Iscriviti: Feed RSS
cerca nel sito
1845 – Pio Istituto Sordomute Povere di Bologna
Le origini del Pio Istituto Sordomute Povere di Bologna si allacciano alle iniziative caritatevoli del sacerdote Pietro Buffetti, parroco nella chiesa locale della Santa Trinità. Egli, un giorno del 1845, incontrò una bambina sordomuta, tale Filomena Felisati, di famiglia molto povera e quindi priva dell’istruzione, e decise di affidarla alle sorelle Ranuzzi, devote e benestanti della sua Parrocchia di Santa Trinità. La contessa Giuseppina Ranuzzi fu lusingata da quella richiesta e accettò di accogliere nella sua scuola la sordomuta povera e poi altre cinque sordomute, sotto la direzione spirituale di don Buffetti.
Pietro Buffetti
Da allora Giuseppina, che giustamente i diari dell’Istituto ricordano come prima educatrice di sordomuti in Bologna, prese contatti, insieme alla sua sorella, Anna, con il Padre Tommaso Pendola, di Siena, già noto educatore di sordomuti, per avere da lui le necessarie istruzioni metodologiche ed anche utili consigli, nonché delle raccomandazioni.
Il primo Istituto per sordi della città di Bologna, come detto, fu fondato nel 1845, mentre l’annesso convitto, in quella scuola, iniziò cinque anni più tardi, il 15 settembre 1850.
Istituto Sordomute Ranuzzi di via della Briana
Nel 1890 l’Istituto divenne Opera Pia, con sede in Via della Briana a Bologna, con il prezioso contributo economico delle sorelle Anna e Giuseppina, della nobile famiglia bolognese Ranuzzi. Lo Statuto dell’Opera Pia fu poi approvato con Regio Decreto del 4 aprile 1899.
Dopo la morte della contessa Giuseppina Ranuzzi, avvenuta nel 1855, la direzione del Pio Istituto Sordomute fu affidata a Luisa De Sperati, insegnante della scuola per sordomute “Fabriani”, di Modena, che svolse con competenza quell’incarico sino alla sua morte avvenuta nel 1862.
Le sordomute nel 1867
Alla De Sperati succedette Anna Monti già maestra nello stesso Istituto di Via della Briana, dove rimase dal 1862 al 1904.
Il parroco, don Pietro Buffetti, aveva diretto il Pio Istituto fino al 1874, poi la direzione fu assunta da mons. Nicola Zoccoli, vicario generale dell’Arcidiocesi di Bologna, fino al 1905, e fu pure nominato presidente del Consiglio di Amministrazione dello stesso Pio Istituto, succedendo in tale carica al defunto conte Annibale Ranuzzi.
E’ da ricordare che il sacerdote Vittorio Ranuzzi, nipote delle sorelle Anna e Giuseppina Ranuzzi, è stato, da giovane, assistente spirituale del Pio Istituto, divenendo poi, nel 1921, Arcivescovo di Recanati e Loreto mentre a Roma era Cardinale di S. Prisca, e per questo fu definitivo “il Cardinale dei Sordomuti”. Egli morì nel 1927.
L’Istituto bolognese delle sordomute era andato, piano piano, consolidandosi. In esso, era stato adottato il metodo, simile nelle forme agli altri Istituti di sordomuti, della dattilologia, della mimica e della scrittura, migliorando sostanzialmente per la cooperazione, nell’insegnamento, dei Fratelli Gualandi, della Piccola Missione per Sordomuti, i quali già contribuivano insieme con le sorelle Ranuzzi.
Nel 1880, anche l’Istituto femminile di Bologna adottò il “metodo oralista” deliberato dal Congresso di Milano.
mons. Nicola Zoccoli, vicario generale dell’arcidiocesi di Bologna fino al 1905, e che aveva assunto la presidenza del Consiglio di Amministrazione del Pio Istituto dopo la morte del conte Annibale Ranuzzi, ritenne opportuno affidare alle suore della Piccola Missione per sordomuti la direzione del Pio Istituto, così fino al 1957 l’Istituto di Via della Braina ha continuato a svolgere attività scolastica e educativa verso le sordomute.
Attualmente l’Opera ha in gestione una casa di riposo per le sordomute anziane.
Le ex alunne di quell’Istituto di Bologna ricordano tuttora l’Opera Pia delle sorelle Ranuzzi e la loro ex- scuola di Via della Braina.
A oggi vi è una fondazione privata realizzata nel 2004 che gestisce il patrimonio del Pio istituto Sordomute Povere in Bologna. Il Presidente della Fondazione é nella persona del dott. Vittorio Ranuzzi De Bianchi (2006).
LA VOCAZIONE DI DON GIUSEPPE GUALANDI
Una delle ex-allieve, istruite dalla contessa Ranuzzi, fu ammessa all’età di venti anni, nel 1949, alla prima Comunione nella Parrocchia della S.Trinità di Bologna. Durante la cerimonia, la ragazza sorda fu assistita dal giovane sacerdote Giuseppe Gualandi che, in quell’occasione, fu invogliato alla vocazione missionaria verso i sordi, che maturerà in seguito e portò a compimento nell’opera a favore dei sordomuti, svolta insieme con le sorelle Ranuzzi.
Successivamente, i fratelli Giuseppe e Cesare Gualandi, cooperarono con la direttrice del Pio Istituto anche per la metodologia dell’istruzione, ma poi la collaborazione fu interrotta, nel 1862, dal Consiglio di Amministrazione dell’Istituto, per diverse circostanze, e fu ripreso solo dopo 10 anni, nel 1872.
Casa di Riposo “Tassinari” per le sordomute anziane
Maria Giovanna Tassinari-Casanova (1883-1932), di famiglia agiata divenuta sorda all’età di 11 anni in seguito a un’infezione di meningite, aveva frequentato la scuola di Ranuzzi, e per riconoscenza ha poi lasciato il suo patrimonio per le opere del Pio Istituto.
Nel 1937 fu aperta la Casa di Lavoro e di Riposo per le Sordomute “Tassinari-Casanova” nella sede di Via Audinot, n.46 che portò la sua denominazione.
Molte sono le sordomute che hanno potuto essere ospitate in quell’ambiente sereno e istruite dalle Suore della Piccola Missione.
Il patrimonio della suddetta Casa è amministrato dalla Fondazione: Pio Istituto Sordomute di Via della Braina.
Le Suore della Piccola Missione per i Sordomuti
E’ la Congregazione di religiose fondata, nel 1874, dai Fratelli Gualandi e dalla Madre Orsola Mezzini. Ancora oggi quelle suore operano per l’assistenza e l’educazione dei sordomuti, anche con servizi estesi in diversi Istituti sparsi in molte città d’Italia e nel mondo.
La Direzione del Pio Istituto
1. Giuseppina Contessa 1845 – 1855
2. Luisa De Sperati 1855 – 1862
3. Anna Monti 1862 – 1904
4. Tarsilla Crespellani 1904 – 1905
5. Suor Giuseppina Bedosti della P.M.S. 1905 – 1923
6. Suor Clementina Angelisanti della P.M.S. 1923 – 1926
7. Suor Giuseppina Bedosti della P.M.S. 1926 – 1937
8. Suor Clementina Angelisanti della P.M.S. 1957 – ?
Note di evidenza e riepilogative
1845 – Fondazione del Pio Istituto Sordomute Povere
1849 – Vocazione del Don Giuseppe Gualandi verso i sordomuti
1855 – Morte della prima educatrice contessa Giuseppina Ranuzzi
1880 – Introduzione del metodo «oralista»
1905 – Affidamento della direzione alle Suore della Piccola Missione per i Sordomuti
1920 – Istituzione del Patronato per le alunne dimesse dall’ Istituto di Via Braina.
1932 – Istituzione della Casa di Riposo “Casanova-Tas-sinari” per le sordomute adulte.
1975 – Chiusura della scuola didattica.
2004 – Trasformazione dell’Opera Pia a “Fondazione”
Biografia.
F.G. Cenni storici del Pio Istituto delle Sordomute in Bologna. Tip. Arcivescovile, Bologna, 1907.
Porcari Li Destri G., Volterra V. (a cura di) Passato e presente. Uno sguardo all’educazione dei Sordi in Italia. Ed. Gnocchi Napoli 1995.
Zatini F. La storia delle Fondazioni dei Complessi Scolastici per i non udenti. Tip.proprio, 1991.
is029 (1996-2006)
PER SAPERE DI PIU’
“Gli Orti di Orfeo” si estendono nel quartiere Santo Stefano, in un quadrilatero compreso tra le vie Orfeo, Rialto, Braina e dè Coltelli.
L’area in questione costituisce l’ultimo esempio di orto ex conventuale in città, un tempo di pertinenza dei conventi di Santa Maria della Vittoria situato in via Orfeo e di Ognissanti situato in via Braina.
Documenti, mappe e testimonianze storiche ne attestano la presenza fin dal Seicento. L’area ha conservato nel tempo la sua destinazione e si presenta come un autentico lembo di campagna dentro le mura della città, con alberi da frutto, (susini, fichi, kaki, ciliegi, rusticani, un vecchio melo, alcuni peri), alberi ornamentali, filari di vite (uva bianca da tavola), fiori, siepi, una peschiera e un pozzo.
In sostanza si tratta di un orto-giardino particolarmente vasto, bello e suggestivo proprio per le sue caratteristiche inusuali, che i cittadini bolognesi conoscono bene e a cui sono affezionati.
Gli Orti rappresentano inoltre un importante polmone verde in un centro storico inquinato e maleodorante e sono responsabili di un buon microclima di cui fruiscono tutti i residenti.
Proprietario degli Orti è il “Pio Istituto delle Sordomute Povere ”, una IPAB, Istituzione di Pubblica Assistenza e Beneficenza, la cui attività è finalizzata al mantenimento e all’educazione di ragazze sordomute indigenti.
L’istituto è gestito da un Consiglio di amministrazione composto da 5 membri nominati a vita per cooptazione con un presidente ed un segretario.
Foto della veduta aerea sullo storico orto del Pio Istituto delle Sordomute Povere in Via Braina.
Fonte: Gli orti oggi
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: storiadeisordi@gmail.com
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini