCO DEI DIRETTORI SPIRITUALI
Sac. Giovanni Medica
Mons. Teofilo Medica
Can. Elia Marini
Sac. Angelo Traverso

NOTE RIEPILOGATIVE
1863 – Fondazione del Contubernio per opera testamentaria di Mons. De Albertis a favore delle sordomute;
– Erezione in Ente morale con R.D. 15.3.1863;

1864 – Direzione del Contubernio affidata alle Suore di Carità;

1905 – Rialzamento del piano superiore del fabbricato;

1912 – Modificazione dello Statuto dell’Opera con R.D. 31.3.1912;

1926 – Riconoscimento dello Stato a scuola pubblica R.D. 28 giugno 1926;

1960 – Ristrutturazione e modernizzazione del complesso e del Centro audiologico;

1985 – A causa dell’inserimento delle alunne sorde in classi ordinarie, il Contubernio cessa la funzione delle classi speciali.

is042 (1991) autore Franco Zatini

«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
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“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini

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