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Q / R – Di tutto e di tutti circa il mondo della sordità.
QUADRANI CANDIDA
delle Figlie di Sant’Anna. Educatrice dei sm. per oltre mezzo secolo presso l’Istituto Scalabrini di Piacenza verso gli anni trenta.
QUADRI AGOSTINA
della P.M.S. Nata a Bologna il 23.12.1867. Fu una delle prime religiose, affiancate alla confondatrice Mezzini, maestra dei sordomuti, presso la Casa filiale di Firenze dell’Opera Gualandi e superiora della medesima per oltre 20 anni (1903-1929). La sua vita è legata alla storia della casa fiorentina per il suo sviluppo istituzionale. Morì a Firenze il 24.1.1931 (42 anni di vita religiosa).
QUESTUA DEI E PER SORDOMUTI.
Molti anni fa le bambine sordomute, accompagnate dalle religiose degli Istituti per sordomuti, chiedevano l’elemosina bussando da casa a casa dicendo qualche “parolina” per far commuovere le genti a scopo di incrementare l’opera benefica di appartenenza. Tale sistema andò avanti per parecchi anni, specialmente nella città più popolate, successivamente diminuirono a causa delle proteste dei sordi adulti. Anche le associazioni dei sordi organizzarono attività per la raccolta di beneficenza con la distribuzione di oggetti nell’occasione di fiere pubbliche, spedizione di oggetti fatti dai sordomuti (portafogli, specchietti, penne ecc.), materiali tipici per matrimoni, nascite e morti preparati dai sordomuti ed inviati poi a domicilio su segnalazione dell’apposito elenco anagrafico di ogni città prescelta a scopo di beneficenza fino agli anni sessanta. Ultimamente le questue sono sostituite con sistemi più idonei, come la lotteria pubblica, gli spettacoli di beneficenza ecc.
QUINTO PEDIO.
Pittore sordomuto romano degli anni 40 e 50 d.c. esordì nel gruppo degli artisti con l’assenso della corte imperiale romano che ne evidenziò capacità professionali. Questa notizia fu divulgata dallo scrittore latino Gaio Plinio Secondo, conosciuto come Plinio il Vecchio (23 d.c. – 79 d.c.) che scrisse l’opera de La Naturalis Historia.
R
RABELAIS FRANCESCO
(La Devinierè 1494 – Parigi 1533). Scrittore francese. Medico. Ex benedettino. Studioso dei sordomuti scrisse alcune osservazioni sulla natura del sordomutismo e della mimica come mezzo di espressione del pensiero, in particolare affermò che il sordo italiano comprendeva la lettura labiale.
RADELLI BRUNA
Linguista e docente universitaria a Ca’Foscari di Venezia. Sul campo della sordità una docente originale che ha dato molto alle persone sorde, con lo studio, la proposta e la diffusione del metodo inventato da lei stessa “logogenia”, per l’apprendimento della lingua scritta, per questo verso gli anni novanta stimolando la nuova esperienza dell’educazione dei sordi. Deceduta a Padova il 3 novembre 2009 di 75 anni.
RADIO
È un apparecchio radiofonico che trasmette in onda i suoni fornendo l’ascolto attraverso l’apposita stazione trasmittente centrale. È il peggiore nemico dei sordi anche protesizzati poiché non riescono a capire il significato dell’ascolto perché parlano troppo velocemente, più accettabili sono le trasmissioni musicali.
RADUTZKY ELENA.
Laureata in Pedagogia con la specializzazione in Comunicazione e Sordità nell’Università di New York. Studiosa in campo linguistico dei sordi in Italia dal 1978. Ha collaborato alla ricerca sul linguaggio dei segni nel Laboratorio universitario della Gallaudet di Washington, diretto da William Stokoe (1978) ed a Roma nell’Istituto di Psicologia del C.N.R. dal 1979 al 1983. Autrice di molte pubblicazioni psicologiche e scientifiche sull’ampio argomento delle esperienze sulla lingua dei segni attraverso riviste ed opere. Fonda e dirige la fondazione “Mason Perkins Fund – Comunicazione senza barriere” dal 1984. Nel 1992 ha pubblicato il “Dizionario bilingue elementare della L.I.S.” , frutto di un lavoro durato 10 anni.
RAGAZZINI NATALE
d.S.P. Educatore dei sordomuti. Insegnò con profonda devozione dal 1943 per 36 anni nell’Istituto Pendola di Siena. Con la cessazione dell’attività si ritirò nella Congregazione appartenente.
RAGAZZO SELVAGGIO (IL)
Nel 1970 il film fu diretto da François Truffaut (1932-1984). Trama: “Nel 1800, in Francia, un gruppo di cacciatori trova un bambino in una foresta, che non è in grado di parlare e agisce solo come un animale. Il noto medico, filosofo e pedagogista Itard si assume la responsabilità di curarlo. Dopo 6 anni di continuo lavoro il medico si rassegna al fatto che il ragazzo non riuscirà mai ad apprendere il linguaggio umano, dato che fino all’età di undici anni nessuno gli aveva mai parlato, ma otterrà significativi progressi nell’educazione del ragazzo e nel suo riadattamento a una vita in società, anche grazie all’aiuto della governante, Madame Guérin”
RAGNO CORRADINA
delle Suore salesiane dei Sacri Cuori. È stata direttrice dell’Istituto Smaldone di Salerno (1988) e poi dell’Istituto Smaldone di S.Cesario-Lecce (1991).
RAI PLAY
La nuova struttura pubblica multimedialde da parte della Rai é attivata dal 12 settembre 2016. Per rivedere i programmi trasmessi e registrati nei giorni precedenti clicca il sito Www.raiplay.it. Purtroppo non ha fornito il servizio essenziale d’obbligo per Legge: sottotitoli a favore delle persone sorde e con i deboli dell’udito.
RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA.
Ha costituito per anni una grande barriera alla comunicazione dei sordi. Dopo lunghe proteste da parte dei sordi trasmise programmi riservati a loro: Notizie tg e Nuovi alfabeti (1973 e 1974) ma questi furono boicottati da coloro che appoggiavano il metodo dell’oralismo poiché era adottato, in queste trasmissioni, il linguaggio gestuale. Nel 1980 fu trasmesso un nuovo programma dedicato ai sordi “Specchio sul Mondo” che venne però sospeso dopo un anno. Dal 1985 la RAI ha istituito il “Televideo” che trasmette alcuni programmi con la sottotitolazione, questa è l’unica iniziativa della RAI a favore dei non udenti degli ultimi anni.
RALLI IGNAZIO.
Abate. Uno dei primi allievi di Marini nella scuola per sordomuti di Roma (ora Istituto Statale). Dopo aver fatto un tirocinio a Siena nell’Istituto Pendola ed a Genova da Assarotti apprendendo così le loro esperienze, insegnò con l’anziano compagno Gioazzini. Ralli scelse il metodo mimico al posto di quello orale adottato dal suo predecessore Marini. Durante la sua direzione, sotto il pontificato di Gregorio XVI, aprì la nuova sede dell’Istituto alle Terme di Diocleziano. Scrisse l’opera “Prefazione al saggio che i Sm. del Convitto di Roma danno nel secondo anno di loro istituzione” (1841).
RAMAZOTTI ANGELO.
Vescovo di Pavia e poi Patriarca di Venezia. Ospitò a casa sua una scuola per sordomute gestita dalle Suore canossiane a Pavia (1856): i suoi tentativi per il riconoscimento pubblico dell’Istituto dei sordomuti non si realizzarono fino a quando il Conte Arnaboldi Gazzaniga donò la sua casa alla fondazione dell’Opera Pia Istituto Sordomuti di Pavia (1865).
RANDAZZO AGOSTINO.
Nato a Gibellina in provincia di Trapani, il 31 maggio 1942. Noto ricercatore della Storia dei Sordi. Ecco il suo racconto bibliografico: «lo scoppio della seconda guerra mondiale c’era miseria e rovine in tutto il paese. Nel 1943 diventato Sordo, i genitori non seppero nulla fino al compimento dei 5 anni. Poi in seguito alle ripetute chiamate a cui non rispondevo si accorsero della mia sordità. Nel 1950, avevo 8 anni, una grave disgrazia colpì la mia famiglia. In seguito ad uno scoppio in un cantiere di montagna morì mio padre ancora giovane, aveva 27 anni, lasciando orfano me e i miei due fratelli e dopo una settimana dalla morte del padre nacque ultima sorellina. Per il grave lutto la mia famiglia fu messa in crisi. A Gibellina c’era un Delegato Sordomuto inviato da Trapani per promuovere, organizzare e aiutare i Sordomuti nascosti nelle case; essi vennero mandati alle scuole specializzate per la necessaria istruzione. Mi ricordo di un depliant intitolato “Piccolo Sordomuto” (Bollettino dell’Istituto Tommaso Pendola dedicato agli ex alunni, n.d.r.), nelle illustrazioni c’erano fotografie di bambini Sordi, mi attirò e mi piacque. Fui subito inserito nella scuola materna di Antignano (Livorno), gestita dall’Istituto Pendola di Siena, e in seguito a Siena presso il predetto Istituto per completare le elementari. Nel 1959 avevo 17 anni appena uscito dal collegio di Siena, con tutta la mia famiglia, mi trasferii a Torino per lavoro. In questa città incontrai il primo Sordomuto che mi accompagnò al Circolo della Mutua “Paolo Basso”, dopo di che frequentai il Circolo dei Sordomuti ENS, mi ambientai subito nell’attività sportiva del G.S.S.T. (Gruppo Sportivo Sordoparlanti di Torino, n.d.r.), militando nella squadra di atletica leggera, poi ebbi informazioni sulla Scuola Professionale ENS – “Casa del Sordomuto” di Via Arnaldo da Brescia 53 Torino, diretta dal Cav. Giuseppe Granaglia. Purtroppo dovetti lasciare la suddetta scuola per problemi familiari e cercai lavoro, frequentando una scuola serale per udenti, dopo sei mesi di scuola serale con gli udenti abbandonai di nuovo poiché c’erano troppe difficoltà di comunicazione con gli insegnanti e con i compagni udenti. Cercando lavoro, passai prima in una “fabbrica di biciclette” poi in una “carrozzeria” come verniciatore e nel 1966 entrai nello stabilimento Fiat come operaio. Poi nel 1974 si aprì la prima Scuola serale Professionale di Stato per Sordomuti ex ENS, questa volta consegui il diploma di Maturità Professionale (Perito Industriale meccanico), ebbi la qualifica superiore sul lavoro, impiegato Disegnatore Tecnico all’Ufficio Installazione e Manutenzione Impianti presso la “Direzione tecnica” della FIAT Auto SPA, dove lavorai fino alla quiescenza. Sono sposato da oltre 40 anni con mia moglie anche lei sorda. Ho due figli udenti Manuela e Davide e due nipoti Veronika e Matteo. Nel 1976 iniziai la prima ricerca sull’informazione degli Anziani sopravvissuti, e raccontai la storia delle persone protagoniste Sorde tra cui il più importante: Giuseppe Granaglia e anche altri, sull’attività dell’Associazione “Paolo Basso” e “Gruppo Sportivo”. Sono tutti bei ricordi e documenti di Storia dei Sordomuti di Torino e provincia». Questo conclude il racconto di Randazzo. Le sue ricerche storiche sono prodotte in vari opuscoli della storia dei sordi di cui ricordiamo: “Il Sordo”: Oltre il Muro della Comunicazione. Un po’ di…fumetto. C’era una volta….; “Rimpatriata di ex compagni di scuola «Prinotti»”, 125° anniversario della Fondazione 1881-2006” e, fra l’altro, l’importante raccolta di ben 300 pp. a sua cura: “I Sordi personaggi del pianeta sconosciuto”, una lunga storia di sordomuti dal 1800… la parola, l’azione, la scuola, il lavoro, l’assistenza, il servizio nel 1999 e nelle ricerche di documentazione sull’Educatorio Lorenzo Prinotti, nonchè sulla prima scuola dei sordomuti a Torino di Giovan Battista Scagliotti e quella di ex Via Assarotti (Istituto Sordomuti). Nell’ENS si impegnò nell’attività sociale come delegato al Congresso per diversi anni. Il Presidente della Repubblica On.le Scalfaro gl’ha conferito l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica in data 25 maggio 1995. E’ stato dirigente della Sezione Provinciale ENS di Torino di cui si occupa della Biblioteca storica (2008). Deceduto a Torino il 1° giugno 2018.
RANIERI.
Sacerdote. Fu direttore della Pia Casa Arcivescovile per i sordomuti di Napoli (1967).
RANUZZI ANNA
dei Conti (Ranuzzi). Fondò assieme con la sorella Giuseppina il Pio Istituto delle Sordomute Povere di Bologna nel 1845.
RANUZZI ANNIBALE
dei Conti (Ranuzzi). Fu presidente dell’Opera Pia Istituto Sordomute di Bologna dal 1854 al 1905.
RANUZZI GIUSEPPINA
dei Conti (Ranuzzi). (n.25.11.1815 m.13.5.1855) Fu fondatrice assieme con la sorella Anna del Pio Istituto Sordomute di Bologna nel 1845. Maestra dei sordomuti e direttrice del medesimo Istituto.
RANUZZI VITTORIO AMEDEO
(m. 1927). Nipote delle sorelle fondatrici del Pio Istituto Sordomute di Via Braina – Bologna, Arcivescovo di Bologna dal 1921. Cardinale dei sordomuti.
RAPHAEL GIORGIO
(1673-1740) Tedesco, compaesano di Kergey. Educò personalmente le sue tre figlie sorde applicando il metodo dell’Amman ottenendo buoni risultati e pubblicò “L’arte di istruire i sordomuti” nel 1718. Per l’insegnamento della lingua procedeva usando il metodo: dal noto all’ignoto, dal concreto all’astratto, dal facile al difficile.
RAPPORTO DI LAVORO A TEMPO PARZIALE.
Da la possibilità ai lavoratori di ridurre l’orario di lavoro (part-time) per potersi dedicare ai figli portatori di handicap o per altri problemi. Per il settore pubblico è istituito con l’art.7 della legge 29.12.88 n.554, per la procedura ai fini della trasformazione del rapporto da tempo pieno a parziale “….costituiscono, nell’ordine, titoli di precedenza: essere portatori di handicap o di invalidità riconosciuta ai sensi della normativa sulle assunzioni obbligatorie; avere persone a carico per le quali è corrisposto l’assegno di accompagnamento (legge 18/80), avere familiari a carico portatori di handicap….” (art.7 – IV comma – Decreto governativo 117/89): l’istituzione della legge quadro sugli handicappati prevede le nuove disposizioni a favore dei lavoratori e dei loro familiari portatori da handicap.
RAPPRESENTANZE COMUNALI ENS.
La sede centrale dell’Ente Nazionale Sordomuti ha concesso la costituzione di molte rappresentanze comunali o intercomunali, previa la proposta della sezione provinciale di appartenenza su richiesta di un gruppo di sordomuti per perseguire le finalità competenti sul territorio come rappresentanza, protezione, tutela dei minorati dell’udito nonché iniziative socio-culturali e del tempo libero presso le autorità locali. Il loro funzionamento è sotto la vigilanza dell’organo provinciale. La Lombardia ha la più alta rappresentanza locale ENS di altre regioni esistenti seguita da: Puglia, Reggio Calabria, ecc.
RASERI ENRICO.
Nacque a Savigliano il 14 gennaio 1854. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1877. Segretario dell’ufficio centrale di statistica di Roma. Presentò i risultati dell’inchiesta statistica sugli Istituti e le scuole per i sordomuti, ordinata dal Comitato locale per il Congresso internazionale degli Educatori dei sordi nel 1880. Deceduto il 12 luglio 1911.
RASSEGNA DI EDUCAZIONE DEI SORDOMUTI E FONETICA BIOLOGICA.
Periodico bimestrale dell’Istituto Apicella a cura dell’Amministrazione Provinciale di Bari, diretto da Decio Scuri ed altri. Fondato nel 1935. Attualmente non pubblica più.
RASSEGNA DI PEDAGOGIA ED IGIENE.
Rivista periodica fondata dal Prof. Ernesto Scuri a Napoli, pubblicazione venne interrotta dopo la sua morte. La rivista trattava vari argomenti sull’educazione dei sordomuti.
RATTI FRANCESCO
di Giovanni e di Maria Gentilini. Classe 1845. Sordomuto da Gorgonzola nel milanese. Allievo di Giulio Tarra nella scuola del Pio Istituto di Milano nel 1856. Ebbe il meritato riconoscimento e premio ”per intelligenza, studio e buona condotta” durante il sessennio scolastico come scritto negli atti ufficiali dell’Istituto il 25 agosto 1859. Successivamente divenne assistente educatore del “primo corso inferiore” della scuola elementare dello stesso Istituto, affiancò il noto educatore sordo Felice Carbonera nell’anno scolastico 1865-66 e all’istruttore “di linguaggio labbiale” sig. Antonio Forni, come cita dal Rendiconto dello stesso Istituto. Fu considerato “Educatore sordo” nell’ottocento. Per il momento non si sa altro su di lui. (2008)
RAVAGLIA RAFFAELE
della P.M.S. (n.16.5.1884 m.24.7.1967) Maestro dei sordomuti dal 1907. Ordinato sacerdote nel 1909. Fu direttore della Casa filiale dell’Opera Gualandi di Firenze (1924/1931 e 1939/1945) e di Giulianova 1936/1940) ed insegnante presso l’Istituto Provinciale di Venezia (1931/1936) e nella Casa Madre dell’Istituto Gualandi di Bologna (1945/1955). Fondatore della Rivista “Promutis” di Firenze. Scrisse alcune opere: Il primo libro del sordomuto (1927), Parla! Avviamento alla conversazione. (1941) e Catechismo per i sordomuti (varie edizioni). Ha ricevuto la Medaglia d’Oro della P.I.
REATTOMETRO.
È un piccolo audiometro per esami sui neonati usato esclusivamente nelle maternità, consente di effettuare uno screnning sulla sordità. È utile soprattutto per diagnosticare precocemente la sordità allo scopo di avviare alla protesizzazione ed alla riabilitazione immediata per recupero funzionale precoce.
REATTOMETRO CRIB.
Vedi Crib o Gram.
REGAZZONI GIACOMO
di C.M. (7.2.1849-4.12.1916) Fu il quinto direttore dell’Istituto Provolo di Verona ed il superiore generale della Compagnia di Maria per l’educazione dei sordomuti dal 1910 al 1916. Incoraggiò il primo missionario della congregazione in Argentina (1914).
REGGIAI LUIGI.
Religioso delle Scuole di carità del Paradiso. Fondò con il Sac.Baraldi Giuseppe il primo nucleo dell’Istituto Sordomute (1820) e partecipò alla realizzazione dell’Istituto Figlie della Provvidenza per opera del Sac.Fabriani nel 1828.
REGGIANINI LUIGI.
Monsignor. Fu considerato fondatore del Primo Istituto delle Sordomute di Modena nel 1822 mentre il Severino Fabriani il primo educatore nel 1824 e fondatore della Congrega-zione delle Figlie della Provvidenza nel 1828, suore di detto Istituto. L’autore Cesare Galvani pubblicò la sua orazione funebre.
REGI ISTITUTI DEI SORDOMUTI.
Le istituzioni esistenti dai tempi della Repubblica Italiana sono chiamati “Istituti” e non più Regi Istituti” (Vedi Istituti).
REGIONE.
Zona di superficie terreste con confine amministrativo, distinta per propri caratteri geografici e storici. La legge costituzionale nel 1953 affida le competenze statali in materia specifica alle Regioni a statuto ordinario e quello autonomo. Queste materie affidate (assistenza scolastica, sociale, culturale ecc.) iniziarono a funzionare solo all’inizio degli anni settanta. Ogni Regione con proprie leggi in base alla politica circoscrizionale dispone su ogni tipo di intervento specifico sulla riabilitazione sociale: molte Regioni sono interessante alle aspettative dei sordi (informazioni visive, contributi per iniziative culturali, interventi studi, assistenza economica alle famiglie dei portatori da handicap, interventi dei servizi riabilitativi e sanitari ecc.). Purtroppo le Regioni sono prive della uniformità dei sistemi di interventi per una unica azione comune (troppe differenze dal nord al sud e dall’est all’ovest) di conseguenza alcuni sono fortunati ed altri no, nonostante tutti siano cittadini italiani con uguali diritti garantiti dalla Costituzione italiana.
REGIONE ABRUZZO.
Si occupa ampiamente nelle proprie legislazioni dei servizi inerenti all’assistenza socio-sanitaria e sociale ed alla riabilitazione dei portatori di handicaps nonché del diritto allo studio, della partecipazione dei portatori da handicap alla vita normale comunitaria. Esistono alcune leggi che i servizi specifici affidano alle associazioni di categoria per conseguire le loro disposizioni. Ha istituito la legge per la risoluzione del problema delle barriere architettoniche e per il finanziamento alle associazioni formate delle persone disabili.
REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA.
La regione contribuisce con proprie legislazioni per la rimozione delle situazioni di bisogno, di disagio e di emarginazione delle persone con problemi fisici, psichici o sensoriali con difficoltà di autonoma, di apprendimento, di relazione e di inserimento lavorativo. Con L.R. 27.12.1986, n. 59 e successive integrazioni e modifiche stabilisce gli interventi per favorire, la loro autonomia ed integrazione, l’istituzione, il finanziamento dei servizi, in oltre si occupa dell’attività delle associazioni che perseguirono la tutela e la proporzione sociale dei cittadini menomati, disabili ed handicappati, altri interventi diretti al superamento delle barriere architettoniche e contributi per le iniziative, convegni, manifestazioni e pubblicazioni per la divulgazione pubblica delle problematiche degli handicappati. Il piano regionale approvato con L.R. 19.5.1988 n.33 prevede i progetti obiettivi ed azioni programmate per interventi a tutela degli handicappati (art. 22 lettera d ed allegato D).
REGIONE AUTONOMA SARDEGNA.
La Regione previde con legislazioni dedicate ai portatori di handicap tutti i tipi di servizi per la riabilitazione, l’inserimento e la preformazione all’orientamento professionale nonché in materia sanitaria e dei servizi sociali. Quindi è simile ad altre Regioni anche se ha una sensibilizzazione minore in materia assistenziale.
REGIONE AUTONOMA SICILIA.
È una delle prime Regioni con propria legislazione in materia di assistenza con L.R. 14.12.1953 n.65 sulle provvidenze economiche (sussidi e sovvenzionamento alle IPAB ed associazioni locali ai fini assistenziali). Successivamente con D.P.G.R. 9.4.1954 n.9 istituì il testo unico delle leggi comunali e provinciali vigente nel territorio siciliano: art.251 (assistenza beneficenza, mantenimento degli inabili al lavoro), art. 294 (assistenza dei ciechi e dei sordomuti poveri rieducabili). Nel 1975 l’Ente Nazionale Sordomuti di Sicilia riceve per la prima volta il finanziamento ordinario annuale della Regione con L.R. 25.11.1975, n.72, successivamente modificato con L.R. 30.12.1980 n.157 concernente l’elevazione dell’entità di contributo regionale per adempiere alle proprie finalità istituzionali. Nel 1981 provvede con una serie di interventi allo scopo di prevenire e rimuovere le disabilità che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione del cittadino alla vita della collettività con L.R. n.68/81 e successive integrazioni e modificazioni (inserimento, superamento delle barriere, orientamento professionale, gestione dei corsi, iniziative informativo-formative, gestione dei servizi riabilitativi, assistenza alle famiglie dei portatori di handicaps, trasporto, diritto allo studio, case protette, ecc.).
REGIONE AUTONOMA TRENTINO – ALTO ADIGE.
Provincia autonoma di Trento. Con la nuova legislazione inquadra ampiamente l’ordinamento dei servizi socio-assistenziali inerenti alle loro strutture con la Legge Provinciale 12.7.1991 n.14 per garantire, a chi si trova in situazione di bisogno e di svantaggio personale e sociale, adeguati provvedimenti per la loro completa partecipazione alla vita comunitaria. Tale legge comprende l’istituzione del piano provinciale. La competenza funzionale della suddetta Provincia per sordi: Integrazione delle provvidenze a favore dei sordomuti (L.P. n.28/83 e successive modificazioni), contributi agli enti (L.P. n.30/80), prevenzione e inserimento (L.P. n.35/83) e quella dei comuni: assistenza ai sordomuti rieducabili ex art. 144 Legge 383/34 (L.P. n.14/91 lett.c), altre funzioni (lett.h). La Provincia autonoma di Bolzano con L.P. 30.6.1983, n.20, modificata con L.P. n.42 e n.56/88, istituisce il testo unico delle leggi per le provvidenze in favore dei soggetti portatori di handicaps in tutti i campi di intervento: prevenzione, socio-assistenziali, assistenza scolastica, riabilitativa ed integrativa economica, attività del tempo libero, laboratorio protetto, incentivazione per l’inserimento lavorativo, centri sociali e domicialiari, trasporto, intervento a favore dei sordomuti: DTS, fax, telefono pubblico per essi, contributi integrativi, ecc. (art.15/bis), diritto allo studio degli handicappati, corsi di formazione e specializzazione, strutture organizzative e competenze comunali e provinciale ed infine l’istituzione della consulta degli handicappati. Le province autonome sono le poche Regioni considerate migliori in materia giuridica a favore delle categorie protette.
REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA.
Una delle poche regioni che offre adeguati interventi a favore dei portatori di handicap attraverso appositi servizi: anziani ed inabili, assistenza domiciliare (L.R. n.93/82), soggiorni, strutture ed abbattimento delle barriere architettoniche, (L.R. n.85/81 e n.71/82), asili nido (L.R. n.39/73), trasporto gratuito (L.R. n.64/83), provvidenze economiche integrate (L.P. n.40/74, n.44/81, ecc.) preformazione professionale e incentivante inserimento lavorativo degli handicappati (L.R. n.54/81, n.89/83 e n.18/84), norme per favorire l’inserimento nella vita sociale (L.R. n.85/81, n.57/82) e successive legislazioni che prevedono interventi economici a favore della sede istituzionale delle categorie protette.
REGIONE BASILICATA.
La L.R. 30.11.1984, n.38 è diretta ad assicurare un’azione coordinata degli interventi a favore dei cittadini portatori di handicap per prevenire e rimuovere situazioni di bisogno, di disagio e di emarginazione e per rendere effettivo l’inserimento nella vita comune della comunità . La prevenzione, l’informazione e gli obiettivi per il superamento di ogni forma di emarginazione, l’orientamento professionale, l’integrazione scolastica, la concreta possibilità di esercitare sport, il turismo e le attività del tempo libero, l’eliminazione delle barriere (art.3), il finanziamento pubblico (art. 4), l’istituzione del centro di documentazione (art.5), la riabilitazione (artt.8,9,10), l’inserimento (dall’art.11 all’art.16).
REGIONE CALABRIA
In materia dei servizi socio-sanitari e di assistenza sociale non manca di proprie legislazioni simili alle altre Regioni. Per quanto riguarda gli interventi a favore degli handicappati per la prevenzione, la riabilitazione e l’inserimento sociale esiste una adeguata legislazione anche se limitata nei tipi di interventi. Non è ancora prevista una legge per gli interventi a favore delle associazioni di categoria per la promozione sociale.
REGIONE CAMPANIA.
La sua circoscrizione regionale è nota per i ceti popolari, comunque le provvidenze a favore degli handicappati assicurano tutti i tipi di interventi dei servizi sociali, riabilitativi e per la prevenzione nonché l’orientamento e la preformazione professionale con loro strutture dell’assistenza socio-sanitaria e sociale. Si occupa anche dell’inserimento scolastico e della risoluzione del problema delle barriere architettoniche. Quindi è una delle Regioni che si sta occupando del campo specifico di assistenza e sanità, in esecuzione della legislazione statale. Esiste il finanziamento a favore delle associazioni dei disabili.
REGIONE EMILIA-ROMAGNA.
Esistono legislazioni approvate per l’assistenza sociale, i servizi riabilitativi, l’abolizione delle barriere architettoniche, il trasporto, il diritto allo Studio, ecc. a favore degli handicappati psichici, fisici e sensoriali dalla loro costituzione nel 1970. La priorità politica regionale si impegna costantemente per l’intervento finanziario a favore delle cooperative che si dedicano alle persone svantaggiate, ma non finanzia direttamente le associazioni di categoria (invalidi, ciechi, sordi, ecc.).
REGIONE LAZIO.
La L.R. 19.9.1974 n.62 approva le norme per lo sviluppo dei servizi di prevenzione e riabilitazione per gli handicappati e tutti gli interventi in materia per prevenire, rimuovere, a favorire la partecipazione dei portatori di handicaps, ecc. istituendo i servizi sociali e riabilitativi, nonché la formazione professionale ed orientamento lavorativo, tale legge è stata successivamente integrata dalla L.R. 7.2.1981, n.11 con l’istituzione della consulta regionale per i cittadini invalidi. Il diritto allo studio prevede l’assistenza e provvidenze particolari per i minorati e gli invalidi con L.R. n.77/75 e modificata con L.R. n.78/78. La Regione interviene con contributi finanziari per consentire il conseguimento dei fini sociali di associazioni, fondazioni ed unioni di disabili con L.R. n.24/83. Il trasporto pubblico a favore dei disabili è in attuazione con la L.R. n. 21/85. La legge n.66/89 fa favorito la realizzazione di case-alloggio e di strutture finalizzate alla riabilitazione per gli handicappati.
REGIONE LIGURIA.
Il Consiglio regionale ha approvato per la prima volta il testo coordinato delle leggi regionali sul riordino e programmazione dei servizi sociali con L.R. 6.6.1988 n.21 e successive integrazioni, pubblicato sul B.U. 13.6.1990. All’art.47 sono gli elencati gli interventi a favore dei portatori di handicaps (scuola, vacanza, tempo del libero, preformazione professionale, trasporto, sensibilizzazione, finanziamento dei congeniali ausili, sostegno economico, ecc.) ed all’art. 64 l’abolizione delle barriere architettoniche. Con la L.R.4.7.1988 n.30 la Regione promuove interventi a favore dell’occupazione delle persone portatori di handicap di natura fisica e/o sensoriale.
REGIONE LOMBARDIA.
Esiste la legislazione a favore dei disabili con la L.R. 7.1.1986 n.1 e successive integrazioni e modificazioni ai sensi della L.R. n.25/90 concernenti la riorganizzazione e la programmazione dei servizi socio-assistenziali, la loro distribuzione ed i loro compiti. Tale legge è integrata con i programmi del piano-regionale dei servizi approvati con delibera consiliare 23.12.1987 e prorogati con delibera 12.2.1991 (prevenzione, diritto alla studio, assistenza protetta,preformazione e formazione, inserimento lavorativo con incentivazione, contributi alla strutture assistenziali, centri del tempo libero, finanziamento economico all’integrazione sociale, risoluzione delle barriere architettoniche, ecc.) nonché prevede anche il finanziamento per fini istituzionali e rappresentativi delle associazioni di categoria. Tra l’altro ci sono altre provvidenze a favore dei sordi: il diritto allo studio (art.8 L.R. n.31/80), disciplina della formazione professionali (art. 56 L.R. n.95/80), assegnazione degli alloggi popolari (L.R. n.91 e n. 92/83 art. 7), trasporto pubblico (L.R. n.57/84), risoluzione delle barriere (L.R. n.6/89) e sostegno alle cooperative di solidarietà sociale (L.R. n.67/89).
REGIONE MARCHE.
Questa Regione è l’unica molto sensibile alle problematiche dei sordi sul campo delle barriere di comunicazione ha istituito con l’art.8 della Legge Regionale n.18 del 12 maggio 1982 l'”Abbattimento delle barriere di comunicazione” attraverso interventi economici a favore dei richiedenti che concorrano alla sopradetta iniziativa: interpretariato, supporto degli strumenti congeniali all’accesso della comunicazione visiva, alla lettura visiva (sottotitolazione), trasmissioni televisive sulla rete regionale, ecc. Vi sono altri articoli della medesima legge: diritto allo studio (trasporto, sussidi didattici, ecc), inserimento lavorativo (corso preformazione professionale), edilizia popolare (precedenza dell’assegnazione).
REGIONE MOLISE.
Ha istituito una legislazione abbastanza recentemente nell’ambito delle iniziative regionali a favore degli handicappati sulle provvidenze delle Associazioni di tutela degli invalidi (legge n.21 del 25.5.1990) che prevede la concessione di un contributo annuale con un’entità uguale per le tre associazioni riconosciute (ANMIL per invalidi civili, ANMIL per invalidi del lavoro, UIC per ciechi e ENS per sordi) per favorire lo svolgimento dei loro compiti istituzionali. A proposito degli altri interventi (scuola, lavoro inserimento, ecc), sancisce le seguenti disposizioni: L.R. n.1/75 (diritto allo studio), L.R. n.28/78 (Consultorio), n.15/80 (servizi di assistenza sociale) e loro successive modificazioni ed integrazioni.
REGIONE PIEMONTE.
Nel quadro dei servizi socio-assistenziali la Regione ha legiferato con atto 23.8.1982, n.20 e successive modificazioni il quadro delle norme per la prevenzione, il riordino dei servizi trasferiti dallo Stato ex DPR 616/77 e la gestione per le funzioni sopradette. Il suo principale obiettivo è il superamento degli interventi differenziati di allora e gli interventi per la partecipazione alla comunità normale: informazione, ricerca e progetti (art.3), soddisfazione di esigenze abitative (art.5), inserimento lavorativo (art.6), risoluzione delle barriere architettoniche (art.7), assistenza economica (art.9), delega ai Comuni ed alle UU.SS.LL. (art.25). Nel 1987 la Regione ha riconosciuto e sostenuto l’attività istituzionale di Enti ed Associazioni per la promozione dei diritti di cittadini disabili con intervento economico a norma della L.R. 25.8.1987, n.41, modificata con L.R. 3.4.1989, n.19 istituendo l’apposito albo delle suddette associazioni con requisiti ed atti giuridici. Nell’art.5 sono espressi i contributi che vengono assegnati annualmente sulla base dei seguenti criteri: una quota del 20% in misura uguale per tutti gli iscritti dell’albo, l’altra del 20% in proposizione al numero degli associati residenti ed il restante 60% per le attività presentate da un programma previsionale ben documentato (art.4). In Piemonte esiste una vera e propria legislazione in materia di Volontariato per la sua valorizzazione ed il suo sviluppo a norma della L.R. 27.8.1984, n.44.
REGIONE PUGLIA.
L’attuazione del diritto allo studio con L.R. 12.5.1980, n.42 prevede il piano per gli interventi di integrazione scolastica per gli handicappati (art.6 lettera d). La L.R. 26.3.1985, n.9 promuove interventi per agevolare l’ingresso al lavoro dei soggetti appartenenti a categorie svantaggiate (art.9 incentivazione per l’assunzione dei portatori di handicap fisici, psichici e sensoriali), la Regione sostiene ed attua un idoneo sistema di servizi finalizzato a garantire il diritto allo studio degli handicappati con L.R. 9.6.1987, n.16 e successiva integrazione con L.R. 11.3.1990 n.23 concernente le norme organiche per l’integrazione scolastica delle predette categorie. Ha istituito inoltre un ulteriore intervento per l’attuazione del diritto di studio universitario a favore degli studenti disabili con l’art.30 della L.R. 11.3.1988, n.12.
REGIONE TOSCANA.
La politica sociale della Regione ha promosso iniziative a favore delle persone handicappate con la prima legge 7.4.1976 n.15 e successive integrazioni e modificazioni in materia di assistenza sociale e delega funzioni agli Enti locali nonché ha istituito il servizio di assistenza alla famiglia, all’infanzia in età evolutiva con L.R. 12.3.1977 n.17. Successivamente promuove gli interventi del diritto allo studio con L.R. 19.6.1981, n.53 e successive modificazioni e per il diritto universitario con L.R. n.72/82. Nell’ambito della preformazione professionale e per l’inserimento al lavoro delle persone disabili istituisce interventi economici per rimuoverle gli ostacoli con L.R. 6.9.1982, n.73. La Regione ha organizzato direttamente la Mostra-convegno dedicata agli ausili tecnici per handicappati per tre edizioni consecutive con L.R. 21.3.1983, n.113. Il trasporto gratuito ai portatori di handicaps è garantito con L.R. 18.5.1983 n.33 e relativo regolamento approvato con atto n.36 del 1.6.83. Successivamente con L.R. nel 1983 ha approvato le norme per la salvaguardia dei diritti dell’utente dei servizi UU.SS.LL.. La costituzione della Consulta Regionale degli handicappati è stata approvata con L.R. 9.4.1985 n.32 ed è stata poi modificata con L.R. 11.5.1991 n.17. Ha proposto nuove iniziative dirette alla piena integrazione sociale dei soggetti colpiti da minorazione psichiche e fisiche. Ha erogato provvidenze a favore delle associazioni di promozione, tutela ed assistenza agli invalidi istituite con L.R. 2.5.1985 n.42 e successiva modificazione con L.R. 11.5.1991 n.18 e l’iscrizione all’albo di volontariato con L.R. n.7.5.1985 n.58 ed all’albo dell’associazione ai fini culturali, sociali e sportive con L.R. n.51/90. I servizi assistenziali e riabilitativi citati dalle legislazioni sono integrati dai piani triennali dei servizi sociali e sanità approvati con le proprie disposizioni.
REGIONE UMBRIA.
In questa Regione esiste una serie di iniziative legislative a favore dei disabili psichici, fisici e sensoriali in materia di: prevenzione, riabilitazione, diritto allo studio, trasporto, ecc. (L.R. 31.5.1982, n.29). Ma si è occupata poco per quelle dedicate alle associazioni di categoria. La L.R. 27.3.1990, n.9 approva il piano socio-sanitario di cui all’art.5 per i trattamenti riabilitativi degli handicaps (tabella 16: progetto obiettivo) e per la tutela dei portatori di handicaps (tabella 20: progetto per il sociale).
REGIONE VENETO.
La L.R. 30.5.1975 n.57 e successive integrazioni e modificazioni provvede ad una serie di istituzioni per servizi sanitari ed assistenziali nei settori della prevenzione e della riabilitazione. In attesa della riforma assistenziale la Regione ha approvato ulteriori interventi per l’inserimento sociale, scolastico e lavorativo dei soggetti portatori di handicaps con LL.RR. 8.5.1980, n.46, 29.6.1981, n.34 e l’art.15 L.R. 15.12.1982, n.55, nonché con L.R. 16.8.1982 n.30 sovvenziona direttamente le iniziative di promozione umana e sociale dei non vedenti e dei sordomuti presentate dalle loro associazioni di categoria mediante la stipulazione di convenzioni. Successivamente la L.R. 3.1.1983, n.3 autorizza il contributo annuale al Consiglio Regionale dell’Unione Italiana Ciechi ed al Comitato Regionale dell’Ente Nazionale Sordomuti. Per l’assistenza sociale la L.R. 15.12.1982, n.55 e successive integrazioni e modificazioni disciplina l’intervento delle funzioni dei servizi sociali (sull’art.6 prevede l’assistenza agli handicappati per recupero sociale) ed il suo relativo regolamento approvato con atto n.8 del 17.12.1984. Per rimuovere gli ostacoli degli handicappati fisici e sensoriali la Regione favorisce l’abolizione delle barriere con L.R. 30.4.1985, n.45. Un ulteriore intervento realizza strutture educativo-assistenziali con L.R. 18.12.1986, n.51 in armonia con le finalità delle LL.RR. n.184/83 e n.55/82. Infine tali disposizioni sopradette coinvolgono con L.R. 20.7.1989 n.21 e 22 piani regionali socio-sanitario e sociale al fine di un concreto miglioramento degli interventi specifici. È la prima Regione che ha approvato con la legge “a sanatoria” l’assistenza ai ciechi e ai sordomuti soppressa dalla Legge statale 142/91. Tuttavia la Regione Veneto è una delle poche regioni che si dedica sensibilmente ai problemi dei portatori di handicap sensoriali.
REGIO ISTITUTO DEI SORDOMUTI DI PISA.
Fu fondato per opera del Re Ferdinando III di Lorena nel 1817 e riconosciuto dal Regio decreto 17.11.1817, il suo statuto fu approvato con R.D. 20.6.1918. Successivamente fu soppresso per il trasferimento in un unico istituto pubblico in Toscana, a Siena, diretto da P.Pendola, voluto da Re Leopoldo II nel 1844.
REGIO OSPEDALE DI CARITA’ DI TORINO.
Ospitava la sezione scolastica per i sordomuti fondata dal Prof. Giovan Battista Scagliotti nel 1814 che funzionò fino al 1835, tale sezione dell’ospedale fu poi trasferito in unico Istituto per sordomuti a Torino.
REGISTRATORE.
È un conosciutissimo strumento per la registrazione della voce, molto utile per la rieducazione dei sordi per gli esercizi di audizione e di identificazione dei suoni, dei rumori, delle voci degli animali ecc. e soprattutto è un ripetitore sempre a disposizione che aiuta efficacemente nella discriminazione dei suoni in genere e dei fonemi in particolare.
REGISTRO NAZIONALE INTERPRETI PER I SORDI. (R.N.I.S.)
Istituito a Roma presso l’Ente Nazionale Sordomuti che lo detiene dal 1982. Tale registro suddiviso in tre categorie: interpreti generici del linguaggio mimico-gestuale, interprete superiore ed interprete superiore con specializzazione in materia legale. La normativa del registro e delle ammissioni all’albo mediante gli appositi esami è stata approvata dal Consiglio dell’Ente stesso, ma non è stato ancora inserito nelle norme legislative dello Stato.
REGOLAMENTO PER L’ISTRUZIONE DEI SORDOMUTI.
Venne approvato con R.D. 2.7.1925, n.1995 ed è oggetto delle successive circolari ministeriali di abrogazioni, aggiustamento, aggiornamento, integrazione, modificazioni ecc. il contenuto del Regolamento è stato abrogato definitivamente con l’art.10 della Legge 517/77. Il regolamento contiene, oltre l’obbligo di istruzione dei sordomuti, il programma didattico speciale con l’insegnamento dell’articolazione, della lingua, dell’educazione fisica ed un corso scolastico prolungato a 8 anni per il ciclo elementare, l’abilitazione degli insegnanti con i programmi speciali per le scuole di metodo, psicopedagogia, metodologia, anatomia, fisiologia ed igiene, norme inerenti per l’assolvimento scolastico, per il consiglio di amministrazione dei tre Istituti Statali per sordi con loro disciplina riguardo alle ammissioni ed al gestione finanziaria, le direttive per la procedura di convenzioni con le istituzioni private per l’adempimento scolastico e fornisce lo schema ed il modulo informativo per l’ammissione, le pagelle ecc.
REGOLE PER UNA MIGLIORE EDUCAZIONE DEL BAMBINO SORDO PRELINGUALE.
1) Protesizzazione precoce e costante aiuto della famiglia, considerata come Educatore o terapista, con l’indispensabile collaborazione di quanti siano interessati (servizi di zona, ambiente, casa, quartiere, asili, scuola, parrocchia, ecc.).
2) Trattamento riabilitativo con severa esercitazione acustica e visiva nei centri specializzati di logopedia dai primi anni fino alla frequenza della scuola elementare: tutti i giorni per un ora oppure una frazione di ore settimanali nei casi di lontananza dal Centro. Sono previste più ore se la struttura offre delle possibilità come: psicomotricità, musicoterapia, educazione ritmica, ecc.
3) Il suddetto trattamento riabilitativo continua durante la frequenza della scuola elementare. Nella “scuola” è indispensabile la presenza dell’insegnante di sostegno specializzato che si deve dedicare con attenzione a lui, con un orario non inferiore a 15/18 ore settimanali.
4) In alcuni casi dopo il secondo ciclo della scuola elementare vengono assegnate altre ore pomeridiane di sostegno con un’altra persona specializzata con funzione di assistenza scolastica per completare le spiegazioni ed i compiti della “dopo-scuola”, poiché i servizi riabilitativi non possono occuparsi di questo.
5) Durante la frequenza della scuola secondaria inferiore, i servizi di riabilitazione possono avvenire una o due volte alla settimana, salvo casi in cui il linguaggio non sia ancora ben impostato.
6) Di conseguenza sono aumentate le ore di aiuto post-scolastico con un minimo di “sei” alla settimana, nella scuola media rimane sempre l’apposito sostegno, così si può proseguire gli studi nella scuola superiore e perfino all’Università . La riabilitazione logopedica può interrompersi quando l’impostazione del linguaggio è concreta e completa, salvo sottoporsi ad un continuo controllo mensile o trimestrale.
7) Se tutto questo è garantito, il sordo potrà avere migliori rapporti nei confronti degli altri, ancora meglio se in età evolutiva “più avanzata” frequenta un gruppo specializzato nelle ore pomeridiane, appositamente organizzato dallo stesso centro di logopedia o dalle esistenti istituzioni speciali, per scambi culturali ed esperienze tra coetanei attraverso la comunicazione visiva (lettura labiale o lingua dei segni e/o dei gesti o altro), se i genitori lo permettessero.
8) Questa ultima attività è molto utile per il non udente per la formazione della sua personalità in modo equilibrato, forte e maturo, per un miglioramento intellettivo, cognitivo e linguistico verbale e della scrittura. L’adulto, a sua discrezione, potrà partecipare a questi gruppi, i quali hanno come scopo principale la comunicazione e lo scambio di interessi comuni e collettivi, di esperienze sociali per la difesa dei propri diritti.
Altrimenti!…..niente da fare, le classi speciali offrirebbero tutte le possibilità che i servizi sopradetti non possono garantire a causa della insufficienza economica o della mancanza del personale specializzato o altro. L’insufficienza di tale servizio per il bambino sordo può determinare l’arresto permanente del suo progressivo sviluppo e di conseguenza può portarlo ad essere un anormale psichico, anche se in realtà non lo è, ma ciò non deve assolutamente succedere in quanto il nostro paese è una Società all’avanguardia e moderna.
REGOLI GIORGIO.
Nato ad Asciano (Siena) il 6 Aprile 1944. Pittore Sordo. Nell’infanzia frequentò lo storico Istituto Tommaso Pendola per sordomuti di Siena. Nella medesima scuola conobbe colui che divenne il suo “maestro” di disegno: Prof. Carlo Semplici.
Dal 1962 al 1968 impiegò presso la ditta “PUBLIGRAF” “con il compito di dipingere cartelli pubblicitari”. Fu poi dipendente dell’Università degli Studi di Siena fino al 1993.
In pensione si dedica ai suoi hobby preferiti: la pittura ed il Tiro a Segno.
Nello sport ha conquistato i numerosi titoli del tiro a segno. Fra l’altro insegna ai ragazzi udenti questo sport e di recente è nominato il delegato tecnico di tiro a segno della Federazione Sport Silenziosi d’Italia (2007).
Sul campo di artista riporta l’autobiografia di Regoli: “Con la pittura egli trova una passione, un aiuto e forse anche uno sfogo alla difficoltà incontrate nella vita. I suoi quadri esprimono una purezza di idee che abbatte il progresso vertiginoso e controproducente nei confronti della natura, a lui molto cara. Fra la fine degli anni 70 e l’inizio egli anni 80 partecipa più volte ai concorsi indetti dal Comune di Siena per dipingere il drappellone. Pur facendosi apprezzare, non riesce mai ad essere prescelto per poter coronare quello che resta il suo sogno più grande: dipingere il Palio di Siena.”
Dal 1968 in poi ha partecipato alle numerose mostre sparse in Italia.
Di seguito vengono elencate alcune delle numerose mostre degli artisti a libello nazionale e internazionale. Vive a Siena.
Per approfondire può consultare il proprio sito: www.giorgioregoli.it
REICH.
Educatore tedesco dei sordi. Insegnò nell’Istituto di Lipsia e fu successore di Petschke dopo Heiniche.
RELAY SERVICE. Il nuovo e primo servizio ponte telefonico attraverso ogni utente munito di un telefono normale può mettersi in contatto con un DTS, dispostivo telefonico per sordi, o viceversa, realizzato nel 1998 dalla Sezione Provinciale ENS di Roma con il contributo del Comune di Roma.
RENDICONTO
della commissione promotrice dell’educazione dei sordomuti nella provincia di Milano. Annuario di informazione e studi sui sordomuti gestiti dal Pio Istituto Sordomuti poveri di campagna della Provincia di Milano (anni 1855-1900).
RENIER ALVISE MELCHIORRE
di Andrea. Nato nel 1759. Nipote del doge di Venezia, fu senatore ed in seguito cavaliere dell’ Ordine di Malta. Venne decorato del titolo di conte dall’Imperatore d’Austria. Sposò Marina Corner. Morì nel 1832. È sepolto nel cimitero di Pontecasale, con lapide e stemma. Accanto alla sua tomba – molto povera ed in precario stato – c’è quella della figlia Elena sposata Vendramin Calergi. La figlia di questi, anch’essa chiamata Elena (1807-1894) e sposata Valmarana, lasciò con testamento a favore dei sordomuti la sua bellissima settecentesca villa, tipica veneta, sita a Noventa Padovana in provincia di Padova per realizzare secondo il suo desiderio ”l’Istituto per ricovero, mantenimento, istruzione ed educazione delle sordomute povere del Comune medesimo e dei Comuni della Provincia di Venezia, e di altri scelti dalle stesse Suore Canossiane”. Fonte:casatobotto (2007)
RENZETTI FRANCESCO.
Fu direttore dell’Istituto Provinciale “Apicella” pei sordomuti di Molfetta attorno al 1900.
RESIDUO UDITIVO.
L’udito che rimane in caso di perdita uditiva. Nella sordità dalla nascita il residuo uditivo è il minimo, i casi di “sordità completa” sono rari.
RESPIRAZIONE.
Processo mediate il quale un organo (polmone) assume, dall’ambiente esterno, ossigeno ed elimina anidride carbonica. Nella rieducazione fonetica gli esercizi respiratori (con ausilio di piccoli oggetti) sono utili per una migliore formazione del linguaggio del bambino sordo. Il più importante esercizio nell’educazione è quello del “soffio”.
RETROAURICOLARE.
L’apparecchio acustico retroauricolare, appoggia dietro l’orecchio (retro). Di tale protesi esistono due formate: una più grande con elevate prestazioni per la sordità profonda e quella più piccola per la sordità grave e media. Nell’ultima invenzione la protesi è plastificata impermeabile all’acqua e resistente al sudore.
REVELLI LUIGI
di S.P. Allievo del P.Pendola per l’insegnamento ai sordomuti, diresse l’Istituto Assarotti di Chiavari (GE) dal 1878 al 1884. Pubblicò la prolusione ad una lezione e sommari esami dati colla parola articolata nel 1880.
RIABILITAZIONE.
Prestazioni sanitarie dirette al recupero funzionale e sociale dei soggetti affetti da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali erogate dalle UU.SS.LL. per loro competenza a norma dell’art.14, lettera “m” della legge 833/78. Qualora l’U.S.L. non sia in grado di fornire il servizio, si provvede mediante convenzioni con istituti esistenti nella regione in cui abita l’utente per fornire la necessaria rieducazione ai sensi dell’art.26 della legge richiamata. Quindi nei Centri di rieducazione ed in quelli convenzionati funzionano i servizi riabilitativi per la rieducazione del linguaggio con apposite strutture sia ambulatoriali, sia a tempo pieno che si rivolgono ai soggetti portatori di handicaps e li seguono costantemente fino alla completa correzione dei difetti di linguaggio o rieducazione indipendente dall’attività scolastica sia normale che speciale. Tale servizio di riabilitazione garantisce le prestazioni protesistiche a norma della disposizione legislativa esistente.
RIABILITAZIONE E SALUTE
Gli Stati Parti riconoscono che le persone con disabilità hanno il diritto di godere del migliore stato di salute possibile, senza discriminazioni fondate sulla disabilità. Gli Stati Parti adottano tutte le misure adeguate a garantire loro l’accesso a servizi sanitari che tengano conto delle specifiche differenze di genere, inclusi i servizi di riabilitazione. In particolare, gli Stati Parti devono:
– fornire alle persone con disabilità i servizi sanitari di cui hanno necessità proprio in ragione delle loro disabilità, compresi i servizi di diagnosi precoce e di intervento d’urgenza, ed i
servizi destinati a ridurre al minimo ed a prevenire ulteriori disabilità, segnatamente tra i minori e gli anziani;
– fornire questi servizi sanitari alle persone con disabilità il più vicino possibile alle proprie comunità, comprese le aree rurali;
(art. 2 Convenzione ONU)
RIA PIA ABBANDONZA
delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori. Fu superiora dell’Istituto Smaldone per sordomute di Roma negli anni cinquanta.
RIBAUDO VINCENZO
dei Rogazionisti. Fu il terzo direttore dell’Istituto per sordomuti “Annibale Di Francia” dal 1969 al 1972 ed il sesto direttore dell’Istituto omonino di Messina dal 1972 al 1974.
RIBOLLA TERESA
della P.M.S. Educatrice dei sordomuti. Fu la settima Superiora generale delle Suore della Piccola Missione per i sordomuti dall’aprile del 1954 al 16.7.1966 nonché Superiora delle sezioni femminili dell’Opera Gualandi: Bologna (casa madre) dal 1960 al 1966, Giulianova dal 1941 al 1950, dal 1966 al 1972 e dal 1974 al 1979 e Teramo dal 1950 al 1953. Fu Superiora della Casa di Riposo alle Roveri di Bologna dal 1935 al 1941, dal 1952 al 1954, dal 1972 al 1974 e dal 1979 al 1987.
RICCARDI RIPAMONTI ITALA.
Nota terapista per la rieducazione linguistica dei sordi a Milano. Fu una delle prime logopediste impegnate con i non udenti nei primi tentativi di inserimento scolastico, negli anni sessanta, presso il servizio ortofonico dell’Istituto di audiologia diretto da Adriana De Filipps. Continua a dedicarsi all’educazione dei sordi con passione professionale e collabora in numerose riviste specializzate in campo della riabilitazione linguistica. Ha fondato il suo studio: “Ripamonti” negli anni ottanta ed ha costituito poi la società cooperativa sociale del servizio ex studio Ripamonti nel 1992. È autrice dell’opera “L’intervento multidisciplinare per l’armonico sviluppo del bambino sordo” nel 1987 ed anche dello stesso argomento trattato su video. Tra l’altro ha pubblicato l’interessante libro-sussidio: “Librogioco” composto da schede e suggerimenti, è uno strumento molto valido per facilitare la stimolazione dell’apprendimento nei bambini sordi nell’attività rieducativa; nonché l’altro libro con lo stesso sistema ludico: “Leggere prima” edito da Mursia nel 1992. Vive a Milano.
RICCI BITTI PIO ENRICO.
Nato a Faenza. È docente di Psicologia e direttore del Dipartimento di Psicologia nell’Università di Bologna. Studioso in campi specifici le sue ricerche riguardano, fra l’altro, la comunicazione non verbale (linguaggio non parlato, segni, gestuale, mimica ecc.), ha pubblicato alcune opere riguardo a tali ricerche: Comportamento non verbale e comunicazione (1977), Comunicare senza parole (1983), I gesti e i segni (1983), Comunicazione e gestualità (1988).
RICCI CARMELA
Religiosa. Fu Maestra dei sordomuti per 45 anni presso l’Istituto Provinciale di Alessandria.
RICCI ROMUALDO
(+ 1884). Fu aspirante sacerdote della Piccola Missione per i sordomuti ed educatore nell’Istituto di Bologna, la sua vita fu molto breve.
RICHIERI
Sacerdote. Entrò nell’Istituto Nazionale Sordomuti di Genova ai tempi del fondatore Abate Assarotti ed insegnò per 40 anni. Morì presumibilmente tra il 1860 ed il 1870.
RICORDI ANNIBALE.
Fu Rettore del Pio Istituto Sordomuti di Pavia dal 1877 al 1884. Pubblicò l’opera “Della capacità giuridica dei sordomuti nel Codice civile del Regno d’Italia” (1872).
RIEDUCATORE STEREO INDIVIDUALE.
È un apparecchio da tavolo particolarmente adatto per la rieducazione dei bambini sordi nei centri altamente specializzati. È uno strumento utile per le esercitazioni acustiche e ritmiche e per lo sviluppo vocale del sordo.
RIFORMATO DEL SERVIZIO MILITARE.
Sin dall’epoca i sordomuti esonerati come sempre dal servizio militare. Con ultimo D.P.R. n.1008 del 2.9.1985 si riordinò l’elenco delle imperfezioni e delle infermità, confermando nel contenuto che il sordomuto è permanentemente riformato (vedi “Servizio militare”).
RINALDI ANTONIO
(8.7.1892-25.3.1962). Fu insegnante dei sordomuti per 40 anni dal 1916 nell’Istituto Gualandi di Bologna. Ha ricevuto la Medaglia d’oro dal Ministero della Pubblica Istruzione.
RINALDI GIUSEPPE.
Educatore dei sordi. Classe 1945. Ordinato sacerdote nel 1972 appartenente alla Congregazione di Maria Immacolata. Ha fondato l’Istituto “Beato Ludovico Pavoni” per i Sordomuti a Brasilia nel 1980 e tuttora lo dirige. (2006).
RINASCITA.
Questa testata fu fondata dai sigg. Francesco Rubino ed Edgardo Carli a Milano per l’informazione della categoria dei sordi nel 1942, fusosi poi con “L’Araldo Silenzioso” di Antonio Magarotto con il nuovo titolo di “ENS-RINASCITA” nel 1950, successivamente sostituita da “La Settimana del Sordo” con nuovo numero di annata dal 1955.
RININO MELCHIORRE.
Educatore dei sm. presso il Pio Istituto di Pavia. Scrisse nel 1890 l’opera educativa “L’apostolo della Parola” e l’altra su “Giorgio Galli e la fondazione del Pio Istituto ototerapico di Milano” nel 1891.
RINOFONIA.
Correttamente il termine designa il caratteristico timbro di voce a risonanza nasale.
RINOLALIA.
Disturbi della normale risonanza nasale.
RIPA CAROLINA
delle Canossiane. Fu educatrice dei sordomuti per oltre 50 anni presso l’Istituto S.Gualtiero di Lodi fino al 1940 e poi al Pio Istituto di Pavia. Ha ricevuto la Medaglia d’oro dal Ministero della P.I.
RIPAMONTI ITALA.
Nota logopedista in servizio presso l’Istituto di audiologia a Milano (Vedi Riccardi Ripamonti Itala).
RISCOSSA (LA).
Il periodico dei sm. fondato a Milano nel 1944 da Edgardo Carli e Francesco Rubino che pubblicò i primi tre numeri al 1945. Considerato giornale “clandestino” ai tempi del fascismo d’Italia del nord. Dopo la liberazione si trasformò in “Rinascita” dal quarto numero in poi.
RISPOSTA ORIENTATA CONDIZIONATA.
Metodo per valutare le risposte di un bambino ai suoni, condizionandolo a rispondere a una luce istantanea o alla comparsa di un giocattolo.
RITARDO DEL LINGUAGGIO.
Si tratta della tardiva normalizzazione dello sviluppo del linguaggio: una delle cause è quella della lesione del cervello ma è recuperabile con la riabilitazione salvo alcuni casi come la sordità, la lesione cerebrale, ecc.
RITMICO-FONICO (METODO).
Uso metodologico per raggiungere la padronanza dell’espressione verbale prevedendo nella riabilitazione acustica e fonetica esercizi ritmici, di respirazione, gestuali (vibrotattili), di rilassamento, di drammatizzazione, percettivo-uditivi.
RITMO.
Scansione regolare del tempo dei suoni, cadenze, movimenti ecc. per esempio: il ritmo della danza, il ritmo musicale, ecc. nonché le posizioni ritmiche e loro accenti nella frase musicale. Per il sordo non è possibile seguire l’azione ritmica, però se protesizzato può essergli utile l’educazione ritmica con semplici esperienze, dopo ripetuti esercizi di audizione a memoria.
RIVA GIUSEPPE
(+1979). Deputato al Parlamento italiano. Fu il secondo presidente del Gruppo Interparlamentare “Amici dei sordi” dal 1951 al 1964 e presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Professionale per sordi di Roma per tanti anni. Medaglia d’oro ENS (cerimonia in Campidoglio, 1957). Promotore della legge 308/58 sull’assunzione obbligatoria al lavoro dei sordomuti.
RIVA LUCA.
Pittore sordomuto ed analfabeta del XVII secolo. Lasciò come testamento uno straordinario documento; disegnò le sue ultime volontà su dieci tavole che raffiguravano le somme di denaro che voleva lasciare ad ogni beneficiario prescelto (moglie, nipote alcuni religiosi e chiese) tutte firmate da lui. L’ultima tavola rappresenta tutto il resto dei suoi beni che lui lasciò a favore dell’Ospedale Maggiore di Milano su cui ha scritto di suo pugno per ben tre volte “tutto”. Nel 1617 il testamento del sordomuto analfabeta fu convalidato dal notaio e dall’autorità di Milano e conservato tutt’oggi nell’archivio storico dell’ospedale suddetto.
RIZZI FIORENTINO.
Sordomuto. Fu considerato primo dei soci fondatori della Società di Mutuo Soccorso di Venezia, denominata “San Marco”, il 19.9.1920.
RIZZO SANDRO.
Nato alla Giudecca nel 1941. Diventò sordo in età evolutiva. Studiò presso l’Istituto Magarotto di Padova. Fu considerato il primo sordo con diploma magistrale in Italia a pieni voti. Attualmente insegna nel medesimo istituto sin dagli anni sessanta con grande competenza di educatore sordo. (agg.2007)
RIZZIOLI ITALO.
Fu uno dei più conosciuti sordi nella comunità di Ferrara dell’epoca. Fondò la sezione dell’Ente Nazionale Sordomuti nel 1950 assumendone poi la presidenza. Fu considerato fondatore del primo nucleo ferrarese dei sordomuti. Nominato Cavaliere al merito della Repubblica nel 1983.
RIZZO SANDRO
(1941). Divenuto sordo a 10 anni. Ha frequentato l’Istituto Magarotto di Padova ed ha ottenuto l’abilitazione magistrale nel 1964. È il primo caso ella storia dei sordi in Italia che un non udente può dedicarsi all’insegnamento.
ROCCO ALFREDO
(Napoli 1875 – Roma 1935). Uomo politico fascista. Giurista. Sotto il suo ministero di guardasigilli ebbe numerosi contatti con gli educatori dei sordomuti ed i sordomuti adulti sulla proposta dell’abrogazione dell’ultimo editto ancora pregiudiziale sullo stato di inabilitazione dei sordomuti nei codici. Presentò il progetto della riforma dei codici eliminando alcuni tratti discriminati ed ottenne l’approvazione con R.D. 19.10.’30, n.1398 del codice penale, mentre del codice civile si occupò il suo successore Grandi anche questo approvato poi con R.D. 12.12.1938, n.1852.
RODA GIANNALFONSO.
Fu dirigente alla scuola elementare statale per otologopatici di Milano nel 1979, tale scuola, considerata speciale, fu soppressa nei primi anni ottanta. Egli fu considerato uno degli ultimi direttori della detta scuola “Tarra”. Pubblicò a sua cura l’opera “Metodi e tecniche nel campo dell’educazione, riabilitazione, istruzione dei bambini sordi” nel ’79.
ROGAZIONI.
Significa “preghiera”, ha origine dai Padri Rogazionisti del sacro cuore per incrementare la vocazione sacerdotale e l’assistenza ai bisognosi per opera di Beato Annibale Di Francia a Messina nel 1897. La Congregazione si è dedicata, fra l’altro, all’educazione dei sordi ad Assisi (1947), Messina (1950), Chiavari (1957) e Palermo (1959).
ROGGERI ANDREA
d.S.P. (+1910). Fu maestro dei sordomuti dal 1867 al 1891 nell’Istituto Nazionale di Genova.
ROMAGNOLI AUGUSTO
(1881-1949). Famoso educatore dei ciechi dedicò tutta la vita all’assistenza dei non vedenti, con un programma d’interventi ed iniziative che già aveva illustrato in un proprio programma. Allievo dell’istituto Cavazza di Bologna, si laureò in lettere e filosofia, ma non mancò di conoscere la musica ed i lavori manuali di fine artigianato. Dopo aver insegnato a Massa e a Rieti, nel 1912 la Regina Margherita lo incaricò di attuare il suo programma educativo per i non vedenti a Roma, presso l’istituto Margherita di Savoia. Diresse poi, sempre a Roma, l’istituto dei ciechi di guerra. Fra le Opere: “I diritti della scuola”, “Ragazzi ciechi”, ed una serie di articoli e commenti pubblicati su tutti i giornali e riviste. Si occupò anche dell’educazione dei sordociechi con un suo esperimento metodologico, con il quale è possibile comunicare con queste persone attraverso vari sistemi educativi altamente specializzati (il metodo Malossi per la comunicazione dei sordociechi che si basa sul tatto).
ROMANÇON PIETRO.
Nacque a Thouret di Alvernia (Francia) il 13.6.1805. Entrò nelle Regole di San Giovanni Battista de La Salle nel 1821, divenuto poi Fratel Benildo con voti perpetui nel 1837. Ebbe contatto un sordomuto “con gravi tare mentali” e lo educò con i mezzi educativi della propria comunicazione nella scuola fondata da lui stesso in Saugues nel 1841 per 21 anni. Morì il 13 agosto 1862 all’età di 57 anni. Beatificato il 4 aprile 1948 da Pio XII e poi Canonizzato il 29 ottobre 1967 da Paolo VI. (Segnalato da G.Bolzoni, 2006)
ROMANI PAOLO
di C.M. (n.5.3.1868 m.5.1.1938) Fu il sesto direttore dell’Istituto Provolo di Verona ed il Superiore generale della Compagnia di Maria per l’educazione dei sordomuti dal 1916 fino alla morte. Terminò la ristrutturazione del complesso scolastico. Si occupò delle prime suore missionarie della Compagnia di Maria in America meridionale.
ROMEO ORAZIO
(1962). Divenuto sordo in età evolutiva. Ex alunno dell’Istituto Fratelli Gualandi di Catania e poi dell’Istituto ENS di Padova per completare gli studi. È un buon conoscitore della lingua dei segni profondo studioso e ricercatore in detto campo. L’autore ha pubblicato per la prima volta in Italia l’ampio vocabolario dei segni in 1400 immagini “Dizionario dei Segni” nel 1991 ritenendolo un libro di consultazione generale di note-vole utilità sia per udenti, per accedere al mondo dei sordi, che per sordi, per approfondire la cultura del lessico dei segni interessandosi di sviluppare il linguaggio sia locale che nazionale. Vive ad Aosta.
ROMOLI IOLE MATILDE MARIA
della p.m.s. Nacque a Arezzo il 7 maggio 1896, da Giacomo e Augusta Melani, diventò sorda in tenera età, in seguito a meningite e fu alunna presso l’Istituto Gualandi di Firenze. Conseguì sorprendenti risultati di formazione e di istruzione. Amava la lettura e ne invogliava le alunne con un linguaggio corretto e ricco, intrattenendole in conversazioni amene e formative. Da religiosa (1930) è stata di valido aiuto nelle classi delle alunne e degli alunni più piccoli nelle case filiali dell’Opera Gualandi di Firenze, Teramo e Roma.
Gli ultimi anni di sua vita li ha trascorsi nella casa Generalizia delle Suore della Piccola Missione per i Sordomuti, in Bologna, é volata al cielo il 19 giugno 1986. Fu considerata educatrice sorda qualificatissima.
RONCAGLIOLO GIUSEPPE
(n.11.7.1881 m.7.11.1958) Salesiano. Ordinato sacerdote il 10.11.1908. Insegnante dei sordomuti. Fu direttore dell’Istituto Sordomuti di Cagliari dal 1914 al 1945 e della Pia Casa Arcivescovile di Napoli dal 1946 al 1958. Ha avuto una sua lunga esperienza nella scuola partenopea per sordi. Apostolo dei sordomuti napoletani.
RONCOLATO GILDA
di C.M. Educatrice dei sordomuti. Fu una delle prime missionarie dei sordomuti in America latina presso l’Istituto Provolo per sordomute a La Plata (Argentina) nel 1924.
RONCONE GIANFRANCO
dei frati minori. Ordinato sacerdote nel 2000. Laureato in teologia pastorale nell’anno accademico 1998/99 con la tesi “Nuove evangelizzazione e linguaggio televisivo con particolare riferimento ai fanciulli”. Responsabile del servizio spirituale dell’ENS che si occupa delle missioni a favore dei sordi con il supporto della LIS. (2008)
ROSATI GIUSEPPE.
Sordomuto. Fondatore della Società di M.S. Lomellina di Vigevano nel 1922. La sua attività fu molto fiorente ed ammirata. Morì il 17.9.1933.
ROSATI VIRGINIO
Sacerdote. Nacque a Romeno (TN) il 28.10.1889. Diresse l’Istituto Principesco Arcivescovile per i sordomuti di Trento dal 1952 al 1958.
ROSIGNOLI LUCIANO.
Insignito del Riconoscimento al merito ENS per aver ricoperto dirigente ENS di Enna per 29 anni di servizio a favore dei Sordi (cerimonia 28.11.1998).
ROSMINI ANTONIO.
Sacerdote e filosofo (1797-1855), nel 1828 fondò a Domodossola la congregazione dell’Istituto della Carità (Rosminiani) per l’evangelizzazione e l’educazione, ma aperti a qualunque forma di carità.
“Per Rosmini la carità ha tre dimensioni: spirituale, materiale, intellettuale”. Amico del Pendola di Siena, con il quale ebbe un ricco scambio epistolare, nel 1839 scrisse una lettera critica al Dott. Laveau di Orleans su un progetto di lingua dei segni per i sordomuti. Tra l’altro vi “dimostra l’impotenza della lingua dei gesti a sostituire senza difetto la lingua vocale”. Nell’educazione dei sordi ipotizzò l’utilizzo della musica. Il 1° giugno 2007 Benedetto XVI ha autorizzato la Congregazione dei Santi a promulgare il decreto riguardante un miracolo attribuito al Rosmini, ciò gli ha aperto la via alla beatificazione, avvenuta 18 novembre 2007 a Novara. “Adorare, tacere, godere” è il suo testamento spirituale raccolto dall’amico Manzoni e inciso, a Stresa, nella cripta in cui riposa. (Effatà, n.4/07)
ROSSETTI ROBERTO
Milano 1956. Sordo dall’età di nove anni a causa degli effetti collaterali della streptomicina. É stato tra i fondatori, nel 1978, della Compagnia teatrale di mimo “Senza parole”, con la quale ha lavorato intensamente fino al 1989, ideando diversi spettacoli di successo presentati in Italia e all’estero. É stato inoltre fondatore della prima videoteca d’Italia per i sordi e responsabile della stessa dal 1989 al 1997. In tale veste ha raccolto e catalogato oltre tremilacinquecento film sottotitolati, registrati quotidianamente dal televideo Rai, Mediaset, Tv Svizzera etc. e messi a disposizione dei soci ENS e degli insegnanti di sostegno di tutta Italia. É stato promotore della Biblioteca storica dell’ENS di Milano, membro del Dipartimento Arte Cultura Teatro Cinema e Tempo Libero della Sede Centrale ENS di Roma, promotore del primo Festival Nazionale di Cinema e Video del Sordo, Milano 2005. Ha iniziato a interessarsi all’arte dei sordi e a raccogliere notizie e articoli molti anni fa, mentre lavorava alla sistemazione della Biblioteca storica dell’ENS di Milano.
ROSSI PIER LUIGI.
Insignito del Riconoscimento al merito ENS per aver ricoperto dirigente ENS di Arezzo per 32 anni di servizio a favore dei Sordi (cerimonia 28.11.1998). Cavaliere al merito della Repubblica.
ROSOLIA.
Malattia infettiva, contagiosa, virale, caratterizzata da tumefazione delle linfoghiandole retro-auricolari e cervicali posteriori e da esantemi. La rosolia può colpire durante i primi mesi della gravidanza: questa è una delle malattie responsabili della sordità infantile (sordomutismo congenito).
ROSSI CORNELIA
delle Suore di Sacra Famiglia. È responsabile della direzione Istituto Palazzi-Zavarise per cieche e sordomute di Fano dal 1990.
ROSSI FRANCESCO.
Educatore dei sm. presso l’Istituto De Negri di Oneglia-Imperia attorno al 1880. Pubblicò l’orazione inaugurale del Pio Istituto Sordomuti Poveri di Milano, con altre analoghe pubblicazioni nel 1854.
ROSSI MARIA ELISABETTA
delle Figlie della Provvidenza. Fu educatrice dei sordomuti e superiora dell’Istituto Sordomute di Modena ed anche Superiora Generale della medesima congregazione (1957), carica che tenne per tanti anni. Morì nel 1975.
ROTA GIUSEPPE.
(1836-1934). Fu uno dei benemeriti dell’educazione dei sm. Pubblicò l’opera sull’emancipazione dei sordomuti. Considerazioni critico-filosofiche sui fenomeni della parola, sull’istruzione fonica e didattica della medesima, con tavole e norme pratico-amministrative per un collegio-convitto di sm. da fondarsi secondo un nuovo sistema (1879). Visse a Trieste.
ROTACISMO.
Pronuncia difettosa della lettera “r”. Uno delle di-slalie letterali più comuni.
ROTTIGNI LUIGIA
delle Suore orsoline di Gandino (1906-1968). Fu Educatrice dei sordomuti per 40 anni e direttrice del Convitto femminile del Pio Istituto di Bergamo per un certo periodo.
ROVAI GIUSTINO
della P.M.S. Maestro dei sordomuti. È direttore dell’Istituto Fratelli Gualandi di Catania dal 1978 al 1984 e dal 1990 nonché già direttore dell’Istituto Gualandi di Roma dal 1987 al 1990.
RUBAGOTTI LETIZIA.
Conseguita il diploma di Abilitazione Magistrale e di Abilitazione all’Insegnamento ai Sordi,ha insegnato presso l’istituto per Sordi Prinotti di Torino dal 1967 al 1970, poi presso l’Istituto Canossiane Scuola Audiofonetica di Mompiano (BS) fino al 1976. In seguito, dopo un breve periodo presso il Pio Istituto Sordomuti di Milano, è passata come insegnante di sostegno ai sordi nella Scuola Elementare Statale. Si occupa dell’attivtà dell’Associazione G.Marcoli di Brescia per la tutela della genitorialità in famiglie con persone audiolese (2005).
RUBINO A.
(1894/1935), Fu insegnante presso la Scuola civica per sordomuti di Trapani (1930).
RUBINO FRANCESCO.
Nacque a San Remo (Imperia) il 16.8.1907. Divenne sordo a 4 anni per scarlattina. Vedovo con unico figlio (Giovanni) si risposò con Giannina Barbareschi. Fu educato in diversi Istituti per sordi di Napoli, Palermo e Milano. Si diplomò maestro d’arte a Monza ed esercitò la professione di valente disegnatore progettista tessile. Negli anni trenta esordì all’Associazione “Cardano” di Milano e fu poi successore di Giuseppe Enrico Prestini, Presidente della “Cardano”, nel 1941. Fu uno dei dieci componenti della “Commissione Nazionale” dai Congressi dei sm. di Roma e di Milano (1946) per la riorganizzazione dell’ENS avvenuta nel 1950 e Presidente della sezione milanese dell’Ente fino al 1957. Promotore, nel 1954, con la sua mediazione dell’unificazione delle due associazioni milanesi, divise da quasi un secolo, (“Benefica” e “Cardano”). Presidente della Federazione Sportiva Silenziosa d’Italia dal 1949 al 1953 e dal 1959 e Vice Presidente nazionale dell’ENS dal 1958 fino alla morte. Uno degli uomini più illustri e stimati nella storia del movimento dei sordi, in particolare si dedicò in tutta la sua vita allo sport, considerato il carisma nell’ambiente sportivo dei silenziosi. Fondatore e redattore con Edgardo Carli della testata “Riscossa” e poi “Rinascita” nel 1944. A sua cura pubblicò l’interessante opera sportiva che raccoglie tutti i dati ed i titoli conquistati dagli atleti sordi di tutta la storia dello Sport silenzioso sia del campionato italiano e sia internazionale dal 1924 al 1971 e l’altra unica opera del linguaggio universale dei sordi “Gestuno” nel 1971. Insignito della Croce di Commendatore al merito della Repubblica nel 1956. Medaglia d’oro ENS (cerimonia in Campidoglio, 1957). Morì serenamente a Novara il 28.9.1979, dopo continui attacchi asmatici.Attestato ufficiale di riconoscenza ENS (alla memoria) per l’opera profusa con dedizione totale in difesa dei diritti e della dignità dei sordi (cerimonia 28.11.1998).
RUBINO GIOVANNI.
Divenuto sordo all’età di due anni. Fondò il Movimento apostolico dei sordi a Bari nel 1987 che si dedica spiritualmente ai sordi e ha diretto la pubblicazione “Beati i poveri..” fondata da lui nel 1990. È animatore del suddetto gruppo come catechista per i sordi adulti. Nella storia dei sordi è la prima volta che un laico sordo si occupa di catechismo.
RUGGIERO CHERUBINA
delle Elisabettine Bigie. Nota educatrice dell’Istituto Cieche e Sordomute di Assisi ne fu direttrice dal 1963 al 1969.
RUSSIA.
Il primo nucleo scolastico per sordi fu aperto a Pawlowsk nel 1806 ed affidato ad un allievo della Scuola Nazionale di Vienna, diretta da Stork, ex allievo di De L’Epee. Nel 1817 fu aperta la seconda scuola a Zwarwchau e successivamente si propagarono altre istituzioni per sordi nella Russia applicando il metodo mimico-gestuale e la scrittura integrata, nei tempi successivi tempi la parola-viva e misto (biliguismo, comunicazione totale).
RUSSO ANDREA.
Educatore dei sm. Insegnò nella scuola di esternato per sordomuti al “Circolo degli Operai” di Catania. Scrisse la pubblicazione su “Cenni sulla scuola dei sordomuti ivi annessa” nel 1900.
RUZZENE GIANFRANCO. Insignito del Riconoscimento al merito ENS per aver ricoperto dirigente ENS di Venezia per 30 anni di servizio a favore dei Sordi (cerimonia 28.11.1998).
Autore: Franco Zatini – en012 (agg. 11/2010) 20.09.2016
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«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
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“Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità”, ideato, fondato e diretto da Franco Zatini