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L – Di tutto e di tutti circa il mondo della sordità.
LABIALE.
Nella accezione comune significa che appartiene alle labbra; che concerne o richiama le labbra; che fatto, é emesso con la labbra. In fonetica, si dice labiale un suono che dipende dal movimento delle labbra che si distinguono in bilabiali (le occlussive orali “p”, “b” e l’occlusiva nasale “m”) e labiodentali (le costrittive fricative “f” e “v”.
LABIALIZZARE.
Far diventare labiale. Accompagnare o soppiantare una articolazione fonetica mediante arrotondamento delle labbra.
LABIALIZZAZIONE.
Processo fonetico per cui a un’articolazione dentale, palatale o velare si accompagna o si sovrappone l’arrotondamento delle labbra: irrilevante in italiano e nei sordi, presente nel sardo, nell’antico umbro, nel greco, ecc.
LABIODENTALE.
Un suono fonetico che é articolato opponendo il labbro inferiore agli incisivi superiori (e si tratta delle consolanti costrittive labiodentali “f” sorda e “v” sonora).
LABIOLETTURA.
È la lettura dei movimenti delle labbra; ad esempio la lettura labiale delle consonanti articolate con le due labbra (bilabiali: b, p, m) o con il labbro inferiore e gli incisivi superiori (labiodentali: f, v). Il sordo può comprendere i movimenti labiali ben impostati che formano una o più parole anche senza l’uso della voce della persona che si rivolge a lui, che non deve avere la luce alle spalle, ad una distanza non superiore a 2 metri. Un sordo riconosce perfettamente attraverso la lettura labiale le parole e le frasi che vengono dette. Il grado di comprensione del discorso dipende, comunque, dalla conoscenza del significato lessicale e sintattico e dalle esperienze precedenti (vedi come parlare ai sordi, lettura labiale).
LABIONASALE.
Suono articolato con l’intervento delle labbra e il contemporaneo abbassamento del velo palatino, che permette la risonanza nasale (in italiano il fonema “m”).
LABIOVELARE.
Articolazione che presenta contemporaneamente un’articolazione labiale e una velare. In Italiano il caso dei fenomeni “c” e “g” seguiti da “u”.
LABIRINTO.
È l’orecchio interno cos chiamato per la sua complessa struttura in molteplici cavità e canali intersecantisi in modo si complicato da costituire un labirinto (vedi orecchio).
LABORATORIO ZERO.
È la compagnia teatrale dei sordi, costituita a Roma nel 1977. (Vedi compagnia teatrale Laboratorio Zero).
LA FONTA GIOVANNI MARIA
Nato a Bordeaux il 1.3.1878. Non udente, ordinato sacerdote dal Cardinal Andrieu il 29.1.1921 a Bordeaux (Francia), dispensato dal Papa Benedetto XV (1919), primo sacerdote sordomuto di Francia e secondo nel mondo. Fu apostolo dei sordi. Morì a Lorguez (Varo) nella Provenza il 20.2.1927.
LAGATI SALVATORE
(19.6.1935). Insegnante specializzato per sordi presso l’Istituto Principesco Arcivescovile di Trento dal 1959 al 1978. Laureato in pedagogia a Padova (1976) e pedagogista al Circolo didattico di Trento dal 1979 al 1983. Fondatore del Servizio di consulenza pedagogia sui problemi della sordità nel 1972. Autore dell’unica ed annuale pubblicazione in Italia riguardo i disturbi dell’udito, della vista e del linguaggio ed organizzatore del corso gratuito per corrispondenza per genitori di bambini audiolesi, ciechi, sordociechi e down.
LAITI LORENZO
di C.M. (n.8.5.1866). Maestro dei sordomuti presso l’Istituto Provolo di Verona. Fu il primo missionario in America latina e si occupò della fondazione e direzione dell’Istituto omonimo a La Plata (Argentina) nel 1914.
LALLAZIONE.
Nel linguaggio è il caratteristico balbettio del bambino che sta imparando a parlare tra gli ultimi mesi dell’anno ed i primi del secondo anno. Nel bambino affetto da sordità ci non avviene nel periodo sopradetto ma molto pi tardi, e se viene rieducato con apposita terapia del linguaggio, con l’ausilio delle protesi acustiche, altrimenti resta muto quindi sordomuto.
LALOPATIA.
Termine generale che indica tutte le forme dei disturbi del linguaggio.
LALOFOBIA.
Timore ossessivo di parlare, tipico specialmente dei balbuzienti, degli psicopatici ed anche di alcuni sordi.
LALOPLEGIA.
Designa genericamente qualsiasi paralisi degli organi vocali e le conseguenze derivanti a carico dell’articolazione.
LAMANO LUCA.
Catechista sordo. Diplomato in ragioneria. Dal 2011 é Membro del Gruppo Nazionale dei Disabili, diretto dal Suor Veronica Amata Donatello, responsabile del Settore per la catechesi delle persone disabili dell’Ufficio Catechistico Nazionale (UCN).
LA MARCA LUIGI
dei Rogazionisti. Fu il settimo direttore dell’Istituto sordomuti “Di Francia” di Palermo dal 1984 al 1986.
LAMBDACISMO.
Pronuncia viziosa della lettera “l” (elle).
LAMBRUSCHINI RAFFAELO
Genova 14.8.1788 + Figline Valdarno 8.3.1873. Agronomo, Politico, Religioso e Pedagogista di fama internazionale. Diresse il giornale “Guida dell’Educatore”. P. Tommaso Pendola (1800-1883) delle Scuole Pie ebbe la corrispondenza epistolare con il noto pedagogista Raffaelo Lambruschini sulla vita pedagogica generale e in particolare sull’educazione dei sordi.
LAMESCLE ALESSANDRO
(n.8.5.1856 m.28.9.1939). Fu grande educatore dei sordomuti in Francia, insegnante e poi direttore dell’Istituto di Poitiers e Nantes ed Animatore dell’associazione ex alunni di Nantes.
LANA TERZI FRANCESCO da Brescia
(n.1631 m.1687). Religioso dei Padri Gesuiti, dopo aver partecipato ad esperienze nei paesi stranieri dedicò la sua opera per poter insegnare a parlare ad un sordomuto attraverso la vista e la lettura labiale. Nel suo libro “Prodromo dell’arte maestra” (1670) scrive: Come si possa insegnare a parlare ad uno, che per essere nato sordo sia muto, facendo insieme che intenda cogli occhi l’altrui parola.
LANDI GIOVANNA
della P.M.S. (Firenze 8.11.1897 Bologna 12.1.1954) Fu Educatrice dei sordomuti presso l’Istituto Gualandi di Roma e Bologna, la sesta Superiora generale della Piccola Missione per i sordomuti e Superiora della Casa Madre di Bologna dal 31.7.1941 fino alla morte.
LANDI NATALE,
ex chierico delle Scuole Pie, maestro dei sordomuti e direttore Istituto Assarotti di Chiavari (GE) dal 1890 al 1908. La sua capacità consentì la ripresa dell’attività didattica del medesimo istituto. Morì il 13.10.1908.
LANDINI GIANMARIA LUDY.
Sordo dalla nascita (1962). Nel 1993 si é laureato in architettura con 110 e lode, studiando con sacrifici usando il registratore, che fece tradurre per scritto da sua madre. Uno dei pochi casi nel mondo dei sordi, pure la sua sorella Rossella, sorda, si è laureata sempre in architettura verso la fine degli anni ottanta. Nel 2004 ancora si é laureato in Arte Sacra contemporanea con 110 e lode. (agg.2012)
LANE HARLAN.
Studioso americano del linguaggio e della storia dei sordi. Professore di psicologia all’Universit di Northeastern di Boston. Nel 1984 ha scritto in America l’opera “Whenthe Mind Hears: A History of the Deaf” che ampiamente informa al riguardo la storia dei sordi, raccoglie gli estratti biografici dei sordi e dei loro insegnanti. A sua cura ha pubblicato un altro libro “The deaf experince: classics in Language and Education”. Fra le altre opere é autore in Italia del volume “Il ragazzo selvaggio dell’Aveyron” (1989).
LANNOCCA ANTONIO
dei Rogazionisti. È direttore dell’Istituto per sordomuti “Di Francia” a Messina dal 1986.
LANZIDEI MARCELLO. Insignito il Riconoscimento al merito ENS per aver ricoperto dirigente ENS di Macerata per 26 anni di servizio a favore dei Sordi (cerimonia 28.11.1998).
LA PIRA GIORGIO.
(1904-1980), il «sindaco santo», ora anche Servo di Dio. Nato a Pozzallo (Ragusa) il 9 Gennaio 1904. Fin dagli anni giovanili si impegnò a testimoniare da laico, la sua fede in Cristo, di fronte a credenti e non credenti. Deputato all’Assemblea Costituente, Sindaco di Firenze e membro del Parlamento nazionale, fu soprattutto un autentico dispensatore di speranza, testimone delle beatitudine evangeliche, costruttore e pellegrino di pace. Difese con energia i più deboli, i senza casa, i diritti dei lavoratori. Promosse i Convegni per la pace e la civiltà cristiana. La Pira , fu anche uno straordinario amico di sordi: frequentando le sedi dei Sordomuti fiorentini non si limitava alla rappresentanza istituzionale, faceva bensì sentire la sua vicinanza affettiva utilizzando una sua mimica tutta particolare. La sua Causa di Canonizzazione, iniziata in sede Diocesana il 9 gennaio 1986 e conclusasi il 4 aprile 2005,
è ora a Roma presso la Congregazione per le Cause dei Santi. (P. Vincenzo Di Blasio)
LAPPER BATTISTA
(+ 7.2.1960). Sacerdote diocesano. Fu maestro appassionato dei sordomuti nell’Istituto Principesco Arcivescovile di Trento per oltre 40 anni. Diventò cieco ma il suo orecchio continuò ad udire la parola dei suoi amati allievi.
LARINGALE.
In fonetica con questo termine viene designato un fonema articolato nella laringe. “Laringalizzato” si dice un fonema in cui l’articolazione orale é accompagnata da una occlusione laringale.
LARINGE,
è l’organo essenziale della fonazione, nonché via respiratoria. I sordi per provocare la vibrazione delle corde vocali e permettere cos l’emissione dei suoni devono spingere l’aria attraverso lo laringe con sforzo respiratorio.
LARINGOSCOPIA.
Esame endoscopico della cavità laringea, effettuato mediante l’introduzione di un apposito specchietto (laringoscopia diretta) o di un speciale strumento che illumina la superficie interna della laringe (laringoscopia diretta).
LARINGOSTENOSI.
Restringimento dell’apertura laringea, di natura organica o funzionale.
LA ROCCA NATALIA
delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori. Nata a Molfetta il 5.9.1863. Educatrice dei sordomuti. Fu la prima Superiora della medesima Congregazione dal 1895 al 1909, nonché fu considerata fondatrice e la prima superiora dell’Istituto Smaldone di Salerno (1907). Morì in detta città il 28.11.1931.
LA ROSA MARIA IN CRAPISI.
Fu educatrice dei sordomuti dal 1930 presso l’Istituto Statale di Palermo e Vicedirettrice, periodicamente, fino al 1972. Ha ricevuto la Medaglia d’oro al merito dell’istruzione.
LA ROSA SEBASTIANO
dei Rogazionisti. Fu il sesto direttore dell’Istituto Annibale Di Francia di Palermo dal 1978 al 1984.
LARSEN (EFFETTO).
Si ha quando la protesi emette un suono acuto. È definito “fischio” in quanto la chiocciola (auricolare) dell’apparecchio non é stata ben applicata o il volume dell’amplificatore è troppo alto, la chiocciola non aderisce bene all’ orecchio esterno o si è formato un tappo di cerume.
LASIUS BENIAMINO.
Sacerdote tedesco si impegnò nell’educazione di alcuni sordomuti. Nel 1775 scrisse un opuscolo seguendo le orme dell’Amman e del Rapher, usandolo pi della mimica e della scrittura. Seguì il metodo occasionale.
LATINI ROSA
della P.M.S. È stata Superiora della sezione femminile dell’Istituto Gualandi di Giulianova dal 1989 al 1991 e gi superiora della Casa di Riposo alle Roveri di Bologna dal 1987 al 1989.
LAURENT.
Santo. Il nome del sacerdote francese martirizzato assieme con altri 77 del clero durante la rivoluzione francese, considerato anche Educatore dei sordi. In prigione ebbe conosciuto Sicard, celebre maestro dei sm. Si sarebbe salvato se diceva il suo mestiere come lo fece Sicard. Fu canonizzato da Pio XI con il decreto n.102 del 1926 “Laurent, presbiter, puerorum, auribus linquaque captorum educator” in italiano: Laurent, sacerdote, educatore dei sordomuti.
LAVAGNA LUMINOSA.
È un strumento congeniale usato per tutti ma per sordi in particolare come un valido video-sussidio attraverso il disegno, il grafico, l’informazione visiva ecc. davanti allo schermo di varie dimensioni. Dà anche la possibilità di essere utilizzata per la videoscrittura per coloro che non intendono seguire la mimica nelle riunioni collettive: convegni, assemblee, ecc. anche se non è molto comodo seguire in modo continuativo la traduzione scritta del linguaggio dei sordi.
LAVEZZINI ANGELO,
fu il primo laico alla direzione dell’Istituto dei Sordomuti di Torino lasciato dal Sac.Anfossi nei primi anni del novecento.
LAVORO DEI SORDOMUTI.
Nel 1958 fu istituito per legge con l’assunzione obbligatoria al lavoro dei sordomuti, successivamente la legge 482/68 (art.7) ha consolidato la disciplina generale delle assunzioni obbligatorie per le categorie protette. Il “Rapporto di lavoro a tempo parziale” nel settore pubblico é stato esteso ai non udenti con la disciplina legislativa 117/89. (Vedi collocamento obbligatorio al lavoro dei sordi).
LAZZARI CARLO.
Insignito il Riconoscimento al merito ENS per aver ricoperto dirigente ENS di Brescia per 29 anni di servizio a favore dei Sordi (cerimonia 28.11.1998).
LAZZERI LINO.
Sacerdote, istruito da Pendola, assunse la direzione dell’Istituto dei Sordomuti di Torino lasciata dal Sac. Borletti nel 1878 fino al 1894. Riordinò l’insegnamento del metodo dell’oralismo sollecitato dal Sac. Anfossi. Scrisse le seguenti opere: “Tre corsi di grammatica pratica e lettere graduate ad uso dei sordomuti” (1873-75), “Il primo manuale del sordomuto italiano, ovvero avviamento al parlare ed al comporre”, “Compendiose notizie del Regio Istituto dei Sordomuti” (1881), “A tutto rimedia il perdono”: Commedia rappresentata dagli alunni dell’Istituto di Torino (1892), “Del Bisogno di estendere il benefizio dell’istruzione a tutti i sordomuti” 1893.
LAZZEROTTI CLAUDIO.
Fu insegnante specializzato per sordi presso Istituto Assarotti di Chiavari (GE) e poi a Roma dove divenne direttore dell’Istituto Statale dal 1910 al 1937. Scrisse l’interessante opera degli indici trentennali del periodico “L’Educazione dei sordomuti” nel 1908 e l’altra sul disegno storico del suo Istituto nel 1927. Insignito del Cavaliere Ufficiale della Corona d’Italia (1931).
LEGA DEL FILO D’ORO.
Associazione Nazionale per i non vedenti privi di udito (sordociechi). Ha sede a Osimo (Ancona) in Via Montecerno n.1. Ente morale riconosciuto dallo Stato con D.P.R. n.516 del 19.5.1967. Ha per scopo l’assistenza, il recupero, la riabilitazione ed il reinserimento dei non vedenti privi di udito e dei pluriminorati psicosensoriali.
LEGATI GIUSEPPE
Nacque a Brescia il 6.9.1858. Ordinato sacerdote nel 1883. Fu Rettore dell’Istituto Sordomuti Pavoni di Brescia dal 1890 al 1892.
LEGATO DI MATTEO CASTAGNA,
a favore dei sordomuti triestini, istituito nel 1895 ed amministrato dal Comune di Trieste. Attualmente risulterebbe essere assorbito nel bilancio comunale medesimo.
LEGGE NOTARILE.
Istituita con legge 16.2.1913 n.89 sugli articoli 56 e 57 scritti a proposito dei sordomuti per la procedura davanti ad un notaio. “…il sordomuto deve leggere l’atto e di ci che si far menzione nel medesimo. Ove il sordo non sappia leggere, deve intervenire all’atto un interprete, che sarà nominato dal Pretore….che sappia farsi intendere dal medesimo con segni e gesti…(art.56)” e “…oltre l’intervento dell’interprete prescritto nell’articolo suddetto si osservano le seguenti norme: il sordomuto, che sappia leggere e scrivere, deve egli stesso legge- re l’atto e scrivere alla fine del medesimo, prima delle sottoscrizioni, che lo ha letto e riconosciuto conforme alla sua volontà: se non sappia o non possa leggere e scrivere, sarà necessario che il linguaggio dei segni del medesimo, sia inteso anche da uno dei testimoni….(art.57)”.
LEGGE-QUADRO PER L’ASSISTENZA, L’INTEGRAZIONE SOCIALE E LA TUTELA DEI DIRITTI DEI CITTADINI HANDICAPPATI.
Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate, Legge n.104 del 5 febbraio 1992, promulgata dal Presidente della Repubblica Francesco Cossiga (1928-2010) e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 17 febbraio 1992, n.32 nei tempi del Governo di Giulio Andreotti (1919) e del Ministro per gli Affari Sociali Rosa Jervolino cg Russo (1936). È giunto in porto con la medesima legge un progetto, in elaborazione da oltre dieci anni, per avere un adeguato quadro delle norme inerenti per promuovere e garantire i servizi e le prestazioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali, nonché l’inserimento sociale, scolastico e lavorativo e la tutela giuridica ed economica del cittadino handicappato. Questo passo è molto importante per arginare i labirinti ed i meandri delle norme sulle categorie protette. Non resta altro che venga applicata con seria interpretazione. Nel contenuto della legge-quadro ci sono le norme riguardanti i non udenti: la libera scelta delle scuole, il linguaggio, la partecipazione e la rappresentanza dei sordi, ecc.
LEGNAIOLI GIULIO CESARE.
Uno dei fautori allo sviluppo della vita sociale dei Sordi di Grosseto. Insignito del Riconoscimento al merito ENS per aver ricoperto dirigente ENS locale per 36 anni di servizio a favore dei Sordi (cerimonia 28.11.1998). Deceduto all’età di 68 anni il 21 maggio 2005.
LEMESLE ALEXANDRE
(1856-1939). Educatore dei Sordi in Francia e direttore dell’Istituto dei bambini sordi a Poitiers. Fu una vita dedicata alla scuola per essi.
LENARDUZZI GIOVANNI.
Nato a Zoppola (Udine) il 23 ottobre 1917. Frequentò l’Istituto dei Sordomuti di Piacenza. Nel 1956 venne scelto dai Fratelli Segato quale insegnante del laboratorio ENS per sarti sordomuti. Morì a Pordenone il 29 dicembre 1964.
LEONARDI PIETRO.
Sacerdote. Fu considerato il primo sacerdote che si occupò dei sordomuti a Verona nel “Ritiro”. Prima si recò a Parigi presso l’Istituto Nazionale di Sicard con un altro sacerdote: Venturi Giuseppe. Questa notizia fu pubblicata sul “Manifesto” nel 1806. Nonostante esistesse anche il ramo del sac. De Besi Ludovico (1829), considerato primo Educatore, allievo di Venturi, che si occupava dei sordomuti, il “Ritiro” di Pietro funzionò per pochi anni.
LEONARDO DA VINCI
(Vinci 1452 – Amboise 1519) osservò con interesse il soggetto sordomuto e scrisse una relazione sulla causa della sordità e sulla possibilità della lettura labiale nel sordo che conosce la lingua, raccomandando i suoi gesti e l’arte del disegno e della pittura esercitata della maggior parte dei sordomuti. Infatti il grande scienziato, pittore, architetto è considerato anche un pedagogista.
LEONE XII,
(Card. Annibale Sermattei della Genga) n.Spoleto 1760 – m. Roma 1829). Sotto il suo pontificato (1823-1829) sostenne materialmente l’Istituto Sordomuti di Roma che poi fu statizzato (Pontificio Istituto Sordomuti di Roma) nel 1841. Egli chiamò le suore di N.S.di Monte Calvario ad operare nell’Istituto nel 1827 (attualmente l’Istituto statale Sordomuti di Roma).
LEONE XIII.
(Vincenzo Gioacchino Pecci 1810-1903) eletto pontefice nel 1878. In una particolare udienza con i fratelli sacerdoti Gualandi il papa approvò e benedisse il loro progetto per l’apertura a Roma della scuola di metodo per l’abilitazione all’insegnamento ai sordi rivolta ai seminaristi venuti a Roma per questo tipo di studi (1883)
LEONESI DINO.
È direttore del Centro Audiofonetico dell’Istituto Principesco Arcivescovile per Sordi di Trento dal 1988.
LEOPOLDO II (1797-1870).
Granduca di Toscana dal 1824, favorì il potenziamento dell’Istituto Sordomuti di Siena e, nel 1844, con un suo decreto dette disposizioni per il trasferimento del Regio Istituto di Pisa al Regio Istituto Toscano dei sordomuti di Siena formando un unico istituto (ora Opera Pia Istituto Pendola).
LESANDRINI ALFREDO.
Educatore dei sm. Insegnò nell’Istituto Statale di Milano per parecchi anni. Collaborò con la redazione di “L’Educazione dei sm.” fra cui: Considerazioni sulla classificazione di alcune lettere dell’alfabeto italiano e L’organo fonatore e sue somiglianze con gli strumenti musicali a fiato. Fonazione e linguaggio fonetico. Morì per incidente stradale il 2.4.1941 all’età di 54 anni.
LESSICOLOGIA.
Lo studio scientifico del sistema lessicale di una lingua, considerata nella sua struttura e nel suo costituirsi attraverso la storia.
LETTURA DEL BAMBINO SORDO.
È indispensabile insegnare precocemente la lettura ai bambini non udenti per favorire l’arricchimento del lessico ed incrementare, cos, il loro linguaggio verbale. Durante il primo approccio con la lettura é importante attirare l’attenzione del bambino sordo tramite libri di lettura dove siano presenti poche parole o frasi brevi e “moltissime illustrazioni” (sono preferibili i libri con raffigurazioni di azioni quotidiane). Pi ù tardi verranno adottati racconti facili e favole semplici. Dal momento in cui si denota una buona comprensione della lettura si devono adottare libri adeguati seguendo sempre il bambino per quanto riguarda la spiegazione delle parole nuove e la loro ripetizione per favorirne il mantenimento nella memoria e usarle, poi, nella conversazione. Se il bambino continuerà in modo metodico e continuo ad avere questo tipo di educazione potrà raggiungere buoni livelli.
LETTURA LABIALE.
È un dono molto prezioso per i sordi sentire le parole attraverso la vista come gli udenti le sentono attraverso l’udito. Nell’educazione dei sordi si antepone la lettura labiale allo sfruttamento del residuo uditivo quando la sordità é grave; l’apparecchio acustico é indispensabile, ma non potrà mai essere il solo ausilio per poter comprendere un discorso. Infatti la lettura labiale é un elemento molto importante, assieme all’aiuto delle protesi acustiche, per avere una buona comprensione del linguaggio parlato salvo le parole inconsuete che non vengono capite con la lettura labiale ma si può agevolarne la comprensione mediante la scrittura. Per l’inserimento scolastico la lettura labiale è considerata prioritaria per partecipare completamente alla vita sociale. È da ricordare che per una buona comunicazione e comprensione fra gli udenti ed il sordo non si deve mai superare una distanza di due metri. (Vedi labiolettura, come parlare ai sordi).
LEVI MONTALCINI RITA
Nata a Torino il 22 aprile 1909. Laureata in medicina (1936). Nota studiosa e ricercatrice scientifica. Scoprì il fattore di crescita nervoso noto come Ngf (Nerve Growth Factor), che gioca un ruolo essenziale nella crescita e differenziazione delle cellule nervose sensoriali e simpatiche (1951). Premio Nobel (1986). Senatrice a Vita nominata dal Presidente ella Repubblica Ciampi (2001). Morta a Roma il 30 dicembre 2012.
LEVITICO.
Nome del terzo libro dell’Antico testamento composto attorno al V a.c. é attribuito a Mosé che scrisse sul rispetto del popolo ebraico verso i minorati “…Non schernirai il sordo e non porrai inciampi dinanzi al cieco: ma temerai il Signore Dio tuo: io sono il Signore” (Lev. 19.14).
LEVRONE BENEDETTO.
Entrato nell’Istituto come Vicedirettore col fondatore Prinotti nel 1894. Fu nel 1909 nominato direttore fino al 1922. Per 28 anni si dedicò ai sm. Mancò alla vita terrena il 28.11.1934.
LIBRO DI PIETÀ.
È un noto e diffuso libricino di preghiera per i sordi stampato nel lontano 1930, oggi é arrivato alla quindicesima edizione, edito a cura della Piccola Missione per i sordomuti di Bologna.
LIBRO DI PREGHIERA,
il libro preparato secondo le riforme liturgiche ed adatto per i sordomuti che fu redatto da un gruppo di Insegnanti della Piccola Missione. L’ultimo aggiornamento è stato stampato a Bologna negli anni ottanta.
LIDDEL SCOTT K.
Noto studioso internazionale linguistico. Dall’ottanta é ricercatore linguistico dei sordi presso l’università Gallaudet di Washington. Nel 1991 ha pubblicato in Italia, con altro autori, l’opera “Educazione degli studenti sordi: principi per facilitare l’accesso ai programmi di studio” che mette in discussione il metodo tradizionale dell’oralismo. Ha scritto altre opere sulla lingua americana dei segni (ASL) con tutte le loro funzioni, formazioni, strutture ed esperienze.
LIEBER UGO.
Nel 1932 realizzò il primo brevetto per vibratore osseo da utilizzare negli apparecchi ad amplificazione elettrica.
L.I.M.G.
Sigla della Linguaggio Italiano Mimico-Gestuale. Il sistema del L.I.M.G. é molto differente da quello della L.I.S. anche se per l’esperienza del linguaggio dei sordi é simile. Verso la fine degli anni 90 il sistema e il termine del LIMG non sono usati più.
LINCOLN ABRAMO
(1809-1865). Presidente degli Stati Uniti d’America che nel 1864 firmò il decreto sul riconoscimento giuridico pubblico dell’istituzione fondata da Tommaso Gallaudet (ora Università Gallaudet per i sordi di Washington ).
LINGUA.
Organo mobile della bocca, che adempie ai movimenti necessari per la masticazione, la deglutizione e, nell’uomo, per l’articolazione della parola. È il simbolo del mezzo espressivo, generalmente caricato dalle intenzioni e dai caratteri individuali. L’insieme delle parole usate da un popolo forma una lingua; a questo proposito, la comunicazione della comunità sorda possiede una vera e propria lingua, come ogni altro popolo. In Italia esistono distinzioni fra i sistemi linguistici dei sordi: lingua dei segni, linguaggio mimico-gestuale o linguaggio gestuale, linguaggio segnato esatto, ecc.
LINGUA FIGURATIVA.
Vedi Linguaggio figurale.
LINGUA DEI SEGNI ITALIANA (LIS).
Questo sistema del linguaggio dei sordi è entrato in circolazione dal 1980, divulgato da un gruppo di ricercatori del C.N.R. attraverso la pubblicazione di vari testi che spiegano il patrimonio linguistico dei segni e la sua complessa grammatica (morfonologia, sintassi, ecc.) completamente diversa ed indipendente dalla regole della lingua parlata. Questo linguaggio dei sordi é considerato come una vera e propria lingua, rivalutata al pari di quella parlata dagli udenti. Per l’educazione dei sordi questo sistema prevede l’utilizzo del “bilinguismo” cioé lingua dei segni e lingua italiana parlata. La LIS é equivalente alla lingua americana dei segni (ASL) ed a tante altre lingue dei sordi: Francia (LFS), Spagna (LEG), ecc. I sostenitori del metodo orale sono contrari all’insegnamento ed all’uso della LIS. Il termine “lingua dei segni” é molto remoto, ma usato da pochi studiosi dell’800, era più frequente trovare il termine “mimico”. La LIS è la lingua naturale per il bambino sordo e costituisce la sua prima grande risorsa perché gli permette di strutturare il suo pensiero motivandolo a comunicare. Affiancare all’insegnamento della lingua vocale anche la LIS, offre al bambino la possibilità di comunicare con gli altri e la possibilità di venire a conoscenza di due diverse culture, quella dei sordi e quella degli udenti, capaci entrambi di arricchire la propria esperienza (agg.2003).
LINGUA DEI SEGNI ITALIANA TATTILE (List)
LIS tattile. Quando le persone non udenti perdono la vista, (ad esempio nella Sindrome di Usher) la Lis si trasforma in Lingua dei Segni Italiana Tattile. La persona sordocieca ascolta toccando con le proprie mani le mani di chi “parla”, percependo così il segno comunicato.
LINGUA DELLA MINORANZA.
Dalla Legge n. 482/99, art.4: comma 1: L’educazione linguistica prevede, accanto all’uso della lingua italiana, anche l’uso della lingua della minoranza per lo svolgimento delle attività educative. Nelle scuole elementari e nelle scuole secondarie di primo grado é previsto l’uso anche della lingua della minoranza come strumento di insegnamento; comma 5: al momento della preiscrizione i genitori comunicano alla istituzione scolastica interessata se intendono avvalersi per i propri figli dell’insegnamento della lingua della minoranza.
LINGUA ITALIANA GESTUALE.
Questo termine é citato pi volte nel mondo dei sordi. È più o meno simile al sistema del “linguaggio mimico-gestuale”, però è più preciso poiché toglie la parola: “mimico”, perché specifica che nella lingua dei sordi ad ogni “gesto o segno” deve corrispondere la parola parlata compreso le regole grammaticali comunque il termine nuovo “Italiano segnato” è preferito dagli studiosi del C.N.R.
LINGUA ITALIANA MIMICO-GESTUALE.
Vedi linguaggio italiano mimico-gestuale.
LINGUA ITALIANA PARLATA (L.I.P.)
Il sistema metodologico basato esclusivamente sulla rigida rieducazione oralista per lo sviluppo del linguaggio del sordo. È l’opposto del sistema della lingua italiana dei segni o mimico-gestuale.
LINGUA VOCALE.
È la voce come fatto fonico nel complesso linguistico prodotta dall’organo della fonazione. Questa lingua vocale é equivalente per i sordi alla lingua dei segni e/o mimico-gestuale che viene usata con precise regole grammaticali e sintattiche.
LINGUAGGIO.
Facoltà di esprimere il pensiero e i sentimenti at- traverso tutti i modi possibili mediante: parola, gesti convenzionali, segni, mimico-gestuale, naturali, simboli, ecc.
LINGUAGGIO.
Periodico trimestrale a cura dell’Istituto di Ortofonologia per le notizie e l’informazione dei problemi della sordità, del linguaggio e della riabilitazione funzionale. Fondato nel 1983. Diretto da Paolo Giambescia (1990). Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 283 del 7.10.1983.
LINGUAGGIO ALTERNATIVO.
Significa all’opposto o al di fuori della lingua verbale normale: segno, gesto, mimico-gestuale, simboli, stemma, figura, immagine, movimento del corpo e dell’espressione visiva, ecc. Per la lingua dei sordi (lingua dei segni e/o linguaggio mimico-gestuale) non dovrebbe essere considerato come un linguaggio alternativo ma come una propria lingua a tutti gli effetti.
LINGUAGGIO D’AZIONE.
È l’uso, durante la comunicazione, di gesti spontanei e naturali non codificati, che si riferiscono al contenuto del discorso o messaggio e servono in alcune circostanze per farsi capire meglio. All’epoca della trascrizione del dizionario dei segni metodici questo linguaggio d’azione venne tenuto in alta considerazione. I sordi danno un significato naturale a questo tipo di linguaggio. Sia gli udenti che i sordi non conoscendo il sistema della lingua dei sordi, parlano con il linguaggio d’azione.
LINGUAGGIO DEI GESTI.
Vedi: Linguaggio del corpo; Lingua italiana Mimico-Gestuale; Lingua italiana dei Segni; Gesto.
LINGUAGGIO DEI SEGNI.
In tale linguaggio si possono distinguere vari tipi di segni (naturali, ragionati, convenzionali, codicificati ecc.): segno naturale é quello che esprime un obiettivo o una azione data in modo naturale per esempio piangere, camminare, scrivere, mangiare ecc.; segno ragionato, che é fondato sulla ragione, esprime il fatto di avere dei motivi, per esempio “dio” che con il gesto é indicato con il dito indice verso l’alto (aereo), o il segno di “no” (il dito corre da destra a sinistra e viceversa), ecc.; segni convenzionali e codicificati sono quelli ai quali non è sempre facile dare una ragione, n sono fondati sulla natura delle cose. Si tratta dei segni predisposti per ogni nuovo oggettivo, argomento e soprattutto per i nomi non comuni (località, persone ecc) appresi con l’insegnamento ricevuto.
LINGUAGGIO DEI SORDI,
La forma di comunicazione usata dai sordi (mimico, gestuale, segnico ed altro) è molto complessa e difficile da comprendere dalle persone che non la conoscono e coloro che hanno intenzione di impararla devono seguire per molti anni questo tipo di comunicazione tra i non udenti. Infatti il linguaggio dei sordi non prevede le azioni e le regole grammaticali della lingua parlata in grado di esprimere qualsiasi messaggio come fosse un normale comunicazione fra gli udenti ma, invece, la struttura del detto linguaggio è completamente autonoma ed in perfetta armonia della comunicazione e della comprensione fra gli stessi sordi come gli udenti fanno a parlare. Le ricerche psico-linguistiche del C.N.R. affermano che il linguaggio dei sordi è una vera e propria lingua con una sua cultura ed anche se è una minoranza linguistica è da considerare al pari delle lingue di ogni paese del mondo, nonché la necessità di integrare questo alla parola parlata cioè stanno valutando il bilinguismo come metodo ottimale per favorire lo sviluppo della personalità del sordo all’interno del tessuto sociale. Nonostante questo, dopo la decisione del Congresso Internazionale degli Educatori dei sordi a Milano nel 1880, l’uso del metodo dell’oralismo fu applicato in tutte le istituzioni speciali, che nell’ultimo centenario per non poterono arginare tutte le abitudini e le necessità dei sordi che avevano nel comunicare il loro linguaggio al di fuori dell’aula scolastica per generazioni e generazioni. Comunque le definizioni linguistiche dei sordi sono tante e diverse quindi tutti sono concordi che “i gesti e/o i segni” sono una lingua dei sordi (Vedi: Sigle delle diverse forme del linguaggio dei sordi).
LINGUAGGIO DEL CORPO.
I gesti, la mimica, gli atteggiamenti, il movimento, ecc. costituiscono un vero e proprio linguaggio. Questo è stato affermato da molti ricercatori linguistici internazionali definendolo: linguaggio del corpo. Tuttavia il linguaggio dei sordi (segni, mimico-gestuale, dattilologia, ecc.) è considerato una vera e propria lingua perciò non si deve confondere con il linguaggio del corpo.
LINGUAGGIO FIGURALE
o lingua figurativa. È considerato il linguaggio espresso in termine figurativo. Tale linguaggio é molto utile per l’educazione dei sordi, soprattutto per i bambini che, durante la riabilitazione acquistano una maggiore capacità cognitiva attraverso la lettura figurale, la quale stimola e facilita la produzione vocale. Vedi Grafismo fonico.
LINGUAGGIO MIMICO-GESTUALE ITALIANO (L.M.G.I.).
I corsi per interpreti del linguaggio dei sordi sono diffusi nelle sedi periferiche dell’ENS sotto la direzione dell’ENS stesso. Tale sistema é differente da quello della Lingua dei Segni Italiana (LIS) in quanto il linguaggio italiano mimico-gestuale rispetta le regole della grammatica della lingua italiana attraverso l’azione dei gesti o dei segni, il movimento corporeo, la lettura labiale con o senza voce. Questo linguaggio é paragonabile alla comunicazione totale e all’italiano segnato esatto (I.S.E.) e come metodologia al sistema combinato e quello bimodale. Questo sistema di comunicazione è usato, generalmente, durante le riunioni, le assemblee, i congressi-convegni, le informazioni televisive con il supporto degli interpreti. Attualmente il sistema del LIMG non usato negli anni ’90 perciò confluita nel sistema della LIS.
LINGUAGGIO MIMICO INTENZIONALE.
Nello sviluppo del linguaggio nel bambino, il linguaggio fonico emozionale o patognomico per via d’interiezioni e di voci, da prima inarticolate, poi articolate e imitative unitamente al linguaggio gestuale cosciente che lo procede, associandosi, diviene linguaggio fonico-imitativo, composto di voci tendenti a rappresentare oggetti coll’imitazione dei suoni o rumori caratteristici di essi.
LINGUAGGIO ITALIANO SEGNATO ESATTO (L.I.S.E.).
Nuova esperienza di un gruppo di ricercatori sul linguaggio dei sordi per renderlo pi corrispondente alle regole grammaticali della lingua italiana parlata introducendo dei segni “vuoti” nella “Lingua Italiana dei Segni” che permettano di seguire parola per parola la lingua italiana. Questo metodo risulterebbe molto valido per i sordi, soprattutto per imparare a scrivere correttamente.
LINGUAGGIO LUDICO.
È molto utile per l’educazione dei bambini sordi perché permette di giocare durante il trattamento riabilitativo, attraendo il bambino con colori e giochi che mantengono attiva l’attenzione e favoriscono la produzione vocale.
LINGUAGGIO SEGNATO.
È considerato il linguaggio dei sordi come la Lingua italiana dei segni e/o Lingua italiana mimico-gestuale.
LINGUAGGIO TEATRALE.
È un tipo linguaggio che si avvale del linguaggio verbale (recitazione), del linguaggio gestuale (movimenti ed atteggiamenti), del linguaggio grafico o figurativo (scenografia), a volte anche del linguaggio musicale (musica o canto). Questo tipo di linguaggio non rientra nel sistema linguistico dei sordi ovvero: lingua italiana dei segni, lingua italiana mimico- gestuale e linguaggio o lingua dei sordi.
LINGUAGGIO VERBALE.
Terminologia equivalente alla lingua italiana parlata (metodo oralismo) nell’educazione dei sordi secondo la modalità di comunicazione verbale.
LIOY DOMENICO
della P.M.S. Maestro dei sordomuti. Ordinato sacerdote il 7.3.1973. È direttore della Casa filiale dell’Istituto Gualandi di Firenze dal 1987.
LIPPI ALBA
della P.M.S. Maestra dei sordomuti. Fu Superiora della sezione femminile dell’Opera Gualandi di Teramo dal 1953 al 1959 e di Firenze dal 1959 al 1966 e delle Case di Riposo per le sordomute di Bologna dal 1970 al 1987, è l’attuale superiora della Casa di Riposo di Teramo dal 1987.
LIPPI VIRGINIO.
Sacerdote diocesano. Fu direttore dell’Istituto Sordomute “Fabriani” di Modena dal 1888 al 1903.
LISI MARIA TERESA.
Nata sorda a Latisana (UD) nel 1966. Dai 4 ai 14 anni frequenta la scuola all’Istituto per sordi,Valmarana di Noventa Padovana. Per problemi costituzionali, la bambina è avviata alla pratica del nuoto, e i problemi costituzionali svaniscono, lei si dedica prima al nuoto sportivo, poi si accosta anche ad altre discipline, come pattinaggio a rotelle e podismo. A 14 anni la Lisi entra all’Istituto Superiore Magarotto di Padova, dove pratica pallavolo, ottenendo affermazioni ai ai campionati Italiani Sordi. Terminati gli studi e ottenuto il diploma di ragioniere si trasferisce a Pisa, dove nel tempo libero pratica il calcio a 5 portando la sua squadra a vincere il Campionato Italiano di Calcio Femminile Sordi e, grazie alla sua versatilità è notata dai selezionatori della Nazionale Italiana di Pallamano Femminile che la convocano a rappresentare, con la maglia azzurra, l’Italia ai Deaflympic 2001, dove la squadra italiana conquista la medaglia di bronzo. L’amore per lo sport in tutte le sue forme la porta poi a conseguire anche il brevetto di di subacqueo professionista, oltre a praticare per diletto il badminton, il golf, il go-kart e all’occasione anche altre discipline. I suoi interessi sono andati pure oltre e oggi essa è Consigliere Regionale-Atleta della FSSI Toscana e Presidente della società sportiva Sporting Club Sordi Pisa. A chi le chiede cosa prova dopo una vita tutta dedicata allo Sport, risponde che essa l’agonismo lo sente scorrere nelle vene e che lo sport è vita e rende forti e corrette le persone. (2009)
LISLANDIA.
È un’associazione di Sordi apolitica e senza fine di lucro costituita nel febbraio 1994 dai seguenti fondatori Aquilino Antonio, Casalegno Susanna, Cosentino Martina, Gallo Corrado, Galluzzo Salvatore, Lanzafame Salvatore e Mango Francesco. Essa ha per scopo ed oggetto la crescita culturale e sociale della comunità dei Sordi che deve essere intesa come una minoranza etnico-linguistica e non come aggregazione di soggetti “portatori di handicap”. Mezzi fondamentali a tal fine sono la promozione della conoscenza, diffusione, tutela e riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS), intesa come mezzo di comunicazione naturale delle persone Sorde ed anche indispensabile nei rapporti con la comunità degli udenti come, anche, la promozione di un adeguato servizio di interpretariato in ogni luogo pubblico con particolare attenzione alle istituzioni educative ed ai mezzi di informazione e cultura. L’associazione per raggiungere lo scopo e l’oggetto sociale svolge attività in campo culturale, educativo, linguistico e della comunicazione ed intende promuovere tutte quelle attività che favoriscono lo sviluppo cognitivo, culturale e sociale di tale fine. Gli strumenti che possono consentirci di ottenere questi risultati sono prevalentemente due: 1) il bilinguismo; 2) la diffusione delle informazioni sulla storia e la cultura dei Sordi e sulla lingua dei segni (rivolta sia ai Sordi che agli udenti). Di conseguenza l’associazione LISLANDIA svolge attività rivolte allo sviluppo di questi due elementi, e proprio in riferimento a ciò organizza dei corsi di lingua dei segni aperti a tutte le persone interessate, strutturati in 500 ore che garantiscono una conoscenza completa della lingua. Da: www.lislandia.it (agg.2007)
LIS
Sigla della Lingua dei Segni Italiana. L’acronimo “Lis” é inserito ufficialmente dalla Comunità Sorda sin dagli anni ottanta. Detto acronimo “Lis” che è citato e scritto nei numerosi progetti di Legge da parte del Parlamento sui servizi alla persona sorda.
LISIPPO
(Sicione, 390 a.c. – 306 a.c.) Scultore e bronzista greco antico. Il pugille della terme di Lisippo (sec. IV a.c.). Il simbolo della sordità. La celebre statua si trova nel Museo Nazionale di Roma Lisippo .
LISV
Sigla é citato – per la prima volta nella storia dei sordi – dall’Associazione Nazionale Alphabet nel 2012 che estende “Lingua dei Segni Ialiana e Verbale (LISV). Sarebbe il paragone a quello della LIS e dell’Italiano Segnato (IS) oppure dell’Italiano Segnato Esatto (ISE) mescolando…
L.M.G.
Sigla del “Linguaggio mimico-gestuale”, se si aggiunge “italiano” L.M.G.I.
LO BARCO ANGELO.
Nato a Taranto il 10 aprile 1936. Diventato sordo all’età di 6 anni per cause di guerra. Frequentò le elementari nella scuola dell’Istituto Gualandi di Giulianova poi a Molfetta presso l’Apicella per il compimento della licenza media. In gioventù fondò il primo nucleo dell’ENS a Taranto nel lontano 1956 e poi all’età di 22 anni ebbe l’incarico di Delegato alla Prima Assemblea Generale ENS svoltasi ad Assisi nel 1958 (50 anni fa). Fu assiduo protagonista nell’ENS di Taranto per diversi anni sia come presidente sia consigliere anziano di quel tempo. Nell’impiego fece le proprie mansioni alla dipendenza del Comune di Taranto e ora è Pensionato e vive sempre nella sua città.
LOCATELLI PAOLO.
Sacerdote nella Parrocchia di S.Gualtiero a Lodi (Milano). Con il lascito del suo testamento il 20.9.1839 fu fondato l’Istituto dei sordomuti S.Gualtiero, fusosi poi con lo Stabilimento di Santa Maria a Villanova (Milano) già fondato da Minoia. Nel 1884 tale Istituto fu riconosciuto Ente Morale. Nel 1940 l’attività didattica speciale venne chiusa per mancanza di mezzi. Attualmente fa parte del patrimonio del Comune di Lodi.
LODOVICO DA CASORIA.
(Arcangelo Palmentieri), nato a Casoria (Napoli) l’11.3.1814. Ordinato sacerdote nel 1838 nell’ordine dei Frati minori. Insegnante di teologia al seminario, si dedicò poi all’evangelizzazione dei fanciulli negri ed alla fondazione di vari Istituti in Campania a favore degli orfani. Fondò la congregazione dei frati Bigi e delle Suore Elisabettine Bigie. Una delle sue opere é l’apertura della prima scuola per i sordomuti a Casoria ed a Assisi presso l’Istituto Serafico per ciechi e sordomuti (1871) e di un Istituto femminile che porta il suo nome (1931). Morì a Napoli il 29.3.1885.
LONGEVITÀ DI UNA LINGUA
Ogni lingua parlata o scritta si rivela sempre doviziosissima per migliorare e approfondire il processo cognitivo e la conoscenza emozionale di una comunità. Ci sono molte lingue scomparse e più nulla sappiamo del popolo che l’ha utilizzata. Morta la lingua anche l’etnogenia va dimenticata! Per esempio, di alcuni idiomi australiani restano appena un centinaio di parole che, la gente autoctona, venera come se ciascuna fosse una preziosa reliquia da conservare o utilizzare in particolari occasioni e/o cerimonie. Ma il maori tuttavia continua a prosperare: è legittimo allora domandarsi quale sia il segreto della longevità di una lingua. Probabilmente ogni lingua allunga la propria esistenza quando la mnemesi tonale entra in correlazione con la percezione visiva, divenendo dunque memoria polisensoriale. da Riflessioni e pensieri sul Silenzio di Renato Pigliacampo, in via di stampa. (2013)
LOGOCLONIA.
Disturbo simile alla balbuzie clonica che comporta movimenti clonici prima dell’emissione della parola.
LOGOFOBIA.
Letteralmente ed in senso generico significa paura di parlare.
LOGOLATRIA.
Dal greco: logos, parola; latreia, culto. Esagerata ammirazione e culto della parola; coltivare la parola per la parola senza curarsi, molto spesso, della vacuità dei propri discorsi.
LOGOMETRO.
Conosciutissimo apparecchio elettronico speciale per l’integrazione della parola con segnale luminoso ed il grado di ogni emissione dalla voce, ideato da P.Bussiglieri negli anni cinquanta a Modigliano Veneto (Treviso). Diffuso ancora oggi nelle scuole speciali e nei centri riabilitativi.
LOGOPATIA.
Disturbo del linguaggio di origine centrale. È uno dei più comuni disturbi della parola e della voce.
LOGOPEDIA.
Terapia riabilitativa dei disturbi del linguaggio.
LOGOPEDIA CONTEMPORANEA,
rivista quadrimestrale di Scienze della Comunicazione ed organo ufficiale dell’Associazione Nazionale Logopedici fondata nel 1983 con autorizzazione del Tribunale di Firenze n. 3209 del 29.2.1984.
LOGOPEDISTA.
Tecnico terapeutico specializzato per la cura ed il recupero della parola di soggetti con disturbi del linguaggio.
LOGOPHON.
Si tratta di uno strumento vibroarticolatore; costituisce un valido aiuto per l’impostazione dei fonemi. Indica i massaggi detensivi della muscolatura articolatoria e quelli attivanti della muscolatura articolatoria boccale. Questa utilizzazione è adatta per i soggetti spastici talvolta anche un casi particolari di bambini sordi.
LOGOPLEGIA.
Paralisi dell’apparato di fonazione.
LOGORREA.
Flusso di parole. Mania di parlare, di chiacchierare a vuoto. Composto dal greco “Logos” (discorso) e tema di “rea” (scorro).
LOGOTERAPIA.
Termine entrato in uso per indicare la terapia dei disturbi del linguaggio. Uno delle cause di questi disturbi é la sordità.
LOGOTRAINER
È un apparecchio visualizzatore con spia luminosa per controllare l’andamento della produzione vocale nella riabilitazione del linguaggio utilizzato per l’allenamento fono-articolatorio (allenatore fono articolatorio) per eliminare la nasalità, la discriminazione dei fonemi sonori, quella dei fonemi a zona formantica acuta e la dinamica di frequenza della voce. Tale apparecchiatura è dotata anche di uno strumento che funziona da feed-back visivo-motorio affinché il soggetto si possa rendere conto se le risposte sono esatte o no. Ci sono altri apparecchi più complessi o pi semplici del logotrainer: vedi logometro, ecc.
LOLLINI CESARE
della P.M.S, (n.1846 m.23.6.1883), Fu uno dei primi seguaci dell’apostolo Don Giuseppe Gualandi, maestro dei sordomuti. Fu direttore della casa madre dell’Istituto Gualandi di Bologna dal 1874 al 1883.
LOMBROSO CESARE
(Verona 1835 Torino 1909). Psichiatra ed antropologo. Professore all’Università di Torino. Noto studioso di medicina sociale influì in maniera decisiva sulla legislazione sanitaria italiana. Ha spiegato attraverso una sua teoria la degenerazione morale del delinquente con anomalie fisiche (caratteri degenerativi lombrosiani). La sua ricerca sul sordomutismo circa la devianza sociale e la criminalità presenta per alcuni pregiudizi, poiché in tale periodo molti sordomuti erano non rieducati e quindi persone a rischio. Nel 1889 scrisse l’opera “Sul mancinismo e detrismo tattile nei sani, pazzi, ciechi e sordomuti”. Il suo assistente Ottenghini scrisse un testo più equilibrato di legislazione penale italiana sul sordomutismo di quello di Lambroso.
LONGO MARIA
delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori. Nata in Trepuzzi (Lecce) il 13 Aprile 1947.Emette la 1a Professione il 28.09.1972 e quella perpetua il 12.08.1978. Laureata in Lingue e Letterature straniere presso la LUMSA (Roma), svolge l’attività di docente nella scuola media dell’Istituto “Filippo Smaldone” di Roma. Trasferita nel 1980 presso il Liceo pedagogico e l’I.T.C. Salesiano dei Sacri Cuori di Barletta, ricopre l’incarico di Preside con insegnamento nei due indirizzi fino all’anno 1997, quando il Capitolo Generale la elegge Consigliera con l’incarico di Economa. In questo sessennio centralizza l’amministrazione delle case della Congregazione e promuove la formazione in campo amministrativo – fiscale delle religiose responsabili. Durante il XVIII Capitolo Generale, celebrato nell’Agosto del 2003, è eletta Superiora Generale, e riconfermata per un secondo sessennio in Luglio 2009.
LOQUELA.
Facoltà di parlare (favella).
LO RE GIUSEPPE
(n.1904) Sordo dall’età di 2 anni. Frequentò l’Istituto Statale di Palermo. Fu uno dei pionieri dell’associazionismo in Sicilia negli anni venti. Presidente della Società di M.S. fra i sordomuti di Sicilia dal 1924 al 1949. Fondò la sezione palermitana E.N.S. negli anni cinquanta. Attestato ufficiale della benemerenza ENS con delibera del Consiglio nazionale ENS 2 e 25 novembre 1956 (cerimonia di consegna in Campidoglio, 1957).Eletto al Consiglio di Amministrazione dell’Ente Nazionale Sordomuti nel 1958 per un mandato quattro anni. Deceduto nel 1976.
LORENZ CARLO.
Nacque a Vico di Fassa (TN) il 3.9.1855. Sacerdote. Maestro dei sordomuti (metodo orale). Fu direttore dell’Istituto Principesco Arcivescovile di Trento dal 1907 al 1927.
LORETI TOTO ANTONIO
della P.M.S. Nato a Rieti il 18 dicembre 1925. Educatore dei sordi. Fu direttore dell’Istituto Donnino (scuola di avviamento) di Novara dal 1963 al 1964 e direttore della Scuola Secondaria per i sordomuti di Firenze dal 1965 al 1966, direttore dell’Istituto Sordomuti di Torino dal 1966 al 1989 e direttore della casa madre dell’Opera Gualandi di Bologna dal 1984 al 1987. Scrisse un libretto dedicato al fondatore della Piccola Missione: “Don Giuseppe Gualandi, apostolo dei sordomuti” nel 1964. Collaborò con numerose pubblicazioni su “Effetà” in campo pedagogico. Fu stato Superiore Generale della Piccola Missione per i sordomuti dall’8.7.1983 al 1995 e dal 2007 al 2009 e direttore della casa madre dell’Istituto di Bologna dal 1990 al 1995. Durante il suo Superiorato ebbe incoraggiato le nuove missioni per i sordomuti all’estero prima nelle Isole delle Filippine fondando l’Istituto per sordomuti nel 1988 e anche promise l’apertura di una scuola speciale in Africa. Deceduto a Firenze il 19 dicembre 2014.
LOSIO CATERINA
(1904-1963) delle Suore della Provvidenza. Fu direttrice dell’Istituto “Pro-mutis” di Cremona dal 1920 al 1932 e Superiora generale della medesima Congregazione fondata da Torta a Piacenza nel 1941.
LOSTIA ANTONIETTA (TERESA).
Nata a Capua il 22.9.1865. Entrata nelle Suore Vincenzine (Carità), fu destinata alla sezione femminile dell’Istituto Pendola di Siena come maestra dei sm. dal 1889. Insignita della medaglia d’oro dal M.P.I. per i suoi meriti d’istruzione (1929). Morì il 7.10.1948.
LOURDES.
Nota località situata nell’estremo occidente della Francia dove si erge il Santuario internazionale della Vergine che apparve ad una certa Bernadetta nel 1858. Da anni gli educatori spirituali dei sordi che conoscono il loro linguaggio organizzano pellegrinaggi a Lourdes sperando nel miracolo. In Italia i pellegrinaggi sono diminuiti rispetto agli anni scorsi nonostante gli sforzi dei missionari.
L.S.F.
Sigla francese della Lingua dei segni: Langue des signes francais.
LUCCHESI FRANCESCHINA
delle Suore della Provvidenza, fu Superiora generale della Congregazione, fondata da Torta, fino al 1941, dove occupò dell’educazione dei sordomuti di Piacenza.
LUCA EVANGELISTA (Santo)
Primo secolo dopo Cristo. Figlio di pagani, divenuto compagno e collaboratore di san Paolo, che lo chiama «il caro medico», è soprattutto l’autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli. In due capitoli del suo vangelo racconta la nascita e l’infanzia di Gesù. In essi risalta la figura di Maria, la «serva del Signore, benedetta fra tutte le donne». Racconta poi la predicazione da Gesù tenuta nel viaggio ideale che lo porta dalla Galilea a Gerusalemme. Anche gli Atti degli Apostoli descrivono un viaggio: la progressione gloriosa del Vangelo da Gerusalemme all’Asia Minore, alla Grecia fino a Roma. Protagonisti di questa impresa esaltante sono Pietro e Paolo, guidati dallo Spirito Santo. Luca coltivava anche l’arte e la letteratura: la tradizione lo vuole addirittura autore di alcune “Madonne” che si venerano ancora, come in Santa Maria Maggiore a Roma e al santuario della Madonna di San Luca a Bologna, tanto cara alle persone sorde. Luca, patrono degli artisti e dei medici, morì probabilmente martire a Patrasso in Grecia; la sua festa si celebra il 18 ottobre. San Luca, nel suo vangelo (1,67ss), ci racconta l’episodio di Zaccaria reso “sordo e muto” per non aver creduto all’Angelo che gli annunciava la nascita di Giovan Battista. Anche Luca (9,37ss) ha una narrazione della guarigione dell’epilettico, che Matteo (17,14) chiama lunatico e che Marco (9,14) vuole sordo e muto. Di muto indemoniato parla ancora al cap.10,14. (P. Vincenzo Di Blasio)
LUCE DEL SILENZIO (LA).
Bollettino di informazione del servizio di documentazione dei non udenti di Firenze che raccoglie i dati biografici e monografici delle pubblicazioni riguardanti la sordità e l’educazione dei sordi, fondato nel 1988.
LUCIA DA SIRACUSA (SANTA)
(283-304). Martire. Protettrice dei ciechi e sordociechi. Festa 13 dicembre. Fra l’altro, al Santuario di Santa Lucia in Villanova-Mondovì (Cuneo) di cui “… l’origine di questo Santuario é legata alla storia dei sordi con la quale “una pastorella sordomuta” che pascolava il gregge attorno al pilone di Santa Lucia, un giorno apparve la Santa, la quale ridiede la favella e l’udito alla ragazza …”.
LUCIANI MARIA LISA
sposato Ruzzene. Sorda, pittrice. La sua fama certosina decoratrice – con stupendi colori – dei fiori e delle sacre immagini su vetri e specchi. Era il parente del Pontefice Giovanni Paolo I. Deceduta nel maggio 2013.
LUCREZIO CAIO TITO.
(98-55 a.c.) Poeta latino. Scrisse il suo poema “De Rerum natura”, nel quale é presente un paragrafo a proposito dei sordomuti che in tale epoca erano considerati pregiudizialmente “non istruiti”.
LUÉ Marco.
Nato a Milano il 30 luglio 1941. Divenuto Sordo in età evolutiva per una meningite. Frequentò anche la scuola speciale per sordi “Giulio Tarra” di Milano. Noto giornalista pubblicista iscritto nell’albo dei giornalisti della Lombardia. Uno dei pochissimi giornalisti sordi d’Italia che collabora con piena dedizione e abnegazione, in diverse riviste specializzate per i sordi dagli anni cinquanta ad oggi. Ha fatto pratica, per anni anche in una testata locale, “La Gazzetta della Martesana”, giornale settimanale con vasta tiratura. E’ stato impiegato presso la prestigiosa Casa Editrice “Garzanti” di Milano per 35 anni. Nella comunità sorda è stato segretario della storica Società Sportiva Silenziosa di Milano per diversi anni (1961/62 – 1972/1985), Delegato Tecnico per la lotta della Federazione Sport Silenzioso d’Italia e, a livello internazionale, Technical Delegate, sempre per la Lotta, del Comité International Sport des Sourds, dai Giochi Mondiali dei Sordi dal 1974 al 1993. E’ consigliere della Sezione ENS di Milano dal 1999, incaricato per le pubbliche relazioni e direttore editoriale del periodico trimestrale “Bollettino Informativo. Dal 1999 è Redattore ufficiale dell’ENS per il periodico mensile “Parole & Segni”. Cavaliere al Merito della Repubblica, decreto 2 giugno 2008
LUGNANI LUIGI,
fu successore di Federico Camuso alla direzione della scuola civica per sordomuti di Trieste nei primi del 900.
LUIGI XVI.
(n.1754). Ultimo Re di Francia si interessò personalmente della scuola per i sordomuti di De L’Epee riconoscendola poi opera pubblica con sovvenzione statale nel 1785, nonostante il suo governo attraversasse il momento travagliato della rivoluzione francese. È stato uno dei Re più sfortunati d’Europa, Morì ghigliottinato nel 1793.
LUNATI BASSANO
(n.1906 m.20.2.1967). Fu maestro dei sordomuti dal 1931 al 1946 nel Pio Istituto di Milano e poi direttore dell’Istituto Sordomuti di Pavia dal 1947 per 21 anni, umile ed appassionato educatore.
LUOGO NELLO SPAZIO.
Nel linguaggio dei sordi questo é un parametro dei segni scomposti in vari parti, parametri del sistema della Lingua italiana dei segni. Esegue un segno nello spazio che viene indicato con le mani ed a volte con il braccio. Vedi altri parametri: Configurazione, Movimento, Orientamento.
Autore: Franco Zatini – en008 (agg. 10/13) (20.09.2016)
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«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it
“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini