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1842 – Istituto Principesco Arcivescovile per i sordi in Trento
Nell’ottocento i sordomuti della regione Trentino-Alto Adige iniziarono a frequentare la scuola per sordi di Vienna fondata dall’Imperatore Giuseppe II in quanto Trento era sotto il dominio dell’Impero Austro-Ungarico e furono trasferiti poi all’Istituto Provinciale Sordomuti più vicino a Brixen – Bressanone (Provincia di Bolzano) che fu fondato nel 1830 nell’allora Contea del Tirol Vorarlberg e dal 1835 trasferito ad Hall (presso Innsbruk) ma non tutti i Sordomuti della medesima regione lo frequentarono a causa della lontananza, la disinformazione ecc.
Intanto il Vescovo di Trento Mons. Giovanni Nepomuceno de Tschiderer vide casualmente un piccolo al quale parlò ma non rispose e ne rimase commosso che disse “…se non vi fosse, mezzo per istruire simili infelici…”.
Diede così la via alla prima istruzione per sordomuti in Trento presso la sua casa vescovile nel 1842 ed il primo educatore fu il sac. Pietro Tambosi, suo segretario, che fu poi trasferita alla casa del nobile Melchiorri di Via Calepina a Trento nel 1843.
L’istituto fu fondato da lui con il sac. Tambosi e si trattava di un ente morale di carattere privato, tipo religioso, nell’impero austriaco di allora.
A spese del Vescovo e delle opere benefiche fu acquistata una casa con annesso terreno in Via San Bernardino per la sede della scuola per i sordi (1853) in quanto gli allievi ebbero un forte aumento ed altri provenivano dalla soppressione della sezione italiana dell’Istituto tedesco di Hall (1847). Presso detto istituto le Suore Canossiane educatrici, le quali fino dai tempi di Tambosi, ammaestrarono le sordomute.
Nel 1855 avvenne il trasferimento da Via Calepina alla nuova sede ristrutturata e successivamente venne ampliata con nuovi locali adatti ad ospitare la sezione femminile e il laboratorio di arredi sacri (1893-1901), nonché l’istituzione della “Casa famiglia per sordomute adulte” che fu realizzata nel 1912.
Per quanto riguarda il metodo di insegnamento ai sordi, quello adottato era quello del mimico-gestuale, dattilologia e scrittura, successivamente, dopo 23 anni dalla decisione del Congresso di Milano, venne adottato il metodo orale.
Vennero acquistati altri appezzamenti di terreno per la costruzione della colonia agricola per i sordomuti e delle scuole professionali (1923) e dal 1963 furono iniziati altri lavori di rialzamento del piano e di ristrutturazione della sede in maniera moderna e dotata di tutti i confort.
Attualmente il complesso suddetto è in Via Piave 106.
L’Istituto di Trento è riconosciuto come scuola pubblica equiparata con R.D. 19 ottobre 1929 mediante l’opportuna convenzione, come tutti gli Istituti per Sordomuti in Italia, prevista dalla Legge sull’istruzione obbligatoria (n.3126/23).
L’opera «Istituto Principesco Arcivescovile per i sordomuti in Trento» venne eretto Ente morale con R.D. 30 agosto 1933, con notevole ritardo a causa del passaggio della Regione Trentino allo Stato Italiano, tuttavia il suo statuto fu approvato con R.D. 10 dicembre 1934, n.2427 che riconosce l’origine della fondazione nel 1842. Tuttora è in vigore.
In tutto questi anni l’Istituto funzionava regolarmente per l’istruzione didattica specializzata e l’addestramento professionale fino agli anni settanta, dopo di che cominciava l’evoluzione organizzativa del medesimo Istituto con allegati i nuovi servizi collegati al progresso moderno nella società e si trasforma in un Centro audiofonetico con servizi ambulatoriali di logopedia e protesica mentre i non udenti vengono inseriti alle scuole pubbliche coordinati dallo stesso Centro per mantenere l’opportuno contatto ed intervento di assistenza dopo-scuola e nello stesso Istituto vengono aperte classi per i ragazzi normoudenti.
Istituto Principesco Arcivescovile De Tschiderer di Trento
Vi sono svolgono altri servizi più moderni sull’attività formativa e corso di informatica ai sordi frequentatori dello stesso Centro ed altre forme di aiuto scolastico che intraprendono gli studi superiori con la possibilità di essere ospitati per l’alloggio.
La linea dell’Istituto rimane fedele al principio di dedicarsi ai sordi pertanto è vitale la propria attività continuando la riabilitazione educativa post-scolastica comunque il lavoro di coordinamento rappresenta un fatto positivo nonostante esistono la difficoltà dell’inserimento del sordo nelle scuole comuni per i seguenti motivi: scuole con classi sovraffollate, mancanza di insegnanti di appoggio, impreparazione dei programmi, problemi della comprensione linguistica, ecc.
L’Istituto è convenzionato con la ASL di Trento per l’assistenza di audioprotesizzazione, di diagnostica e di riabilitazione a tutti gli effetti al pari delle AA.SS.LL. del territorio nazionale.
Ospita altresì gli uffici assistenziali e il Centro di cultura della Sezione Provinciale ENS di Trento, dell’Associazione ex alunni, del Centro di ricerca medico-scientifica “Otologia Oggi” e la sede dell’Associazione Famiglie dei Sordi.
L’Istituto di Trento è il primo complesso d’Italia per le iniziative di modernizzazione.
Mons. Giovanni Nepomuceno De Tschiderer (1777-1860)
Venne ordinato sacerdote nel 1800 dopo aver concluso gli studi ginnasiali e teologici.
La sua carriera ecclesiastica fu molto brillante fino a divenire Vescovo della Cattedrale di San Virgilio in Trento.
Era di origine nobile ed ebbe il titolo di Principe.
Eccezionale persona dotata di amore per i Sordomuti.
In vita fondò con l’aiuto del suo segretario sac. Pietro Tambosi (1842) l’Istituto.
La medesima Opera fu incrementata a spese del stesso Vescovo ed alla sua morte avvenuta il 3 dicembre 1860 lasciò una parte del suo patrimonio con rendita nobiliare a favore dello stesso istituto, riportando però, “principesco”, e delle opere religiose in città. Fu seppellito nella cattedrale di Trento in povertà.
Don Pietro Tambosi (1815-1851)
Da giovane frequentò le scuole ginnasiali a Bressanone e visitò spesso l’Istituto Provinciale dei Sordomuti fondato dal Sac. Giovanni Dall’Armi, il suo concittadino. Iniziò così la sua vocazione di istruire i sordi.
Venne ordinato sacerdote nel 1837 e dal 1841 fu nominato Segretario particolare del Principe Vescovo Giovanni Nepomuceno de Tschiderer così poté facilmente contattare con lui circa il progetto ideato dal sac. Tambosi per la fondazione della scuola per essi.
Con il Vescovo legò una profonda amicizia ed il suo amico Sac. Dall’Armi lo incoraggiò ad aprile la scuola. Il Vescovo accettò con entusiasmo le iniziative dei due sacerdoti contribuendo a sue spese e poi venne fondato l’Istituto medesimo.
Il Sac. Tambosi fu considerato anche il maestro dei sordomuti dopo aver seguito il corso preparatorio dell’Istituto in Austria ed anche a Milano.
Purtroppo la vita del Tambosi fu breve e la sua immatura dipartita avvenne il 14 novembre 1851. La sua memoria rimane sempre come il primo educatore dell’Opera, promotore ed anche il primo direttore dell’Istituto principesco di Trento.
MONS. DOMENICO AMECH (1818-1880)
Visse praticamente con i sordomuti per anni dedicando a loro tutto il suo amore e la sua vocazione. Fu assistente e poi maestro dei sordomuti, era il vicedirettore di Tambosi e tenne la direzione dell’Istituto dopo la morte del suo precedessore.
I SUCCESSORI
Continuarono l’opera dell’ educazione dei sordomuti per tanti anni con sacrifici e dedizione appassionata seguendo il principio dello spirito dell’Istituto e, sia le suore canossiane che gli insegnanti religiosi e civili hanno fatto di tutto per la migliore istruzione didattica dei sordi e per una loro elevazione culturale e sociale nella società.
Il loro ricordo non deve essere archiviato ricordando che quell’ epoca non era facile per le iniziative da prendere come oggi.
CONGREGAZIONE DELLE SUORE DELLA CARITÀ DI PIAZZA VENEZIA
Le suore canossiane ebbero i compiti, mediante la convenzione con il Vescovo presidente dell’ opera, di istruire ed educare le sordomute, di sorveglianza delle ex allieve ricoverate nonché i servizi di cucina e guardaroba. Attualmente la loro attività è dedicata ai sordomuti anziani.
CASA COLONIA ESTIVA
L’ opera dell’Istituto gestisce una colonia estiva in località Roncone dove ha avuto in eredità del benemerito maestro dei sordomuti Don Santo Amistadi nel 1963 un’immobile. Accoglie i bambini per trascorrervi la villeggiatura ed è anche centro di ritrovi e di conferenze.
CASA DI RIPOSO PER ANZIANI NON UDENTI
Nel 1895 fu acquistato del terreno nei pressi dell’Istituto per destinarlo alle iniziative degli ex alunni, ma dopo qualche anno vi venne aperta la casa di lavoro e riposo nel 1912 per ospitare gli ex alunni che ne avessero avuto bisogno non potendo essere accolti dai loro familiari ed altro e per togliere dallo stato di solitudine i sordi anziani.
Attualmente è funzionante con numerosi ricoverati che trascorrono in serenità il resto della loro vita.
La sede è annessa all’unico complesso di Via della Piave 106.
Le suore canossiane prestano il loro servizio caritatevole nella casa dei sordomuti anziani.
NOTE IN EVIDENZA E RIEPILOGATIVE
1842 – Fondazione dell’Istituto Principesco Arcivescovile per i Sordomuti (Ente religioso) nella sede del Vescovato. Accolti i primi allievi maschi:
1843 – Trasferimento alla sede di Via Calepina:
1853 – Acquisto della casa con ampio terreno in Via S. Bernardino per la sede della scuola per i sordi:
1857 – Istituzione dello Statuto dell’Opera Istituto Sordomuti:
1860 – La morte del Principe Vescovo Giovanni Nepomiceno de Tschiderer che lasciò la metà del suo patrimonio ai sordi:
1893 – Apertura della sezione femminile e laboratorio di arredi sacri:
1895 – Acquisto di altro terreno per la colonia agricola e casa di lavoro e di riposo degli ex alunni in stato di bisogno:
1901 – Lavori di ampliamento e costruzione di un fabbricato per la sezione maschile e nuovo organico del personale insegnante:
1903 – Scelta definitiva del metodo orale per l’istruzione dei sordomuti (23 anni dopo la direttiva del Congresso di Milano):
1912 – Realizzazione della Casa di Riposo per le sordomute:
1923 – Costruzione delle scuole professionali e creazione della colonia agricola:
1929 – La scuola dell’Istituto fu riconosciuta dallo Stato con R.D. 19.10.1929 ed equiparata alle scuole pubbliche:
1933 – Riconoscimento dell’ente morale (IPAB) con R.D. 20.8.1933:
1934 – Statuto dell’Istituto approvato con R.D. 10.12.1934, n. 2427:
1963 – Ulteriori lavori di ristrutturazione moderna e funzionale con rialzamento dei piani per accogliere i numerosi richiedenti:
1977 – Riorganizzazione del Complesso “Centro Audiofonetico”:
– Attività audioprotestica e logopedia
– attività formativa
– aiuto e sostegno ai sordi nel corso degli studi superiori
– servizi associativi, culturali e scientifici
– classi miste con gli udenti.
DIRETTORI DELL’ISTITUTO ARCIVESCOVILE SORDOMUTI
1. Sac. Pietro Tombosi 1842 – 1851
2. Mons. Giovanni Amech 1851 – 1880
3. Don Valeriano De Probizer 1880 – 1907
4. Don Carlo Lorenz 1907 – 1927
5. Mons. Luca Weiss 1927 – 1952
6. Don Virginio Rosati 1952 – 1958
7. Don Luigi Fioretta 1958 – 1964
8. Don Attilio Comai 1964 – 1965
9. Giuseppe Bortolotti 1965 – 1967
10. Don Luigi De Gasperi 1967 – 1973
11. Padre Silvio Zatelli 1973 – 1979
12. Padre Germano Policante 1979 – 1984
13. Padre Giovanni Pisetta 1984 – 1988
14. Dott. Dino Lionesi 1988
is025 (1989)
INFO:
Istituto Arcivescovile per Sordi di Trento
Associazione Trentina Sordoparlanti «G.N. de Tschiderer»
Comune di Trento – Provincia Autonoma di Trento
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini